Com’è noto, mancano pochissimi giorni all’inaugurazione dell’ampia esposizione monografica dedicata a uno dei maestri della Nona Arte, Aldo Di Gennaro.
Dopo il successo della prima tappa nel corso della scorsa edizione di Napoli COMICON, il Museo italiano del Fumetto e dell’Immagine di Lucca (MUF), diretto da Angelo Nencetti, la propone, a partire dal dal 30 ottobre e sino al 31 gennaio 2012, nella sua sede di Piazza San Romano 4.
Imperdibile!
Parleremo nei prossimo giorni anche el catalogo della mostra, che ha per titolo Aldo Di Gennaro – Il Maestro, il disegno e l’avventura ed è pubblicato da Napoli COMICON in occasione dell’esposizione.
Sopra, la sua copertina e l'”avvio” dell’interno.
La settimana seguente, il MUF ospiterà anche un incontro con il Maestro, insieme a Paolo Rui (illustratore, attivissimo anche sul piano della tutela degli autori), con Ivo Milazzo e con il presente blogger, oltre ad altri protagonisti del mondo del Fumetto.
Come abbiamo scritto e letteo in passato, con Aldo di Gennaro parliamo più volte di un grandissimo illustratore con il quale Aldo ha lavorato nei primi anni della sua attività, presso lo Studio Dami.
Si tratta di Giorgio De Gaspari, purtroppo poco noto al grande pubblico. Sul suo rapporto con il Fumetto, posso rispondere su un punto che non mi risulta sia stato nemmeno nemmeno agli appassionati di Kolosso. Da due diverse fonti, in questi ultimi mesi, mi giunge l’informazione circa la sicurta collaborazione di De Gaspari alle copertine (eccellenti) dell’albo Kolosso, dedicato al “nipote di Maciste più forte di Ercole” e realizzato dal gruppo Gli Amici.
De Gaspari avrebbe quindi senz’altro disegnato anche la cover parodistica qua sopra, dove il “cinesino” pronucia i nomi di tre diversi inquilini leopardati della giungla, lasciando intendere, però, che il più popolare fra questi in Italia, Akim (di Renzi e Pedrazza) è una “copia” di Tarzan.
Va da sé che dopo la cessazione delle sue pubblicazioni come testata, mutato il prezzo da trenta a cinquanta lire, aumentando le pagine ma sostanzialmente mantenendo la stessa promessa di narrazione al lettore (semplicemente, le vignette più grandi erano diluite in un arco di pagine maggiore, più grandi e leggeibili in ciascuna di esse), il personaggio di Kolosso avrebbe “cavalcato ancora” nel libretto Puck, ben poco significativo (a parte la serie Herbie, di Shane O’Shea – pseudonimo adottato da Richard E. Hughes – e Ogden Whitney), edito da Francesco Paolo Conte sotto l’etichetta editoriale Ortobene.
Le tavole sono delle stesse mani del Kolosso testata, ma le copertine sono di Guido Zamperoni, come questa che mostro, relativa al primo numero del mensile.
Prima di proseguire il discorso, come intermezzo ecco alcune copertine “storiche” di De Gaspari, realizzate per la Domenica del Corriere.
Però… rispetto ai contenuti dell’albo, e forse alla stessa creazione del personaggio… apparentemente “c’è del marcio in Danimarca” (per dire).
Infatti, stando a quanto risulta dalla prestigiosa enciclopedia on line del Fumetto della Librearia Lambiek, che rimanda a un sito tutco dedicato a Tarkan, risulterebbe che il creatore di Kolosso sia Sezgin Burak (1967-1978). Dunque, İtalya’daki çalışma hayatının bir bölümünde, bir İtalyan yazarın maceralarını yazdığı KOLOSSO adlı, Herkül benzeri bir kahramanı resimlemişti.
Chiaro, no?
Lambiek afferma chiaramente: Burak also created the comic series ‘Kolosso’.