Fresca di poche ore fa, ecco una foto del simpaticissimo protagonista di questo post (che a gennaio compie 87 anni e disegna e lavora professionalmente da quando ne aveva 13!) con la sua gentile signora e con Graziella, la nuora, frequentatrice della Scuola Internazionale di Comics di Firenze!
Sotto, una vignetta da una tavola originale western con Jeff Demon, meravigliosamente inchiostrata con costosi pennellini Winsor & Newton.
Per inciso, presto avremo nuove rivelazioni su divertenti fumetti satirici e di propaganda del passato, grazie ai reperimenti di Antonio Cadoni, Franco Bellacci e Tomaso Turchi. Saranno immagini molto interessanti, assenti dalla rete.
Sul tema del “Mario Fantoni Day” è la tavola originale della quale Cadoni ci fa omaggio (visivamente, sotto forma di jpg) e che appartiene auna lunga serie di storie, scritte dallo stesso fumettista, e dedicate a Bertoldino, il figlio di Bertoldo, personaggi creati, entrambi, da Giulio Cesare Croce.
Si tratta di una tavola originale apparsa sul tascabile Tarzanetto. Parte del titolo, come si vede, è incollta con un pezzetto di cartoncino sul Bristol originale. La grafica inconfondibilie di “e l’arte moderrna” è di Alberico Motta.
Ma non cambiamo argomento, oggi che è il Mario Fantony Day!
Cosa significa?
Che una sparuta pattuglia di prodi, mentre leggete queste rigfhe, sta intervistando il grande, instancabile disegnatore, autore di Scaramuccia (qua sopra) e di tantissimi altri personaggi umoristici e non.
La pirateria è uno dei temi più caldi per i fumetti degli anni Cinquanta.
Una serie dai toni decisamente comici, basata sulle gag e sul divertimento verbale è quella creata per le Edizioni Dardo da Mario Fantoni, talento più significativo di una famiglia di fumettisti che annovera il padre Guido (L’Avventuroso, Giungla!) e la sorella Liliana.
Capitan Pappafico, il cui buffo nome deriva dalla vela dell’albero di trinchetto, guida la nave “Caterina” con una ciurma multietnica, dove risalta il fido consigliere Loreto, un pappagallo parlante con pipa e cappello.
Lanciate su Cri Cri con l’episodio Lupino di mare, le avventure di Capitan Pappafico, discendente del pirata del 1600 Pappafico Nero, proseguono su Chicchirichì prima e su Tarzanetto poi, toccando i luoghi più svariati (dalla Norvegia alla Svizzera, dalle Ande al Polo) e sono tradotte anche all’estero.
In Francia, il simpatico lupo di mare è riopreso addirittura da due editori diversi, divenendo Le capitaine Pappafic per le edizioni Impéria, e Cap’tain Vir-de-bord per le edizioni Aventures et Voyages.
In questo rapido post, alcune copertine di Biribu con Capitan pappafico realizzate appositamente dall’ottimo Jean Cézard, e che con tutta probabilità lo stesso Mario Fantoni non ha mai visto (oltre a non aver mai saputo, sino a poche settimane fa, che le sue storie avevano visto la luce all’estero e che qualcuno le aveva proseguite).
Sotto, tratto dalla vasta collezione di Fantoni, un suo “promemoria grafico”, inedito, con alcuni dei suoi personaggi dell’epoca d’oro.
Per chiudere, un piccolo assaggio di quanto accennavamo in apertura di post: “fettina” comprensiva di testata di un’ennesima versione satirica anticomunista del Corriere dei Piccoli.
Grazie, Tomaso!