MAGNUS STUDIA ALFRED ANDRIOLA?

Kerrynemo Ne avevamo già fatto cenno un paio d’anni fa, ma una discussione recente sullo stile di alcuni autori italiani, intavolata da Sauro Pennacchioli, Nestore Del Boccio e altri amici, può riportare il discorso, volendo, sui disegnatori americani ispiratori di grandi Maestri di casa nostra.

Non è un mistero che uno dei Maestri inconsapevoli di Roberto Raviola, in arte Magnus, sia stato il notevole Alfred Andriola, onesto artigiano dalla personalità grafica robusta e un certo gusto per il torbito e il grottesco, appena percepebile in molte strisce di Kerry Drake, ma sempre presente nella sua produzione.

Basta dare un’occhiata alla vignetta scelta anni fa come copertina della rivista statunitense Nemo per rendersene conto.

Con un minimo di fantasia negli occhi del lettore, non potrebbe essere ricavata da un episodio di Dennis Cobb?

Andriola

Riporto per intero quel lontano post, infarcendolo semplicemente con qualche vignetta in più di Andriola. Poi, la discussione, se ci sarà, avverrà nei commenti sotto.

Magnus Andriola

Kerrydrakes1027

KerryKerry

Zoe

Era il 2009 quando per la prima volta comparve in rete, nel miracoloso spazio di Cartoonist Globale, un florilegio di immagini paragonabili a quelle che seguono, e che adesso sono tuttedisimapginate.
All’epoca lamentavamo come la ritrattistica degli autori di fumetti fosse sempre stata piuttosto scarsa.

Per fortuna ci sono state in passato occasioni para-mondane che hanno richiesto l’ingaggio di fotografi per la stampa (tutto sommato) “superficialista” dell’epoca, al fine di “imbrattare” qualche pagina con argomenti leggeri. Con questa giustificazione, oggi, possiamo vedere che aspetto avevano alcuni cartoonists del passato non esattamente sulla cresta dell’onda, prima dell’avvento delle fanzines e delle riviste specializzate.

Così, ecco qua sopra l’eccezionale Ernie Bushmiller, noto ai lettori italiani per il lungo ciclo, comicissimo, Arturo e Zoe (Nancy & Sluggo), pubblicato su Il Monello, L’Intrepido, Albi dell’Intrepido.
Il fotografo Bernard Hoffman l’ha immortalato, a quanto pare nel corso della festa di Capodanno del 1950, mentre disegna una Zoe su una modella-ballerina.

Sotto, un paio di strisce con Zoe/Nancy legate alle festività natalizie, e ancora Bushmiller ritratto mentre disegna anche Arturo/Sluggo sulla chiara vestina della tipa.

Zoe1

Zoe2

Arturo

Kerry Gli scatti fanno parte di un lungo ciclo definito Ball Point Bathing Suits, ora nuovamente disponibile grazie all’apertura e alla messa a disposizione del pubblico degli archivi di Life. Un vero bijoux.

Sotto, anche Alfred Andriola (Kerry Drake) firma una sorta di costume da bagno per bacchettoni (ma sta per iniziare l’anno santo!).
Tra parentesi, chi non avesse ancora mai fatto caso all’autore che più di ogni altro ha fatto da modello al primo Magnus (Roberto Raviola)… ecco qua un esempio della sua arte, primo piano che sembra quasi uscito da una tavola di Dennis Cobb o di Kriminal
Andriola è seguito da C. D. Russell, all’epoca già in età. Per chi non ne conoscesse la produzione (in Italia nn è più affatto noto, e anche in rete è quasi assente), suo è il personaggio del barbone Michelaccio, in originale Pete the Tramp.

Ne posto una mezza tavola…

Alfred Andriola

C.D.Russell

Petethetramp590329
Bill Holman
Smokeymay81955

Foofighter Il signore qua sopra con un cappello da pompiere è l’autore di una strampalata serie sui vigili del fuoco, Smokey Stover (eccone una tavola intera, CLIC SOPRA per ingrandirla, seguita dalla striscia di supporto Spooky). Il surrealismo di queste tavole non era ignoto a Benito Jacovitti, che ne aveva viste alcune in tempo di guerra nel giornale Stars and Stripes, distribuito alle forze alleate.

Qualche punto di contatto di Smokey Stover con certe gag del nostro Benitone è piuttosto evidente (lo evidenziammo anche nella nostra biografia su Jacovitti edita da Granata Press, scritta nel 1992 con Leonardo Gori, Andrea Sani e Franco Bellacci.

