IL SUICIDIO DI PAOLO PETRUCCIOLI

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Così, ieri sera, commentava graficamente Marilena Nardi.

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La morte di Giulio Andreotti, che ricordo attraverso una vignetta vintage di Sergio Ippoliti tratta dal Marc’Aurelio del 1973 (due anni dopo la mia prima feroce caricatura di un uomo politico già ampiamente detestato da chi non era democristiano e anche da molti demiocristiani) probabilmente oscurerà sul fronte mediatico quell’altra, ben più tragica e imprevedibile, di un giornalista più vicino a molti di noi, Paolo Petruccioli, suicidatosi poco fa gettandosi da una finestra della Rai.

Il giornalista era nato a Roma il 2 febbraio 1956 e lavorava alla Rai dal 1982. E’ stato vicedirettore di Rai Sport, di Rai Radio 1, delle Relazioni Esterne, di Televideo e della Testata Giornalistica Regionale.

L’Associazione stampa romana esprime “profondo cordoglio per l’improvvisa e immatura scomparsa del collega Paolo Petruccioli, vicedirettore della testata giornalista regionale della Rai.

Il collega ha posto fine alla sua vita a soli 57 anni, lavorava in Rai dal 1982 e con il suo lavoro aveva contribuito, prima di passare alla TGR, alla nascita e allo sviluppo del Televideo, primo servizio di teletext in Italia”. L’Asr “si stringe con affetto attorno alla famiglia e ai colleghi della redazione colpiti da questo tragico evento”.

Sentite condoglianze a chi resta.

Panorama

Disegnare oggi vignette o sketches su uno degli uomini che più ha cambiato la Storia d’Italia, in peggio, potrebbe risultare di cattivo gusto (anche se molti hannoi già impietosamente cominciato a farlo da qualche ora).

Molto più innocente è, invece, riproprre una striscia (verticale) pubblicata oltre due decenni fa su Totem Comic.

Geppo e Andreotti blog

  • salvatore giordano |

    Eccolo qua.
    Bella anche la citazione di Martina e Bioletto.
    http://retronika.blogspot.it/2013/05/con-il-permesso-di-luca-boschi-il-piu.html

  • salvatore giordano |

    Grazie Luca!

  • salvatore giordano |

    Grazie Luca! Prima o poi se recupero i Totem che ho da qualche parte devo lodare il Boschi fumettista. Posto il Geppo su Retronika…dunque Geppo extrabianconi, su Retronika ho “le prove” che Fabrizio Mazzotta mandò alla Bianconi trenta anni fa, un altro Geppo (anzi un bel Satana) lo ha disegnato da poco Akab su Conversazioni sul fumetto, non sò se Toninelli nella Divina Commedia ha accennato Geppo. Sarebbe stata una bella cosa.

  • Mattia |

    Ciao, Andreotti (e Licio Gelli) mi fanno subito venire in mente Mino Pecorelli e il suo giornale “O. P.”, arma di ricatto della P” come penso abbiano accertato gli inquirenti della Commissione P2. Quegli articoli oggi sarebbero forse scritti in un sito, non più in un giornale. E c’è un sito che, tutte le volte che lo leggo, mi fa pensare a Pecorelli, parla di fumetti ma ha la stessa sgradevolezza.
    Saluti.

  • gcm |

    Normalmente preferisco commentare le cose frivole come il fumetto ma oggi, prendendo spunto dal tragico gesto gesto di Petruccioli, voglio fare una riflessione. Ne ho viste, purtroppo, troppe di queste situazioni, l’elenco mi fa piangere il cuore. A gesto avvenuto leggiamo sempre belle parole, cordoglio e tutto questo genere di cose, sempre però a valle della tragedia, a monte quando il soggetto dà segni di sofferenza e chiede aiuto non ne trova. Limitandoci al fumetto i suicidi ci sono stati e anche qui spesso ci si attiva dopo per raccolte fondi e memorie ma ahimé nessuno che si muova quando ancora serve. Ancora in questo momento stiamo cercando di aiutare un amico fumettaro in grave crisi economica con conseguente depressione, ci siamo mossi per trovargli lavoro anche a costo di dare noi i soldi all’editore perché glieli giri a lavoro finito. Il disinteresse é pressoché totale. Perché sempre vale più una iniezione di autostima generata dal ricominciare a credere in se stessi. Per il soggetto depresso é difficile andare col cappello in mano soprattutto se poi l’umiliazione non genera nulla. Speriamo che questa situazione non finisca male ma ne ho viste troppe per essere ottimista.
    Scusate lo sfogo.

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