Attendendo ancora news precise su Super Comico per implementare gli annunciati post di fime giugno in questo (stesso-medesimo) blog, , e prima di annunciare il proseguimento degli incontri alla Scuola Internazionale di Comics (questa settimana giovedì e venerdì, per quanto mi riguarda), ecco un piccolo fumettino verticale pubblicitario sulla Pepsi Cola.
Mirabili sintesi di linee, a proposito di quanto si discuteva nei giorni scorsi, qui, a proposito della loro consistenza, presenza e assenza, gerachia di spessori (e così via).
Ed ecco anche un bianco e nero quasi astratto.
Sono opere del creatore del Piccolo Re, Otto Soglow, che vediamo disegnare dal vero in questo rotocalco video per l’esercito americano, anno di grazia 1943.
Rare footage, che forse piacerà a Fortunato Latella.
Chi non volesse vedersi tutta la “pappardella” può concentrarsi sul solo pezzo che riguarda Soglow guardandolo qui, basta un semplice CLIIIIIIIICQCHKKKKKK!!!!.
Se a qualcuno interessasse impossessarsi oggi di una raccolta di storielle di questo monarca tascabile, può farlo acquistando il volume a fianco, quasi fragrante di stampa.
E’: Cartoon Monarch: Otto Soglow and The Little King
Edited by Dean Mullaney. Introduction by Jared Gardner. Foreword by Ivan Brunetti.
A BIG BOOK FOR A LITTLE KING!!! Cartoon Monarch: Otto Soglow and The Little King is a long-overdue examination of the unique pantomime cartoons of Otto Soglow, who not only entertained millions for more than fifty years but whose influence remains current in the works of Chris Ware, Daniel Clowes, Ivan Brunetti, and others. This compendium features 432 pages of Soglow’s The Little King—plus the complete run of The Ambassador, the strip that preceded the King in the comics pages, as well as copious examples of his other artwork.
Parlavo di queste cose già tempo fa, affermando che questo delizioso personaggino fosse stato a suo tempo bandito dai giornali del nostro sciagurato Stivale perché, trattandosi di “piccolo re”, poteva passare per una presa in giro al nostro “Pippetta”, il piccolo, riservato e muto (come il protagonista del fumetto di Soglow) reuccio Savoia, costretto a convivere con disagio insieme all’energumeno Mussolini, rispetto alla cui disastrosa ascesa aveva avuto comunque una caterva di nefaste responsabilità.
Negli anni Sessanta del secolo scorso, per fortuna, squagliati i polverosi pregiudizi del Ventennio, The Little King ha avuto un posto d’onore nel momento della riscoperta degli eroi classici del Fumetto, anticipando addirittura la nascita di Linus e delle riviste epigone.
Presentato nel leggendario volume apripista I primi eroi, edito da Garzanti, ha avuto l’onore di un atipico volume tutto per sé nell’altrettanto seminale collana, sempre di Garzanti, intitolata L’età d’oro del fumetto. Qui, il Piccolo Re è in bella mostra fra Bibì e Bibò e il Signor Bonaventura, Buster Brown e Braccio di Ferro, e un pugno di altri.
Poi, un volumetto della collana Gli Oscar a fumetti, un altro della Sugarco (curato sa Sergio Trinchero e Rinaldo Traini) e di nuovo nelle nebbie dell’oblìo.
Oggi, lo rispolvera Cartoonist Globale, con una tavola a mo’ di esempio della linearità e pulizia grafica di Soglow, paragonabile per certi aspetti ai nostri Sergio Tofano (assai) e Antonio Rubino (un po’), un esempio di merchandise a inizio post (giocattoli lignei che sarebbero un ottimo presentino natalizio per i collezionisti del ramo) e uno dei suoi rarissimi cartoons, appunto una interpretazione natalizia, con tanto di Santa Claus, datata 1933.
Per chi lo “regge”, ecco anche un tempo supplementare.
Un secondo cartoon del Piccolo Re, simpaticamente sciovinista secondo gli stereotipi del tempo. E’ Sultan Pepper (1934).
Messo in rete da Erika Glover all’inizio dell’anno, è così commentato da lei:
I love old classic cartoons and on a compilation set from Mill Creek Entertainment featuring 150 of your classic favorites, I found this little gem from 1934.
Very interesting what people could get away with back then (and what was considered acceptable treatment of women). Seriously, this cartoon is chalk full of wholesome goodness and of course stereotypes… a horny king, chauvinist Sultan, harlot wives etc. Well, according to the credits, it IS an official film.
I tell you this… I don’t want to be the 13th person at the table!