E’ notizia di adesso che gli eredi di Harvey Kurtzman (sopra caricaturato, come Obama due giorni fa, dal magico Drew Friedman), cerchino di rientrare in possesso dei diritti di riproduzione e di stampa sulle creazioni realizzate dal Maestro negli anni Cinquanta, in particolare quelli delle pluriristampate stporie della EC Comics: fumetti dell’orrore, di guerra e, soprattutto, le straordinarie storie satiriche alla base del comic book Mad, poi trasformatosi in magazine.
Ne parlano sia Comic Book Resources che The Comics Journal.
EC Comics writer and editor Al Feldstein and the estate of Mad editor and artist Harvey Kurtzman have taken steps to reclaim the copyright to their early work under the U.S. Copyright Act of 1976 (the same provision invoked by the heirs of Superman creators Jerry Siegel and Joe Shuster).
Feldstein has already reached an agreement with the William M. Gaines Agency, which holds the rights to Tales from the Crypt and other classic EC comics of the 1950s; the deal will bring him a small amount of money and the freedom to use the art any way he wants in his autobiography.
Kurtzman’s people are in the early stages of negotiations with Warner Bros./DC Comics, which holds the rights to Mad magazine.
Qualcuno non ha messo a fuoco alla perfezione l’apporto di Kurtzman al nostro piccolo grande medium?
Be, andando sul personale, se c’è stato un autore al mondo del quale ho cercato di possedere “quanto più possibile tutto”, o dal quale ho cercato (autodidatticamente) di imparare la magia della composizione, il timing, lo stile d’inchiostrazione, l’espressività e la recitazione dei personaggi, questo è lui, appunto Harvey Kurtzman, il genio dei geni nella sua attività di disegnatore e sceneggiatore storyboardeggiante, pochissimo tradotto in Italia almeno fino agli ultimi anni (con mezzo secolo di ritardo).
Se qualche superstite degli anni Ottanta ha memoria di un mio remoto personaggino chiamato Remorenzo Rizzuto (comparso l’ultima volta oltre dieci anni fa in un una storia per un supplemento di Lupo Alberto realizzata a quattro mani e due cervelli con il Mito Antonio Terenghi), be’… quasi tutto quello che in Remorenzo c’era era stato mutuato dalle tavole, le posizioni, lo spirito rintracciato nei fumetti di Kurtzman, preferibilmente con il design finale di Will Elder.
Chi non possedesse, tramite la re può ancora procurarsi il librone per il momento definitivo sulla vita e le opere del buon Harvey, che viene sfogliato in modo da essere sufficientemente appetibile anche per chi facesse orecchie da commerciante o si ficcasse un pitale rovesciato in testa per distogliere lo sguardo da queste frasi e allontanare la tentazione. Puff, puff!
Passione condivisa (tra gli altri) con Ulrich Schroder, con il quale realizzai delle illustrazioni a quattro mani del tutto kurtzmaniane per un libretto tedesco nel 1984; e con Don Rosa, che da Kurtzman e Elder ha tratto la sua attitudine a stipare di dettagli le sue tavole disneyane, con il gusto per le gag nascoste.
Harvey sarebbe già passato alla storia, se non per altro, come lo scopritore di talenti underground ancora vivi e lottanti insieme a noi, come Robert Crumb e Gilbert Shelton (a Livorno il giorno 17 a Comix Wave – Italia Wave, non dimenticatelo!).
Invece, oltre ad aver fatto ciò, Harvey è stato anche se stesso!
Mica poco!
Per i dettagli: il libro s’intitola <strong>The Art of Harvey Kurtzman: The Mad Genius of Comics ed è scritto da Denis Kitchen e Paul Buhle, con l’introduzione di Harry Shearer. Ha 256 pagine ed è pubblicato (in versione rilegata o brossurata) da Harry N. Abrams, Inc., che recentemente si sta dedicando molto ai comics.
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Sopra, esempi di tavole, furry o non furry, realizzate da Kurtzman prima di divenire il grande sceneggiatore degli E.C. Comics che sappiamo. E anche una quadrupla disegnata da Elder, assaggi di Little Annie Fanny…
Nell’ultima uscita nel dicembre 1963 sul mensile di Hugh Hefner Playboy, Kurtzman è caricaturato insieme ad altri due artisti della serie e a Hefner stesso. Insieme a Elder c’è anche il valente Russ Heath. CLICK sopra per ingrandire qualsivoglia immagine.