La Grecia esulta e piange: forti sentimenti in contemporanea.
Il manifesto ha perso un sacco di lettori, mi comunicano, al punto che alcuni cabarettisti lo chiamano da tempo La locandina, ma oggi tutti i collezionisti dell’itemistica dei Simpson contribuiscono in modo determinante a far salire le vendite, acquistando questa imperdibile copia con Homer Tsipras.
Scrive (copio, cito, ringrazio, linko) Giacomo Russo Spena:
Contro quell’Europa a due velocità, che ha ampliato le diseguaglianze sociali e imboccato un vicolo cieco verso l’insostenibilità e la deflagrazione dell’eurozona stessa. Syriza è l’alternativa. Un’alternativa all’Europa egemonizzata dai mercati e dalla finanza rispolverando lo spirito originario di un’Europa fondata su ricette keynesiane, sul lavoro, sui diritti e sul principio di solidarietà e supremazia della politica.
Ma alternativa anche alla scorciatoia nazionalista e xenofoba capeggiata da Marine Le Pen in Francia e dalla Lega di Matteo Salvini in Italia che in maniera ipocrita ora esultano alla vittoria di Tsipras. Mentre in Grecia ha impedito l’ascesa di Alba Dorata che pur restando la terza forza del Paese passa dal 9% del 2012 al 6.
Syriza è una terza via. Europeista e anti-austerity.
Questa opzione ha trionfato perché Tsipras è stato capace di modernizzare e innovare Syriza (in greco significa “coalizione della sinistra radicale”) ed ha avuto il merito di mantenere la barra dritta in questi anni: mentre Pasok (i socialisti sono di fatto spariti in Grecia) e Neo Demokratia imponevano i memorandum, il Paese veniva attraversato da pesanti scontri e contestazioni organizzate da studenti, anarchici e sindacati.
Piazza Syntagma il luogo delle mobilitazioni, il Palazzo preso d’assalto dai manifestanti inferociti e senza più un futuro.
Mentre gioisce per il risultato elettorale, la Grecia rivolge anche un suo saluto estremo al corpulento “Figlio di Afrodite” Demis Roussos.
Requiescat.
L’Italia si distingue, invece, per i suoi trucchetti stravolgenti la procedura istituzionale.
Renzuschino costringe il PD (Partito Delnazareno) a votare senza sugo, in bianco, per tre tornate. Dopodiché, affinché lo votino compattamente l’erede del Partito del tradito Antonio Gramsci e quello di un Grande Evasore senza passaporto condannato in via definitiva, sarà fatto il nome del futuro Massone della Repubblica.
Il diavolo, come sempre in Italia, si fa il bidet nell’acqua santa.
Pioggia e lacrime.