Ricordiamo il grande Nando Gazzolo, che come ha comunicato alla stampa sua figlia Giovanna “Questa mattina è venuto a mancare all’età di 87 anni mio padre, attore di teatro e volto noto degli sceneggiati che hanno fatto la storia della televisione italiana”, con la visione di uno dei suoi successi indiscussi di fine anni Sessanta, la versione televisiva di Sherlock Holmes, recista con la spalla di lusso Gianni Bonagura nei panni di Watson.
Su testi di Castelli, Baratelli e Gomboli, Carlo Peroni (Perogatt) disegnò una storia a fumetti con Nando Gazzolo nei panni dell’investigatode creato da Sir Arthur Conan Doyle per il secondo e ultimo numero della rivista Tilt!, la cui uscita era prevista per le festività natalizie del 1968 (ma che slittò un po’, per problemi assortiti, all’inizio del 1969).
Nello stesso anno, Gazzolo interpreta anche Non cantare, spara!
Sotto lo rivediamo, con Luisella Boni, nell’ultima puntata, l’ottava (in un video Rai decisamente scuro, ma tant’è).
A introdurre la puntata, con musica e parole, è Giorgio Gaber.
L’attore era ricoverato da diversi giorni in una clinica di Nepi.
“Era da tempo malato – ha spiegato all’Adnkronos Giovanna Gazzolo – poi sono arrivate le complicazioni e purtroppo non ce l’ha fatta. I funerali si svolgeranno giovedì prossimo alle 15 nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma. E’ sempre stato una persona defilata e ha dato tanto al suo pubblico”, ha sottolineato la figlia, spiegando che “non aveva mai smesso di dedicarsi al teatro, ma usando la sua voce inconfondibile per fare fronte alle difficoltà fisiche. Recentemente aveva registrato dei dischi con delle poesie”.
Figlio d’arte, Ferdinando Gazzolo, per tutti Nando, nasce a Savona il 16 ottobre 1928. Il padre è l’attore e doppiatore Lauro Gazzolo, mentre la madre è l’annunciatrice radiofonica Aida Ottaviani Piccolo.
Nando Gazzolo esordisce giovanissimo alla radio, mentre il debutto in teatro avviene all’età di vent’anni, nel 1948, con Antonio Gandusio.
Sul grande schermo, fra gli altri Gazzolo ha prestato la sua meravigliosa voce a Marlon Brando, Laurence Olivier, David Niven, Michael Caine, Yul Brynner, Robert Duvall, Donald Sutherland, Clint Eastwood, Frank Sinatra.
Proprio sul doppiaggio, Gazzolo risponde, in una delle sue ultime interviste, alle domande di Andrea Razza e Gerardo Di Cola.
Come attore, al cinema debutta nel film storico Costantino il grande (1960), poi altri film di genere diverso, da Toto’ e Cleopatra; (1963) a Un fiume di dollari, di Carlo Lizzani (1966), sino a Il sottile fascino del peccato di Franco Salvia (2010).