Il post straveloce sullo Jacovitti della rivista “americaneggiante” Record! e il pre-commento di Alfredo Castelli sul comic book Catholic Comics hanno suscitato vari corollari di discussione sparsi nei post dei giorni scorsi ed evocato una colta disanima di Franco Bellacci, coautore con Leonardo Gori, Andrea Sani e il sottoscritto del volume su Jacovitti edito dalla NPE.
Incidentalmente, ne approfitto per ricordare che durante la scorsa edizione di Napoli COMICON è stato presentato un nuovo prezioso volume a fumetti di Jacovitti, in un incontro col pubblico tenuto da Pier Luigi Gaspa, Leonardo Gori, l’editore Nicola Pesce e il sottoscritto.
E’ Gionni Peppe – Gionni Lupara (copertina più sotto), che per la prima volta ristampa in modo integrale (e a colori!) le due lunghe avventure comico-satiriche dell’evoluzione adulta di Jak Mandolino pubblicata da Linus fra il 1973 e il 1974. Un volume da non perdere per la sua importanza storica, in una tiratura che l’editore (NPE) ritiene vada ad esaurisris a tempo di… pensate un po’… “di record!”.
Intanto, mentre facciamo un po’ spogliatoio, cerchiamo di riprendere le fila del discorso evidenziando qui l’intervento di Bellacci, infarcendolo con immagini forniteci da Tomaso Turchi.
Grazie a tutti, naturalmente.
La parola a Franco.
Innanzi tutto un caro saluto (in ordine alfabetico) agli amici Antonio, Luca e Tomaso. Quindi alcune notizie a tempo di. ..Record!
Nel suo libro Il cartellonismo e l’illustrazione in Italia dal 1875 al 1950 (Nuova Editrice Spada, 1984) Enzo Cassoni parla della nascita della rivista, dovuta all’iniziativa del giornalista Armando Ravaglioli, il quale, “avendo proposto un suo progetto ad un noto editore italo-americano (Mister Santangelo, oriundo abruzzese), era riuscito a varare la rivista Record!, quindicinale [rectius mensile] di avventure sportive.
La rivista, che venne tenuta a battesimo dal campionissimo Gino Bartali, era disegnata per metà da cartoonist americani e per il resto da Jacovitti e me.
Record! si vendeva contemporaneamente (perché stampata in inglese e in italiano) negli Stati Uniti e in Italia; purtroppo, a causa dei mezzi di trasporto transoceanici allora poco efficienti, dopo un anno venne soppressa l’edizione in lingua italiana. L’editore Santangelo, che possedeva un grandioso complesso tipografico nei pressi di New York, ci propose un vantaggiosissimo contratto di lavoro purché ci fossimo trasferiti in America. Senza alcuna esitazione respingemmo gentilmente l’offerta… amavamo troppo rimanere nel nostro paese”.
Per quanto riguarda il lato bibliografico, occorre dire che i fascicoli non hanno indicazione di data né di periodicità: in copertina c’è solo l’indicazione tipica dei comic books americani (Vol. e No.).
Qualcosa di più si apprende da un trafiletto, apparso per la prima volta il 5 febbraio 1949 su <em>Il Quotidiano di Roma e ripetuto nei mesi di marzo, aprile e maggio (e non oltre), che annuncia: “Record! (“mensile di avventure sportive”) è in vendita nelle edicole”.
E’ quindi plausibile che siano stati pubblicati almeno quattro numeri (anche se, di questa rara rivista, se ne conoscono solo tre). Che questo n. 4 sia introvabile potrebbe dipendere da una scarsa distribuzione o da insuccesso di vendite per cui, le copie, potrebbero essere finite al macero.
Oppure dal fatto che, pubblicato in the USA, non sia mai arrivato in Italia, nonostante il prematuro avviso apparso sul Il Quotidiano. Sono possibili altre congetture.
In quanto all’affermazione di Cassoni che l’edizione italiana sia cessata dopo un anno, sembra più un lapsus memoriae che un fatto reale. Ma tutto è possibile!
Ultima notazione: l’autorevole e diffuso catalogo Official Overstreet Comic Book Price Guide, che dal 1970 costituisce il riferimento per i collezionisti americani dei fumetti, dal 1938 ad oggi, ignora completamente questa rivista!!!
Tanto per sottolinearne la rarità.