Il traguardo dei seicentesimo numero di Linus è importante più o meno come quello tagliato dalla rivista il mese scorso, quando celebrava il suo primo mezzo secolo di vita.
Mi dispiace non poter condividere (almeno per il momento) in questa sede il testo dell’incontro registrato, in merito, una settimana fa a Napoli Comicon, il primo maggio, dove la direttrice, Stefania Rumor, dialogava con Michele Serra, Ratigher, Tuono Pettinato (alias Buono Pettinari) e altri interlocutori in sala.
Molti contributi parlati dello scorso Comicon, tuttavia saranno disponibili a breve e non mancheremo di embeddarli, in tutto o in parte.
Per il momento, merita una entusiasta segnalazione l’articolo che Ferruccio Giromini ha dedicato oggi a Linus, scritto con il cuore in mano, digitando il testo con l’altra.
La sede è Artribune del Messaggero.
Proprio da lì ricaviamo (“soffiamo”) le foto con Giovanni Gandini, Ranieri Carano e Franco Cavallone, scattate presumibilmente alla fine del 1965.
A questo link c’è un’intervista audio con Stefania Rumor, raccolta telefonicamente da Livio Partiti per Il posto delle parole.
Provate ad ascoltarla, ma avverto: il sito/blog deve avere qualche problema. Dopo le due prime domande, o tre, sembra incepparsi e “rinfresca” tutte le pagine web che avete aperte, comprese quelle di eventuali scritti non salvati, che si perderanno per sempre, come è accaduto per una versione precedente di questo post, molto più ricca e purtroppo irrecuperabile.
Cesare Milella, come sempre (grrrrrrazie!) provvede a fornirci qualche immagine, mentre attendiamo quelle ufficiali.
Eccolo in questo remoto angolo del Comicon, davanti al Ring di Tito Faraci e un cosplayer vestito da Doraemon, in compagnia di Stefania, di Ratigher l’altissimo e dell’umorista Marassi.
Nello scatto che segue è immortalato anche il presentatore, Michele Serra.
Una volta gli amici di Exploit Comics, bella rivista di critica e informazione sul Fumetto alla quale di pregio di aver collaborato negli anni Ottanta, scrissero una lettera a Giovanni Gandini chiedendo di collaborare con la scrittura di un articolo sulla sua esperienza relativa alla creazione di Linus.
Leonardo Gori e Sergio Lama mi mostrarono con mestizia la lettera inviata all’indirizzo della rivista da Milano. Purtroppo, Gandini era morto poco prima e il figlio, che firmava la comunicazione, si rammaricava di questo, mettendo a parte gli “scrittori amatoriali” della situazione.
Non era vero.
Gandini era vivo e vegeto, non so nemmeno se avesse questo presunto figlio. Di fatto, la lettera l’aveva scritta lui per far circolare la voce, nel giro delle fanzine e delle prozine, che non voleva essere scocciato.
Poco tempo dopo lo trovai al solito bar, orario aperitivo, in Via San Fermo, zona Solferino, dove aveva il suo negozietto di libri e affini attraverso il quale vendeva anche buona parte dell’archivio che era stato dalla sua Linus. Io stesso, con Ferruccio Giromini e Alfredo Castelli, comprai un po’ di quei materiali (libri, riviste americane rare, impianti, patinate), che ancora possiedo.
Sopra, la copertina di un numero molto particolare della grande rivista, pubblicata dal GAF di Firenze. Il n. 45 del 1988.
Sotto, la rivista di teatro Ubu, difficilissima da trovare in edicola; indimenticabile e parzialmente incomprensibile, si avvaleva dell’apporto di Guido Crepax per la storia (incompiuta) a puntate della quarta di copertina: U.
Sparsi nel post: materiali.
Circa tre anni fa, l’amica giornalista Maddalena Fiocchi ha inviato tramite Skype a me e forse all’universo mondo un suo articolo interessante sulla signora Gandini e della libreria Milano Libri.