Sotto, il disegnatore di Terry and the Pirates che ha raccolto il testimone di Milton Caniff, il pur abile George Wunder (1912 – 1987), che avevo proseguito la striscia dal 1946, dopo che il suo creatore si era ritirato.

Terry e i pirati

10110

The Gumps?

Chi sia, invece, il cartoonist qua sopra, non è dato sapere.
Qualcuno mi/ci può aiutare?
Così chiedevamo.

E qualcuno ci aiutò. Fortunato Latella.
Che scrisse: “Il fumettista ignoto è Al Posen (SWEENEY AND SON)”.

Non fatevi ingannare dalla scritta “The Gumps?” che compare mentre l’immagine si apre, perché l’ho inserita io stesso per catalogare il jpg, intravedendo qualche somiglianza fra Andy Gump e il personaggio barbuto disegnato sull’anca della tizia.
Si sa che all’evento, fra gli altri fumettisti avevano partecipato anche Otto Soglow (The Little King) e forse Harold Gray (Little Orphan Annie). Ma questo disegnatore non sembra nessuno dei due.

Per chiudere, una foto quasi contemporanea. E’ Frank Cho (Liberty Meadows), afflitto anch’egli dalla penuria cartacea.
Su di lui si leggeva un post apposito in data 14 agosto 2009, pieno di donnine abbozzate.

Autografo_frank_cho

Drakeday

  • tomasoprospero |

    Beka: ma che cosa combini? No in italiano non si può esprimere bene il concetto.
    Devo ricorrere all’inglese usando il present perfect. Beka,what have you been doing this morning??
    ll desolato altopiano del Burren, già, una stranezza geologico/ambientale, un habitat inconsueto; ma non vi meravigliate se l’erica cresce rigogliosa nelle fessurazioni calcaree di questo grande disabitato tavoliere che si affaccia sulla costa dell’ovest irlandese: la natura è provvida . Ora siamo fermi ad Ennystimon dove nel locale Pub potremo rifocillarci. Per mille diavoli!! chi vedo attraverso la deformazione del vetro fatto a mano delle bow windows?? all’interno comodamente seduto e intento a tracannare una pinta di guinness?? è proprio lui, l’astuto e temibile Nestore del Boccio che sta parlottando con Luca De Bois affiancato da Becattini e da un altro non identificabile individuo incappucciato !! Cavolo, Becattinini ha fra le mani, ben in vista, il prezioso ed introvabile comic book in lingua olandese della storia topolinesca del 1952 che tradotta in inglese suona come “Mickey Mouse and the Haunted Shoe”: alle matite e ai colori Al Hubbard e Lou Fine, inchiostrata parzialmente da Dick Moores e dallo stesso Fine, sgommata a tempo perso da Bill Wrigth con l’aiuto nei giorni di Giovedì mattina e Venerdì pomeriggio di Bob Morales. Queste notizie me le sussurrò, un mese fa in gaelico della Galizia spagnola , per depistare le orecchie indiscrete, il buon Moreno all’interno del Bistrot “Le chaval blue”, in quel di Montparnasse in occasione del festival dedicato agli sgommatori disneyani. Ehh, che ricordi!!! Holmes sorride compiaciuto: “ lo supponevo”, esclama accarezzando il testone di Hugues. “Dai entriamo!” dico io ansioso di andare a sentire quanto i due misteriosi personaggi stanno dicendo. Di Colpo si arresta:“aspetta un momento” quasi urla con voce dal tono autoritario l’imprevedibile Sherlock, e così dicendo si dirige a tutta velocità verso una verde cabina telefonica entrandovi senza alcuna esitazione. Holmes, scozzese d’adozione, che spende soldi a telefonare? Mi pare cosa assolutamente atipica!! Guardo Hugues che mi osserva ammiccando: che cane intelligente… Dirigo il mio sguardo verso la cabina telefonica: vuota! Perbacco ma Holmes dov’è finito?

  • tomasoprospero |

    Si ,okey. ci sono riuscito.
    Parlavo -non so più dove- di questo Hotel parigino gestito dallo strano messieurJerome, che risponde solo in inglese.Guardatevi il video ben bene. Non lo trovate un poco inquietante???

  • tomasoprospero |

    Non riesco a postare a regola d’arte quanto segue.
    Riprovo .http://www.hoteldelaportedoree.com

  • tomasoprospero |

    Mattia: è il triste destino di tutti i post.

  • tomasoprospero |

    Qui si salta. Il nome dello scrittore: Massimo Grillandi.

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