Anzi, quasi viceversa: Drew Friedman ritrae Daniel Clowes.
Mentre qui Robert Crumb, che ama Clowes, indica, su suggerimento del presente blogger, le statue dei leoni rampanti su cristiani impuri e testoline di scultori della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia.
© foto Claudio Curcio
Ma questo accadeva ieri.
Quanto al post di oggi, non aspettatevi una recensione: è solo una segnalazione, e anche discretamente vecchiotta.
Ma nonostante gli impegni, che mai manchino, anche se (forse) qui si posta nel disinteresse colonnello (scrivere generale sarebbe tutto sommato impreciso e ingiusto) della proprietà del giornale.
Ebbene, questo libro di Daniel Clowes è un altro di quelli che varrebbe la pena di acquistare tramite Amazon o equivalenti.
Non lo faccio, ma se fossi Brad McCay e scrivessi sul sito del Comics Journal potrei addirittura spingermi a introdurlo così:
Apparently I owe Dan Clowes a much-belated thanks. That’s the first thought that came to mind as I flipped through The Art of Daniel Clowes: Modern Cartoonist, the latest in a series of cartoonist monographs published by Abrams ComicArts. (For the record the second thought was Wow, I didn’t realise Clowes was such an butt-man, but more on that later).
Qui si può leggere il resto della recensione del libro, curato da Alvin Buenaventura, editor che assomma nel suo i nomi di (quasi) due personaggi di fumetti e animazione (un predestinato!)
L’uscita di questo sontuoso volume di 224 pagine coincide con la mostra retrospettiva e panoramica imbastita sull’intera carriera di Clowes che si tiene nella città di residenza del fumettista, all’Oakland Museum of California, che mostra anche le prime cose dell’autore. Chi è anzianotto quanto basta forse si ricorderà di questi suoi lavori beffardi ma pre-underground, che comparivano sulle pagine di Cracked, il clone di Mad (niente male).
In questo museo e in zone linitrofe ci sono eventi clowesiani fino a luglio.
Modern Cartoonist: The Art of Daniel Clowes (questo il titolo anche della mostra) is organized by guest curator Susan Miller and Senior Curator of Art René de Guzman, with exhibition design by Nicholas de Monchaux.
This exhibition is made possible in part through the generous support of the Oakland Museum Women’s Board, the OMCA Art Guild, Sheila Duignan and Mike Wilkins, Meridee Moore and Kevin King, and Brooke Devine.
In sostanza, la credibilità nel mondo di Daniel è sempre crescente, come certifica anche il meritatissimo premio vinto ottenuto l’anno scorso: il PEN Center USA Literary Award nella categoria Outstanding Body of Work in Graphic Lit.
Di seguito, la motivazione (la lista completa dei vincitori si trova a questa pagina), sopra un patchwork che ricorda questo parterre di bella gente.
GRAPHIC LITERATURE WINNER: DANIEL CLOWES
Outstanding Body of Work in Graphic Lit
Daniel Clowes is the celebrated graphic novelist of Ghost World, Wilson, David Boring and Mr. Wonderful. He is also an Academy Award nominated screenwriter and frequent cover artist for the New Yorker.
Per aggiungere qualche nota in più sull’attività dell’autore, più volte trattato anche su queste pagine non cartacee sia per la sua attivitò creativa, sia per quella di avido collezionista buongustaio, accenniamo anche a questo “strano gioco”…
Che sia qualcosa di effettivamente rintracciabile su qualche bancarella (in USA, magari) o al contrario è una completa invenzione “menzognera” nata per far lambiccare il cervello agli internauti?
Come l’altro interrogativo, enigmatico e sibillino, postato poco fa e dissoltosi nel nulla nel giro breve, per il momento non diamo risposte (consci che anche le “soluzioni” di altri quiz di anni fa non sono ancora state fornite in questo blog; protestate e provvederemo).
Be’, questi altri giocattoli sembrano veri, se non altro.
Molto clowesiani.
E c’è anche la awesome protagonista del romanzo grafico e del film Ghost World
, che fu pubblicato dall’ottimo Daniele Brolli con una sua vecchia etichetta.
Nei siti di Daniel Clowes e nei suoi link si trovano tante stranezze, e belle immagini.
Per esempio, qui c’è una galleria di 88 scatti, dovanti a un certo S. Miller, che immortalano la sua mostra tenutasi tre anni fa a Lucerna (Svizzera, non Pesciatina), a Fumetto (Fumetto Festival, April 7-17-2011-Lucerne-Swiss).