Si tratta di intimidazione: gli estremi della diffamazione mancano, come probabilmente sa anche la stessa signora che ha sporto denuncia, titolare della Scuola Siri, istituto professionale di Foggia, Maria Laura Sica. Ma evidentemente in questo modo intende ribadire il diritto di seguire i binari della società superficiale e machista che andava per la maggiore ai tempi del “bunga bunga”, con minorenni truccate, pronte per la nipotanza di improbabili leader di remote regioni.
I fatti separati dalle opinioni, vabbe’.
Tali fatti si sono volti ai danni della simpatica collega navigatrice e giornalista Marina Morpurgo, risalenti al lontano 2012:
(…) il pm della procura foggiana, Anna Landi, ha emesso ai suoi danni un decreto di citazione diretta a giudizio: vale a dire, un provvedimento previsto dall’ordinamento per i reati punibili con una reclusione non superiore ai quattro anni, che non necessita del vaglio di un giudice per le indagini preliminari. L’accusa è appunto quella di “diffamazione a mezzo stampa” per aver “offeso l’onore” della Scuola di Formazione Professionale Siri, “denigrandone su un social network la campagna pubblicitaria”.
Su L’Espresso, tutto spiegato molto meglio di quanto non fare, svogliato come sono, io.
Il dipinto qua sopra, dove San Giorgio sconfigge l’amico Drago, è opera di Fortunino Matania.