Depressi dalla banalità inconcepibilmente disarmante delle battute di tal Alessandro Siani, ospitato all’altrettanto deprimente Festival di Sanremo versione Carlo Conti, possiamo cercare qualche brivido, almeno di rabbia se non di altro, nell’operato recente di un altro preoccupante fiorentino.
L’arte di Frank Frazetta, speriamo, ci tirerà su un po’ di morale in questo tristo post.
La gravità di quanto esprime il video di critica alle subdole mosse renziane è davvero tosta.
Sarebbe bello poter aver accesso ai commenti e leggere anche il parere dei transitanti per questo ormai ributtante blog, al decimo posto nella classifica fra i più seguiti del settore, ma ombra (che cammina) di quanto fu nella sua lontana Golden Age, un lustro fa e prima ancora, quando poteva definirsi una gradevole novità.
http://www.beppegrillo.it/videos/0_d91fn7yx.php
Il video sarebbe visionabile clikkando sul link sopra, sigh.
Quella che potrebbe darci un po’ di ossigeno, dopo aver zippato su tutti i canali possibili, t rattasi di una mera galleria di illustrazioni, poco note, con il © dell’autore e degli aventi diritto, che vale la pena di menzionare oggi poiché in questi giorni al grande Frank Frazetta dedica una nota critico-analitica Donald Pittenger, affrontando l’aspetto della tecnica del colore frazettiano e delle emozioni che provoca.
Ecco una frase illuminante del pezzo di Pittenger, leggibile qui nella sua integralità:
E mentre osserviamo i capolavori frazettiani la gente, a Sanremo, applaude e ride queste anticagli arrugginite come se fossimo nel 1967, quando però i testi dei varietà televisivi oscillavano tra il decente e l’eccelso e ancora si possono profittevolmente ascoltare.
Basta, basta. Spegnere la tele, dimenticare Sanremo e la manica di rinomati mediocri che lo occupa.
Questa è la sola soluzione, la soluzione sola contro ‘sta sòla.