La frequentazione rarefatta delle pagine di questo blog costringe a rispondere un po’ in ritardo (come di consueto) alle tante domande dei followers.
In questo caso, il tema è la celebrazione del novantesimo compleanno del più longevo settimanale (anche) a fumetti di Europa, e forse anche di altri continenti. Anche se le date non sono state ancora indicate, la risposta è affermativa: la ricchissima mostra sul settimanale cattolico sarà ammirabile a Lucca, a Palazzo Guinigi, sino al prossimo marzo 2015, con modalità analoghe a mostre importanti degli scorsi anni, da Magica Disney a L’Audace Bonelli.
Chi possiede già il volume/catalogo Il glorioso Giornalino, pubblicato da Comicon Edizioni, non ha trovato le date lucchesi nel colophon, e, di lucchese, solo la prefazione e l’impegno in merito dell’Assessore Alda Fratello e un pezzo sull’illustrazione di Angelo Nencetti, Direttore del MUF (Museo del Fumetto di Lucca) che è partner, come sempre delle grandi mostre inaugurate in primavera a Napoli. Appena avremo informazioni in merito, le comunicheremo tempestivamente (il materiale è tutto pronto e attende solo il “via!” dal capoluogo toscano).
Nel frattempo, il settimanale cattolico continua a pubblicare nuove serie, a cominciare (dalla scorsa settimana) dalle avventure persiane nel nuovo fumetto di Pietro Fissore (testi) e Spartaco Ripa (disegni): Jarjaris, quattro episodi da otto tavole ciascuno.
Samarcanda, duemilacinquecento anni fa. Durante l’Impero Persiano, la città fu un importante crocevia per le vie dell’Oriente, ricco baluardo di scambi e luogo di incontro di mercanti, traffici, oro e merci. E intrighi. Un contesto fiabesco da Le mille e una notte quello in cui si muove Jarjaris.
Landruncolo di strada, Jarjaris si troverà presto minacciato dal satrapo, il governatore della città, che spiega le sue guardie per catturare il ragazzo e tutti i ladri della zona, chiedendone la decapitazione. Scaltro e avveduto, Jarjaris riuscirà a sfuggire grazie a tappeti magici che lo catapultano in altri mondi: tra una peripezia e l’altra, giungerà alla Città della pietra, dove gli abitanti vivono assoggetati a uno spirito malvagio che riduce in pietra chi càpita sotto i suoi influssi malefici…
Riepiloghiamo: con un bel poster di Pinky la Mostra, a cura di Napoli COMICON e in collaborazione (come abbiamo già accennato) con il Giornalino e il MUF. Museo Nazionale del Fumetto e dell’Immagine di Lucca, si è inaugurata alla Mostra d’Oltremare, a Napoli.
COMICON Edizioni e il Salone omonimo Napoli COMICON (XVI edizione dal 1° a giugno, sempre alla Mostra d’Oltremare) hanno celebrato la ricorrenza, dedicando alla storica rivista l’annuale appuntamento espositivo incentrato sulle grandi realtà editoriali del mondo della Nona Arte, pubblicando un ampio saggio sul Giornalino, riccamente illustrato, nella collana “I Libri di COMICON”.
La mostra e il libro vanno di pari passo nel delineare cronologicamente e tematicamente l’importanza del settimanale di ispirazione cattolica nello sviluppo della cultura del nostro Paese, e dell’educazione di tanti appassionati.
IL GLORIOSO GIORNALINO ripercorre la storia editoriale del settimanale illustrato per ragazzi: un percorso lungo quasi un secolo che accompagna i grandi passaggi storici dell’Italia, dalla dittatura fascista all’epoca attuale digitale.
Il viaggio comincia dall’intuizione di Don Giacomo Alberione e dalla Fondazione della Società San Paolo, lo storico marchio piemontese che ancora oggi edita la rivista, e passa in rassegna l’infinita galleria di personaggi originali del Giornalino, da Pinky a Larry Yuma, dal commissario Spada a Capitan Erik, ai quali si affiancano quelli su licenza (spesso disegnata da autori de il Giornalino), come gli eroi di Hanna – Barbera e dei cartoons Looney Tunes, e ancora Asterix, Lucky Luke, Popeye, i Puffi, le Tartarughe Mutanti Ninja, Spider-Man e i supereroi Marvel, la saga di Star Wars, le Winx.
Senza dimenticare le riduzioni a fumetti di classici della letteratura, dai Promessi Sposi al Richiamo della foresta, dai Viaggi di Gulliver a Pinocchio, sino ai classici di Jules Verne e alle versioni ironiche della Divina Commedia o dell’Eneide.
Ne sono autori nomi importantissimi del Fumetto italiano come Dino Battaglia, Luciano Bottaro, Giorgio Cavazzano, Gianni De Luca, Gino Gavioli, Benito Jacovitti, Massimo Mattioli, Attilio Micheluzzi, Ferdinando Tacconi, Sergio Toppi, Sergio Zaniboni, e scrittori come Alfredo Castelli, Mino Milani e Tiziano Sclavi, le cui opere si potranno apprezzare nel volume insieme a quelle di tanti altri loro colleghi.
Il Giornalino, fondato appunto nel 1924 da don Giacomo Alberione, che è deus ex machina anche della casa editrice che lo pubblica, la Pia Società San Paolo, si autodefinisce “settimanale illustrato” ed è destinato ai più piccini. Precede di ben sette anni la scelta della San Paolo di rivolgersi direttamente al pubblico adulto con Famiglia Cristiana.
La congregazione religiosa della quale don Alberione era il “primo maestro” era nata nel 1914 con il fine di evangelizzare attraverso i mass media, in sintonia con lo spirito dei tempi moderni e in ampio anticipo sul Concilio Vaticano II, che nel 1963 con il documento Inter Mirifica, dedicato agli strumenti di comunicazione sociale, avrebbe consacrato definitivamente questo apostolato. La creazione del Giornalino si colloca nel decennale dell’attività della Scuola Tipografica Piccolo Operaio di Alba, che pubblicava per i Paolini il mensile Vita Pastorale.
L’ambizione di don Alberione era dotare la tipografia di macchinari atti a stampare a due colori, in un periodo nel quale la quadricromia non era affatto diffusa, e lo stesso Nerbini, che nei primi anni Trenta era considerato un punto di riferimento per i periodici illustrati, lavorava impiegando la più economica tricromia.
I lettori più giovani avrebbero gradito l’aggiunta di un secondo colore a delle pubblicazioni rivolte a loro che, altrimenti, sarebbero apparse troppo tetre. Il 1° ottobre 1924, così, ecco il primo Giornalino in uscita: non uno strumento di aperta catechizzazione, ma semplicemente un periodico in grado di informare e educare divertendo, in grado di tener testa al già esistente Novellino (nato nel 1899) e all’altrettanto borghese Corriere dei Piccoli (1908). Senza contare il meno fortunato e scarsamente appealing Il Giornaletto (1910), il vivace L’illustrazione dei Piccoli (1913) e l’Intrepido (1920), omonimo del ben più famoso giornale per ragazzi pubblicato da Pacifico (detto Cino) Del Duca e dai suoi fratelli con l’etichetta Editrice Moderna a partire dal 1935 e più volte sconsigliato come lettura dalla Chiesa.
A Lucca, avremo modo di approfondire questa e altre questioni, restate in campana!