Un nuovo amico visitor, Luigi Bugliosi (benvenuto!) ha scritto alcuni commenti a post usciti nei mesi scorsi, e che quindi potranno avere difficili repoliche e controrepliche, in quanto non è affatto certo che transitino da quelle remote pagine molti lettori, o che lo facciano in tempi utili a rispondere.
Allora, poiché sul tema delle Classifiche dei libri a fumetti più venduti ci eravamo ripromessi di tornare (e non l’abbiamo ancora fatto), proviamo a rilanciare il tema.
Ancor oggi, a distanza di quasi due mesi, possiamo confermare che Zerocalcare va fortissimo, pur ignorando i dati di vendita precisi dei suoi due volumi segnalati come “fumetto regino” e “damigello d’onore” della quasi luttazziana Hit Parade.
Come scrive oggi su L’Unità Elia Baffoni a proposito di Zerocalcare:
(…) il suo libro “Un polpo alla gola”, Bao Publishing editore, uscito a metà ottobre è ormai alla terza edizione, indubbio successo che ha scalcato a gamba tesa il buon risultato del suo primo libro, “La profezia dell’armadillo”.
Aggiungo anche qualche prossimamente:
In cantiere? La raccolta delle strip del blog, cucite da un canovaccio inedito. E il progetto di tornare sulla vicenda del G8 a Genova: perché, dice, “nel decennale mi sono accorto che per chi non l’ha vissuta quella è una vicenda lunare. Ho già provato a farlo, continuerò”.
Se ne parlava in questo post, che volendo sui può riconsultare.
Chiede Luigi:
Prendo atto della classifica.
Ma quali sono i criteri in base ai quali è redatta?
Il criterio non è quello ‘dei più venduti’?
Sinceramente, da ignaro parvenu, avrei piacere a conoscere eventuali altri criteri.
Cordiali saluti a tutti.
Rapido cambio di tema.
Maria Grazia Neri (che ringrazio) così commenta l’editto sopra, nel Luca Boschi Fan Club (della cui pagina mi hanno fornito il link):
Era il 1947, qualche prete nella bassa tra Modena e Mantova si rifiutò di leggere la lettera del Vescovo, ne seguì una denuncia da parte di qualche caro “confratello”, in ogni epoca e in ogni storia personale ce ne sono.
Il povero pretino, in verità molto battagliero, venne convocato in curia, ammonito e minacciato. Alla fine preferì leggere piangendo per non lasciare la sua gente, soprattutto quelli che votavano comunista, perchè la Storia, la stessa che non si insegna più a scuola, conosce più sfumature e maggioranze meno compatte rispetto al racconto sommario che ne fa l’Ideologia.
A noi interessebbe, però, recuperare dei documenti dove si elencano i fumetti proibiti dalla Chiesa Cattolica; quelli consentiti, quelli da leggere con cautela (come Tiramolla, mentre Cucciolo, invece, passava) e i vari commenti in merito che un tempo si erano scatenati in rete, anni fa.
Qualcuno ne ha memoria?
Sicuramente, fra quelli da non far leggere ai ragazzi spiccavano Intrepido e Albi dell’Intrepido.
Un complemento musicale di questo post potrebbe essere il materiale stra-trash di Svetlana Loboda, che magari molti compassati visitors ignorano.
No comment. Sotto Be My Valentine (Anti-crisis Girl)! (Ukraine).
Il Vaticano l’avrebbe subito messa all’indice, a suo tempo…
E poi, By Your Side (feat. DJ Lutiqe)
Grazie per le immagini eccetera che ho inserito. i © sono dei rispettivi aventi diritto, as usual.