Sabato 5 ottobre aggiungo in apertura una di quelle tavole che tempo fa mi segnalava Tomaso Turchi, apparse sul giornale fascista Fiamme nell’ottobre del 1944 a Milano.
L’ambiente è quello della Repubblica di Salò.
Zamperoni disegna Le avventure di ‘O Scugnizzo, che poi è un ufficiale dell’esercito, di origine evidentemente napoletana, che combatte in nome del fascismo contro gli angloamericani, nascondendosi con i suoi uomini sulle montagne di Valva e di Colliano.
Una sorta di partigiano alla rovescia, interessante da studiare.
Se ne parla dopo il commento n. 50, in coda a questo post.
In coda a questo post sulle disgrazie della rete hanno cominciato ad affastellarsi i commenti su Guido Zamperoni, grande e prolifico disegnatore, noto soprattutto per la splendida riduzione a fumetti del film La Rosa di Bagdad.
Ricordo che, quando con Katia Tinti & associate facevamo Totem Comic, Willi da Cuneo andò a Milano a tormentare il buon Guido, acquistando anche qualche sua tavola originale.
Ricordo bene, vero?
Del post sulle rete bucherellata segnalo qui il link: magari gl’interessati possono andarsi a leggere i commeti verso il sessantesimo, poi a seguire, e la conversazione potrebbe proseguire in coda a questo post, che è più “dedicato”.
Domai il “vostro” si fa per dire blogger latiterà, essendo altrove, a presentare uno spettacolone di beneficienza il cui ricavato servirà a salvare (è vero, non è menzogna) un bel po’ di testuggini marine della Malesia minacciate dai bracconieri acquatici locali.
Sembra una boutade, ma è così.
Fra i musicisti in cartellone, il bluesman Nick Becattini (nessuna parentela con Alberto), del quale propongo qualche brano e un commento.
Se il tempo ci assisterà come deve per le (almeno) sei ore dello show, fra un nubifragio certo e un temporale inevitabile, cercheremo anche di inserire di soppiatto qualche scena dello spettacolo teatrale Reading, pagliaccio!, con musiche di Daniele Zollo e voce del sottoscritto.
Ecco anche Daniela Dolce, soprano.
In questo video sotto, tratto da una TV locale, scorgo anche, all’organetto, il nostro vecchio partner radiofonico Andrea Geri, col quali (sempre parlare in terza persona, mi raccomando) abbiamo condotto almeno un centinaio di trasmissioni del ciclo Vaudeville.
Cose un po’ lontane nel tempo, ma lontane (anche) nella memoria.
Evvabbe’.
Lo spettacolo avviene alla presenza di Sting, per la cronaca.