Fra gli autori italiani del Fumetto, in particolare comici, dei quali si hanno totizie vaghe o frammntarie, e magarie imprecise, spicca Enwer Bongrani, che alcuni citano anche come “Enver”, con la “vu scempia”.
Bongrani è l’autore di Zeffirino nel Dopoguerra, di un numero del quale (il primo!) è riprodotta sopra la copertina.
Con il nome tradotto quasi letteralmente in Zephyr, Zeffirino è stato a suo tempo (una sessantina di anni fa) pubblicato anche in Francia, come attesta anche la disgraziata riproduzione sotto di una pagina dell’albo, in petit format, ma con i bordi rimasti fuori dalla fotocopiatrice.
Bongrani, firmandosi egli stesso “Enver” era anche uno degli autori degli Albi di Scimmiottino, nell’anteguerra: il “blocco di storie” sulla base delle quali avrebbe poi messo radici la Casa Editrice Alpe.
Il personaggio di Scimmiottino, quasi identico a Zeffirino, che ne è un suo derivato, era disegnato anche da altri fumettisti. Fra questi Rino Anzi, autore della pagina sopra, del giornale “bellico” Avventure di Scimmiottino.
Attenzione: di Anzi è in edicola ancora per un paio di settimane l’introvabile storia Topolino nella Valle dell’Incanto, uscita all’interno di Grandi Classici Disney n. 300.
Certo, il suo stile disneyano è alquanto approssimativo. Ma il fumetto in questione ha un valore storico indiscutibile, specie per gli studiosi del medium.
Qualche tempo fa, la nostra collaborat-lettrice Emi-chan ci ha inviato più comunicazioni a proposito di Bongrani.
Ecco un estratto della prima:
Andando ancora a ritroso nel tempo, vorrei dividere con voi una simpatica scoperta che ho fatto stasera: la mia vicina di casa, egittologa eminente del tutto disinteressata al fumetto, venendo a conoscenza della mia passione mi ha parlato di un suo cugino molto più grande di lei, che “faceva i fumetti tipo ‘Furio‘, poi è andato in America a fare le strisce, così si chiamano? Magari è ancora vivo, non lo ricordo quasi…”
Il suddetto cugino si è rivelato essere il misterioso Enver (Enwer?) Bongrani, che per un breve periodo fu direttore degli Albi d’Oro de “L’audace” e, a legger Google, forse non disegnò Furio Almirante ma sicuramente trasformò Rob Rover in “Lucio l’Avanguardista”, disegnò pagine umoristiche per Topolino e i suoi epigoni in Italia e in Francia e illustrò alcuni libri… prima di partire per l’America, magari?
Non ho trovato nulla che potesse condurre ad una produzione d’oltreoceano. Domani cercherò di far ricordare qualche dettaglio in più alla gentile vicina. ^^
E prosegue, in un commento successivo:
Appena intercetterò la Prof.sa Bongrani (di solito abbiamo modo di chiacchierare quando portiamo a passeggio i rispettivi cani) le chiederò se può fornirmi qualche informazione in più.
Purtroppo mi è parso che non ricordasse praticamente nulla del cugino (in effetti, anch’io dubito che sia ancora vivo) ed ho riportato le sue parole al riguardo così come le ha pronunciate, America e strisce comprese. Però non si può mai dire… circa la collaborazione con Topolino, essa si limiterebbe a due tavole umoristiche riportate nell’Inducks. Vi farò sapere al più presto!
Per il momento non è emerso altro, ma il giorno 6 novembre, sempre fra i commenti del blog è stato spedito questo, dal signor Gian Mario Benzing:
Gentile Emi Chan, se mai Le capitasse ancora di parlare con la cugina di Enver Bongrani, sappia che anch’io sarei molto interessato ad avere notizie su questo disegnatore.
A metà degli anni Trenta, Bongani realizzò i disegni per “Alice nel paese delle meraviglie”, edizione Mediolanum, nella traduzione di mio nonno Mario Benzing, una delle prime traduzioni italiane di Carrol, autore assai malvisto sotto il regime (“Alice” non sarà mai più tradotta se non dopo la guerra). Grazie e buon lavoro,
gmb
Bongrani all’epoca era piuttosto in linea, dal punto di vista grafico, con i cartoonists americani di qualche anno più anziani di lui.
Per esempio, con i personaggetti dello Studio Van Beuren che (insieme a altri ricavati da clip di altri studios) sono stati impiegati per accompagnare questo brano degli Erasure: Be With You.