Cartoonist globale

Con immagini della mostra sui 25 anni della Pixar, inviati a Cartoonist Globale da Pietro Grandi, che tutto lo staffa ringrazia, inizia la seconda parte dell’excursus (parziale) sulla Pixar che ha preso le mosse qua.

Non soltanto di foto della mostra tratta questo post. Avevamo lasciato a mezzo la notizia circa le nuove produzioni della società, in particolare quello che è chiamato provvisoriamente The Untitled Pixar Movie About Dinosaurs (Il film innominato della Pixar sui dinosauri), che sarà diretto da Bob Peterson, già regista di Up.

Narreerà la storia di un pianeta dove i dinosauri non si sono estinti e convivono con gli esseri umani. L’uscita del film è prevista per fine 2013, forse per il il 27 novembre (c’è da attendere poco più di un anno).

Il secondo progetto della Pixar, chiamato sul momento The Untitled Pixar Movie that You See Inside the Brain (Il film innominato della Pixar che vi scruta nel cervello, cose così), dovrebbe uscire il 30 maggio 2014.

Tornando a noi, la mostra ripercorre attraverso oggetti, disegni, memorabilia e un sacco di altre cose il cammino che la Pixar ha compiuto nel suo quarto di secolo di vita. In quest’arco di tempo ha prodotto una ventina di mini film, ultimo tra tutti La Luna, recentemente presentato in anteprima mondiale in occasione del View Fest di Torino e realizzato per la prima volta dall’eclettico italiano Enrico Casarosa.

Presto from Ashwini Kalantri on Vimeo.

Ma vi sono stati, in passato, dei piccoli, brevi capolavori.
Prendiamo Presto del 2008, fiore all’occhiello della produzione Pixar in fatto di cortometraggi. Un palcoscenico, un improbabile mago con i suoi trucchi bizzarri e un coniglio bianco. La star assoluta della storia è proprio l’animaletto alle prese con un’astuta vendetta ai danni del mago che aveva osato negargli una carota. Umorismo e comicità allo stato puro.

For the Birds from Ashwini Kalantri on Vimeo.

Pennuti Spennati (For the Birds, 2002) è un altro dei corti targati Pixar più amati, sarà forse per lo scenario vivace e colorato o per i teneri (almeno apparentemente) uccellini protagonisti.

O più probabilmente per la storia così semplice e allo stesso tempo universale. Fra un ghigno e una risata, ecco servito un autentico messaggio contro il bullismo e la discriminazione. Il corto ha guadagnato l’Oscar come miglior cortometraggio di animazione.

Il primogenito di questi capolavori brevi è Luxo Junior (1986), prima animazione in computer grafica a ricevere una nomination agli Oscar. D’altronde con due ingredienti sempre alla moda come il gioco della palla e l’amore familiare non poteva essere altro che un successo.

Poco importa se anziché un bimbo sorridente e una mamma perfetta qui ad interpretare genitore e figlio sono due lampade da tavolo.
L’umanità con cui la Pixar li rappresenta non ha eguali. Ed ecco spiegata l’origine della lampada che saltella sul logo della casa di produzione all’inizio di ogni film.

Torniamo a Brave, il cui trailer è stato presentato nel post precedente a questo.
Dalle pegine web di Dragon Art estraiamo una sorta di tutorial non ufficiale sul design facciale della regina Merida, protagonista di Brave.

Le immagini ricavate dai fotogrammi del film si possono vedere in tutto il loro “gigantesco” splendore nel sito It’s Art, in alta definizione.
Per darvi un’idea della loro grandezza mostriamo un dettaglio nelle dimensioni originali di questo personaggione che ricorda qualcuno fra i compari gallici di Asterix, più o meno.