Con un po’ di ritardo, pubblico tutto, in questo inizio d’anno, nello specifico nel 100° anniversario della nascita di Charles “Chas” Samuel Addams, il vignettista la cui notorietà è dovuta per gran parte alla creazione della famiglia Addams i cui protagonisti sono stati ideati proprio da Charles Addams. Google oggi gli dedica il doodle che riprendo anche sotto, si legge “Charles’ Addams’ 100th Birthday Courtesy of the Tee & Charles Addams Foundation” (trad.100° anniversario della nascita di Charles Addams – Per gentile concessione del Tee & Charles Addams Foundation” mentre cliccandoci sopra si ottengono i risultati della chiave di ricerca Charles Addams).
Pubblico tutto (e di tutto), dicevo, come quando Vittorio Gassmann svuotava i cassetti del suo repertorio componendo, con labili fili, nuovi show teatrali o televisivi.
Il paragone è indegno, ma ormai è andata. Abbiate pazienza, e cercate di dimenticare con questo spettacolo sottomarino in provetta di Kuroshio Sea il secondo più grande acquario del mondo (il brano è Please Don’t Go by Barcelona).
A Renato Pallavicini de L’Unità sono tornate in mente alcune immagini (e opere) dello scompasro (di recente) Ronald Searle.
Ecco:
Ho letto il tuo post su Ronald Searle. Accenni giustamente alla possibilità che il grande Giovanni Gandini non si fosse fatto scappare un genio come Searle.
Bene: tra le mie scartoffie d’archivio ho ritrovato questa locandina (acclusa a Linus) che è la pubblicità di un libro edito, appunto dalla Milano Libri. Si tratta di Abbasso la scuola! della celebre serie Wolesworth Books (scritti da Geoffrey Willians) e illustrati da Searle.
Purtroppo non ho il libro, ma ne ho trovato traccia sul sito Comprovendolibri.it (ce ne sono due copie in vendita) che fornisce dettagli sull’edizione. Eccoli: 1a edizione – in8° – legatura editoriale telata con sovraccopertina illustrata – pp. 119 – illustrazioni in b-n nel testo – traduzione di Ranieri Carano – sguardie illustrate -.
Ti mando in allegato la locandina.
E io, ringraziando, la pubblico, come avete visto.
I dati, con qualche aggiunta, erano stati forniti a un altro lettore (Jeremy Bender) da Claudio Ferracci della Biblioteca delle Nuvole di Perugia:
Milano Libri ha pubblicato MOLESWORTH IL FORTISSIMO di Geoffrey Willans & Ronald Searle
1972 Prima edizione, pagg. 117+(2), con le illustrazioni di Ronald Searle
Formato 14X21 cm.; tela editoriale con sovraccoperta.
Riporto fedelmente dalla quarta di copertina:
Le avventure di Nigel Molesworth costituiscono, tanto per darne una vaga idea, l’equivalente britannico di un Giomalino di Gian Burrasca.
Molesworth, tuttavia, non è semplicemente il monello tradizionale, il ragazzino pestifero che, tutto sommato in buona fede e con una certa dose di ingenuità, ne combina “di tutti i colori”.
Molesworth, anche se la sua ignoranza è abissale e il suo disprezzo per la cultura incondizionato, è il maligno virgulto della stessa pianta di Evelyn Waugh, di Kingsley Amis, degli “arrabbiati” inglesi di ogni tempo.
Nei confronti del suo lontano parente Giannino Stoppani, poi, Nigel Molesworth ha a disposizione i mezzi espressivi più audacemente moderni, talché il racconto in prima persona dei suoi casi non è certo un semplice diario, bensi un composito pastiche di prosa, di versi e di disegni, nel quale trovano applicazione sapientissima il monologo interiore, la parodia, la deformazione surrealistica, tutti i fuochi d’artificio del romanzo-saggio e del metaromanzo.
L’umorismo “nero” di Molesworth è travolgente nell’enormità dei guasti che produce e, benché la cornice e gli usi descritti nel libro siano tipicamente inglesi, non c’è persona (all’infuori di chi è sissy o secchione) che non si riconosca in continuazione nell’universale inferno scolastico dipinto in queste pagine. Chi non ha mai messo in caricatura i professori, parodiato il testo degli esercizi, composto formazioni di calcio con i grandi nomi della storia e dell’arte?
Il genio precocemente spietato di Nigel Molesworth ha fermato tutto ciò in pagine esemplari e memorabili. Un classico dell’umorismo, un personaggio immortale che ha la fredda malvagità di Franti, la lucida intelligenza dell’ArtfuI Dodger di Oliver Twist e lo sfrenato senso del comico di Lazarillo de Tormes.
Poi, il giorno 5, Renato Pallavicini ha aggiunto:
Dopo che ti ho mandato la mail di ieri, mi sono messo a scrivere «Il calzino di Bart» (uscito oggi) che ho dedicato a Searle. Rispulciando sul sito www. Comprovendolibri.it ho trovato, tra gli altri libri di Searle in offerta, anche un secondo volume della Milano Libri dal titolo «Molesworth il fortissimo» (1972 prima edizione) con copertina identica al primo ma su fondo rosso.
E ho appreso da Wikipedia della drammatica avventura vissuta da Searle: fatto prigioniero in Giappone nel 1942 e finito ai lavori forzati per costruire la «ferrovia della morte» tra Thailandia e Birmania (allora occupate dai giapponesi); la stessa ferrovia del celebre Ponte sul Fiume Kwai, immortalato dal film di David Lean.
(Poi, Renato aggiunge dei complimenti che ometterò, per falsa modestia)
Dal canto suo Marcello Toninelli, inviando le rare (poco viste) copertine sotto, commenta:
L’unico libro di Searle che io posseggo è quello della Garzanti, apparso in collana di tascabili dedicati alla grafica umoristica che ha ospitato anche Sempé, Hoffnung, Chaval, Bosc ecc.
Per combinazione ne avevo parlato nella mia pagina di Facebook il giorno di Natale, pochissimi giorni prima della sua morte!
Marcello acclude anche il suoo “Buon anno”, che non avevo visto prima, dato che non frequento Facebook.
Lo giro a tutti, posso?!
Infine, un altro poster, che ritengo interessante, da parte di Andrea Cara:
Ti allego una chicchetta che ho trovato sotto le feste nel sancta sanctorum di mio fratello.
La foto (non troppo bella in verità) di un bel poster che si era a suo tempo procurato per una mostra su Tex a Cagliari nel lontano 1984.
Il poster è incorniciato e quindi questa è l’unica foto decente che sono riuscito a fare causa presenza del vetro del quadro contenente il suddetto poster.
La dedica in basso a destra firmata da Galep recita “A Mario con simpatia”. Non sappiamo chi fosse Mario. Comunque lo ringraziamo.
Nel disegno di Galep, Tex cavalca a Cagliari di fronte alla Torre di San Pancrazio in Castello (centro di Cagliari).
Grazie a tutti!!!
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