Su Batman n. 37 del 1968 (edizioni Mondadori), tramite i disegni di Raffaele Paparella, incontrava Robin (Dick Grayson) in borghese.
Scrive Vittorio Zucconi:
….e sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re….
Oggi è difficile non piangere per te, Enzo, e chi se fotte del re.
Il flusso delle notizie fumettistiche s’interrompe ancora una volta, e fra le Donne di Gordon e i fumetti di Paperino raccontati da Baricco s’insinua la dolorosissima notizia della scomparsa di “uno che ci è sempre piaciuto”, del quale abbiamo comprato e messo i dischi in vinile (nella vita precedente di dj, o discgiòchei, come si diceva allora, per intero).
E’ Enzo Jannacci, che ha avuto punti di contatto coi fumetti almeno nel momento in cui lavorava con e per lui Renato Queirolo, credo quando la sua etichetta (di Jannacci) era L’ultima spiaggia, alternativa alle major. Parliamo di metà anni Settanta.
Il ritrotto sopra, dopo l’illustrazione paparelliana, ovviamente è di Marilena Nardi.
Grazie.
Sotto, Jannacci è con Cochi e Renato.
La notte scorsa, quando abbiamo passato anche noi la notizia, le agenzie, invece di ricordare degnamente il grande artista, si sono intorcinate su quella che sembra lo scoop mediatico più sorprendente: il fatto che come prima fonte si sia distinta Wikipedia, alle 21:48, seguita poi da Twitter, a dare la notizia della scomparsa. Solo alla fine l’hanno fatto le agenzie e quindi i giornali.
Ne parliamo meglio un’altra volta, nel frattempo, grazie a Rossa Arirossa, che ha segnalato qualche refuso e incongruenza in questo post, la cui correzione si è bloccata a causa di un lampo improvviso.
Seguito dal frastuono di uno stesso (di un tuono, vale a deire).
Segue un estratto dal famoso programma “poco scritto e molto cantato” Senza Rete, in onda da Napoli, dove con Jannacci cantano anche Salvatore Adamo e Milva.
Presenta Alberto Lupo.
Siamo nel fatidico 1968, l’orchestra è diretta da Pino Calvi.
Sotto, lo Jannacci attore, in un episodio tratto da Le coppie un film diretto da Mario Monicelli, Alberto Sordi e Vittorio De Sica. Con Jannacci c’è Monica Vitti, attrice amatissima, della quale consigli a tutti di leggere l’autobiografia, a tratti lancinante.
Grazie alla sapiente Emi-chan, ecco la riscoperta dei Caroselli di Bruno Bozzetto con l’indiano Unca Dunca, ai quali Jannacci, non acora famoso, collaborò.
La sua voce è riconoscibilissima, ascoltate un po’.
Al suo funerale, Jannacci vedrà che tutti piangono davvero, non è una “cosa normale”.