No, non è la segnazione dell’ormai scontata nuova serie di avventure di Braccio di Ferro piubblicate in questo periodo da IDW (che non è l’acronimo di Italia Dei Walori) della quale abbiamo già parlato qui.
Il prode Getterbop ci mette al corrente della nuova iniziativa dell’etichetta americana: la riproposta di un centinaio di numeri del vecchio Popeye disegnato (e in buona parte scritto) da Bud Sagendorf.
A destra la copertina del primo numero.
Representing the classic Popeye #1 from 1948 by Bud Sagendorf! This collector’s item begins a reprinting of the complete Sagendorf’s Popeye comic book series, nearly 100 issues long! Carefully reproduced from the original comic books and lovingly restored. Eat your spinach!”
Regular Price $3.99 (non pochissimo: prezzo da collezionista e non da ragazzino appassionato di pugni e spinaci)
Your Price $2.59
You save $1.40 (35%) Il risparmio si ha acquistando ora bla bla, ordinandolo alle condizioni proposte qua.
Sotto, un vecchio Popeye della Gold Key con… i Ming!
Dei Ming discetteremo in futuro.
Intanto evidenzio, per chi se lo fosse perso, il lungo esame di Getterbeop sulla situazione del Popeye classico edito da Fantagraphics, etichetta che ha ristampato la produzione per i giornali di Segar e poi ha chiuso la collana in fretta e furia.
Ho acquistato dalla mia fumetteria di fiducia il sesto ed ultimo volume della saga completa del Popeye di Segar che, dopo 6 anni di uscite, finalmente giunge a termine.
In realtà, possedevo già (ed ho tuttora, ecco) l’edizione della Comic Art, quella brossurata formato orizzontale gigante, basata a sua volta sulla precedente edizione della Fantagraphics, certamente più comoda come tipo di lettura, strisce più grandi e formato più agevole.
Purtroppo oltre a mancare di una manciata di strisce, mi pare, poi ripristinate nel set di 6 volumi, la Comic Art chiuse, e nessuno si prese l’impegno di pubblicare nè i volumi con le tavole domenicali, né tantomeno di proseguire con le strisce successive a Segar viste in Italia su Gli Oscar Mondadori, almeno sino ad un certo punto, dato che c’è tanto materiale inedito e interessante sino al primissimo Bud Sagendorf.
Tra l’altro, i volumi con le tavole domenicali della prima edizione fantagraphics, sono introvabili e costano abbastanza.
Per fortuna c’è stata questa ristampa della Fantagraphics in 6 volumi con tutte le strisce e tavole domenicali proposte a colori, come erano in origine con tanto di “topper” con le avventure di Sappo.
Tuttavia, con una mossa alquanto discutibile, nell’ultimo volume, la Fantagraphics ha deciso di operare dei tagli: E questa è la loro motivazione, tradotta dal sottoscritto:
Alla fine del 1937, a metà dell’avventura “La Valle Dei Goons”, E.C. Segar si ammalò gravemente di leucemia. Fu costretto a interrompere il suo lavoro su Thimble Theatre/Popeye per alcuni mesi in cui venne ricoverato in ospedale, periodo nel quale, il suo assistente, Doc Winner, si occupò della striscia.
Da quando la firma di Segar smise di apparire sulla striscia dopo l’episodio del primo gennaio 1938, uno potrebbe ragionevolmente presumere che questo fu il punto dove il suo coinvolgimento terminò – sebbene sia possibile che la sua firma continuò ad apparire un paio di settimane dopo che smise di lavorare sulla striscia ( o al contrario, sebbene meno probabilmente, che stava lavorando in qualche modo sulla striscia, anche dopo la scomparsa della sua firma).
Mentre abbiamo deciso di stampare l’intera saga de “La Valle Dei Goons”, compresa la conclusione realizzata totalmente da Doc Winner, abbiamo scelto di saltare la storia successiva, “Pescicani Mangia-Panini E Spinaci Di Mare” una saga realizzata in toto da Winner che durò dal 7 Marzo sino al 21 Maggio durante il sabbatico coatto di Segar, e molto francamente (nonostante il cognome del sostituto) non ai livelli qualitativi di Segar.
Il 23 Maggio, quasi sei mesi dopo che aveva firmato la sua ultima striscia di Popeye, un apparentemente rinvigorito Segar lanciò quella che sarebbe stata la sua ultima storia “Re Pisellino” con il marchio-firma “Segar” di nuovo in evidenza.
Tutttavia, ci vollero solo 3 mesi perchè Segar dovesse interrompere ancora il lavoro per seri problemi di salute, che si sarebbero dimostrati fatali.
La striscia del 27 Agosto contiene l’ultima apparizione della firma di Segar. L’autore morì il 13 Ottobre.
“Re Pisellino” si trascinò piuttosto interminabilmente sotto le mani di Doc Winner (alla fine dei conti, dura oltre mezzo anno) ma, piuttosto che finire sotto tono, abbiamo deciso di interrompere le ristampe con la striscia finale di Segar, seguito da un riassunto degli eventi successivi.
Similarmente, la produzione di tavole domenicali di Thimble Theatre/Popeye di Segar si interrompe con la tavola del 6 Febbraio, poi riprende ancora per 14 settimane dal 26 Giugno al 2 Ottobre, l’ultima tavola firmata che venne pubblicata undici giorni prima della sua morte (Le date delle tavole domenicali hanno un distacco di circa cinque settimane di vantaggio rispetto alle striscie quotidiane, non perché Segar continuò a lavorare su di loro, ma a causa dei termini di consegna più ristretti richiesti dall’agenzia di distribuzione per soddisfare i tempi di lavorazione più lunghi delle tipografie riguardo i più elaborati inserti che pubblicavano le tavole domenicali; Segar quasi certamente mise da parte per sempre la penna sulle strisce e sulle tavole domenicali simultaneamente in entrambi i casi, mentre la sua salute peggiorava)
Come abbiamo fatto con le strisce, abbiamo saltato 5 mesi di tavole domenicali di Winner, e poi interrotto completamente le ristampe con l’ultima tavola di Segar
Ora, la cosa che rompe è che il famigerato episodio dei “Pescicani mangia-panini e spinaci di mare” la Fantagraphics ha deciso di metterlo in commercio come albetto a sé stante che non viene venduto, ma si può acquistare o ordinando dallo shop dell’ editore uno dei 6 volumi di Popeye a scelta oppure facendo un ordine di 50 dollari
www.fantagraphics.com/browse-shop/f…ea-spinach.html
Sopra, la copertina di questo famigerato albo.
CLIKKANDO sulla striscia di Segar un po’ sopra, vedrete come si allarga e si innalza. Si amplia, diciamo! Bello.
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