… e soprattutto di Giorgio Pezzin, che ha scritto la sceneggiatura!
Francesco Coniglio mi ha inviato questo messaggio (nella bottiglia), con immagini che in parte si commentano da sole, in parte si avvalgono delle specificazioni comparse in rete quest’oggi.
Il titolo della storia è Paperinik e le tasse rapinatorie.
Mila Orlandi commenta in proposito:
Forse, volgendo lo sguardo al passato non si tratta di una profezia, ma solo di un ricorso storico.
Il 1993 in Italia è stato segnato da diversi eventi. Fu l’anno in cui scoppiò Tangentopoli, l’allora Cee concesse un maxi prestito al governo italiano, Confindustria lanciava allarmi sulla disoccupazione giovanile al 40% al Sud, la lira perse il 30% del suo valore e fu svalutata rispetto al marco tedesco.
Il 21 aprile di quello stesso anno il Presidente del Consiglio Giuliano Amato si dimette e alcuni giorni dopo a Carlo Azelio Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, veniva chiesto di formare un nuovo governo. Il 12 maggio Ciampi diventerà il primo Presidente del Consiglio non parlamentare della Repubblica Italiana.
Paolo Salvatore (anch’egli giornalista, Press office presso Italia Crea srl) puntualizza:
Nessuna profezia… Già a quell’epoca parlare di governi “tecnici” era di gran moda. Si era appena venuti fuori con le manovre lacrime e sangue di amato dalla crisi del 92 (che ricorda molto da vicino quella attuale) e si era insediato da pochissimo il governo Ciampi, il primo guidato da un vero tecnico (anche se composto da politici): si vedano a tale proposito:
http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Ciampi
http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_tecnico
http://www3.lastampa.it/domande-risposte/articolo/lstp/430305/
Vabbè che la suggestione è forte, ma in quel caso l’ispirazione per la sceneggiatura l’ha fornita la cronaca dell’epoca, non la capacità profetica.
AGGIORNAMENTO:
Marco Barlotti segnala che a enfatizzare questa “profezia” di Pezzin concorre, a questa pagina, persino La Repubblica…
Così riporta:
Il sindaco di Paperopoli ha un’idea: “Rivolgiamoci ai tecnici. Esperti fiscali indipendenti assunti allo scopo! Loro incasseranno soldi e impopolarità… Mentre il Comune incasserà senza colpo ferire!”. Impossibile non pensare al nostro governo tecnico. E il finale della storia non è da meno: i Bassotti sequestrano i tecnici e iniziano a incassare i soldi dalle tasse, ma vengono smascherati da Paperinik. I tecnici liberati dal supereroe capiscono che tassare la popolazione è pericoloso perché può portare all’insurrezione: meglio fare cassa senza far arrabbiare i cittadini. (Nadia Ferrigo)
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