Informa che la libreria Milano Libri ha compiuto cinquant’anni e Anna Maria Gandini ha deciso di organizzare una festa e di pubblicare un piccolo libro, stampato da Giorgio Lucini, che ne ripercorre per immagini e parole la storia: Milano Libri – 1962/2012.
Anna Maria è la libraia che ha dato vita e carattere alla bottega di via Verdi al 2 da quando, nel 1962, la rilevò insieme alle amiche Vanna Vettori e Laura Lepetit, fondatrice in seguito della casa editrice La Tartaruga.
Vorrei parlarne appena possibile, come si dice in questi casi.
E citare un po’ dell’introduzione di Alberto Saibene al libro Storie sparse. Racconti, fumetti, illustrazioni, incontri e topi di Giovanni Gandini (Il Saggiatore, 2011, € 25.00).
Gli amici di Giovanni, Bruno e Franco Cavallone, Ranieri Carano, Francesco “Ciccio” Mottola, compagni della facoltà di Legge in via Passione, sono i primi frequentatori della Milano Libri che presto diviene anche casa editrice per tradurre i primi fumetti dei Peanuts in Italia.
Arriva Charlie Brown! (1963), con prefazione di Umberto Eco, allora giovane redattore della Bompiani, ma già intellettuale a tutto campo in procinto di scoprire la semiologia, e Il secondo libro di Charlie Brown (1964) sono i primi due titoli.
Il successo dei libri, subito ristampati, incoraggia l’idea di dar vita a una rivista. Gandini, insieme a Ranieri Carano, prende contatto con la United Feature Syndicate ottenendo un contratto di traduzione delle più importanti strips d’oltreoceano.
Così, nell’aprile 1965, in una stanza di via Cernaia, negli uffici di Nanni Ricordi, nasce il primo numero di Linus. “Un divano verde e un registratore che funzionava male, Vittorini con l’iterazione, Eco da presentatore e Del Buono da protagonista. Sembrava tutto bello, intelligente, fino a quando qualcuno non disse che era retorico, vecchio, melenso. Forse ha ragione, ma era la prima pagina di una rivista nuova, uno dei tre o quattro momenti di editoria italiana di questo secolo”.
Bisognerà approfondire e proseguire il discorso.
O acquistare (o farsi imprestare, senza spendere) il libro.
Anzi, i DUE libri.
I video e le altre amenità, fra cui Moloko e i famosi topini gandiniani, servono per rallegrare il post e catturare le attenzioni dei transitanti distratti.
Cesare Milella, chiudendo, sempre una settimana fa era fra Giancarlo Berardi e Spadoni allo stand della Sergio Bonelli Editore con in mano Julia n. 200 (copertina variant in
esclusiva per il Comicon realizzata da Vittorio Giardino).
APPENDICE
Il (famoso) regista Giancarlo Soldi, nel quarto commento a questo post ricorda, giustamente, il libro edito da Skyra la cui copertina riproduco a destra.
Sarebbe carino che qualche editore inviasse alla redazione del sottoscritto le opere pubblicizzate, detto tra noi.
L’inedito qui proposto, disegnato dallo stesso Gandini, è soltanto un saggio degli splendidi materiali – prove di stampa, corrispondenza, testi e disegni originali di autori come Topor, Folon, Copi, Crepax, Somarè e tanti altri – che costituiscono il Fondo Gandini, recentemente acquisito dal Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano.
Proprio la ricchezza della collezione e la sua importanza per la storia del fumetto italiano hanno dato spunto a una giornata di studi, con contributi dei maggiori specialisti italiani, i cui risultati completano questo terzo Quaderno di Apice.
Giancarlo ricorda anche che in allegato al libro c’e un DVD che lui stesso ha realizzato x l’occasione (complimenti!).
Nel filmato si sentono le voci dei protagonisti della fondamentale discussione sul Fumetto poi pubblicata sul primo numero di Linus (Eco, Vittorini, OdB…).
Un momento fondante nella storia del nostro medium.