Il titolo riguarda il tema effettivo di questo post, ma la conversazione, nei commenti che seguono, è stata completamente dirottata su Gino Cervi e la sua interpretazione (eccelsa) del Commissario Maigret (illustrazione a destra, realizzata con ironia).
Perciò, può interessare ache a chi non è affatto coinvolto dalle questioni che riguardano il Nuovo IMAIE e la video-inchiesta ad esso relativa.
Nei commenti si ricorda anche la versione altrettanto ironica del poliziotto inventato da Georges Simenon che compariva nel settimanale della Editrice Universo Il Monello Jet, disegnato da Ferdinando Corbella, forse con i testi di Luigi Grecchi.
Sotto, una copertina del tascabile con Grasset e Brigitte Bardot, stampata nella pessima tricromia adottata nei primi anni Sessanta, a più riprese, e uno splash panel tratto da una storia del commissario, dove viene ritratta Catherine Spaak.
Non è il remake del famoso film di Oliver Stone, ma la data che segna la nascita del Nuovo IMAIE, l’Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori.
Per segnare uno spartiacque tra ciò che è stato e le prospettive future, il 4 luglio 2013 alla Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 a Roma, il Nuovo IMAIE dedica un’intera giornata a un confronto in cui la cronaca, i fatti, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, la proiezione di un video-inchiesta, i documenti, raccontano in un percorso conoscitivo le ragioni che hanno determinato l’estinzione del vecchio ente e la nascita del nuovo Istituto.
Un modo per “Conoscere il passato” e ricostruire insieme ai tanti artisti che saranno presenti.
Fra questi: Gigliola Cinquetti, Massimo Ghini, Mario Lavezzi, Ennio Morricone, Maria Rosaria Omaggio, Marco Masini, Luca Ward, Giulio Scarpati, Vittorio Nocenzi, Tommaso “Piotta” Zanello, le tappe salienti degli accadimenti che il 2 novembre 2007 hanno spinto l’IMAIE a presentare denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Roma, in relazione ai finanziamenti ex art. 7 L. 93/92 e le conseguenze dell’estinzione dell’Istituto.
Oggi non possiamo dimenticare che la storia del Nuovo IMAIE è strettamente legata alla tutela dei diritti dei 4500 artisti italiani e degli oltre 320 mila nel mondo afferenti all’ente che, troppo spesso, nell’immaginario collettivo sono percepiti come persone lontane dagli schemi ordinari e quindi considerati dei “privilegiati”.
Di fatto non è così.
Perché gli scenari introdotti dalla liberalizzazione del mercato della gestione dei diritti connessi degli artisti interpreti esecutori, pongono una serie di interrogativi che impediscono un’adeguata difesa dei diritti della categoria. Ed è per questo che non poteva mancare il punto di vista di chi il lavoro lo crea e di chi lo tutela, di quello delle Istituzioni con la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Editoria, Giovanni Legnini, del presidente della Commissione Cultura del Senato, Andrea Marcucci, del presidente della Commissione Cultura della Camera, Giancarlo Galan, degli operatori del settore nonché dei vertici del Nuovo IMAIE.
Un confronto ampio, a più voci per cercare di individuare soluzioni condivise che rendano il sistema del libero mercato praticabile e funzionale. Un modo efficace per “Capire il futuro”.
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Per ulteriori informazioni:
Grazia Ardito 335-1848210
Beatrice Curci 339-8086693
Carla Nieri 348-9721958
Le caricature più in vista di questo post sono di Walter Molino, del quale prosegue la grande mostra personale curata da Angelo Nencetti presso il MUF di Lucca.
© Eredi Molino