E così (non per colpa dell’Europa, né delle agenzie di rating, bensì del Governo italiano in carica, sul quale grava ogni colpa di non essere stato all’altezza della situazione, sotto ogni punto di vista) l’Italia è servita!
La vignetta introduttiva è della sempre brava Marilena Nardi, che ci invia il grosso della sua produzione (grazie!). La trovate frequentissimamente su Il Fatto Quotidiano, uno dei pochi giornali che vale la pena di leggere, dopo averlo acquistato per sostenere chi non si avvale dei finanziamenti pubblici alla stampa.
Dal Fatto, cito un estratto di un pezzo pubblicato ieri da Luca Telese (su La 7 praticamente ogni sera, a In onda; anche quel programma è qualcosa di guardabile, una piccolo oasi nel marasma di incapaci e corrotti pullulanti nel sistema televisivo dello Stivale).
Apparentemente potrebbe sembrare feroce (così apparirà ai pochi sostenitori della – ex – maggioranza rimasti), invece è semplicemente “oggettivo”.
La prostata idraulica di Berlusconi e la bava di quel che resta di Umberto Bossi hanno metaforicamente imposto il diktat delirante che tutela le pensioni dei garantiti, e le rendite in nero dei privilegiati che vivranno sulle spalle dei giovani.
Il dogma anti-patrimoniale é costruito per continuare a tutelare il nocciolo duro degli evasori, che non pagano due volte e che possono continuare a maramaldeggiare, con la tracciabilitá a 3000 euro (cioè il diritto a lucrare in nero) come gli pare e piace. Gli evasori modello se ne restano nascosti lì, nel mare delle dichiarazioni truffa da venti-trentamila euro, ma poi hanno il panfilo in leasing intestato a una società di comodo.
A questa pagina web il testo completo.
E chiude come segue:
Far pagare tutti tranne la tribù Arcoriana e poi sperare persino di passare alla storia come “quello che ha salvato il paese“.
Illuso.
Diceva che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani, ha letteralmente rapinato i Tfr di chi ha lavorato una vita.
In compenso, visto che di lotta di classe si tratta, ha inserito la norma salva-Fiat. Il Berlusconismo chiude il suo ciclo nel ridicolo.
La vignetta sopra è di Giulio Laurenzi. Quella sotto è mia, di quattro anni fa, fatta in occasione di una ricorrenza che lo stesso figuro ritrattovi nei giorni scorsi ha deciso di abolire (vanificandola, annebbiandola in una festività religiosa di routine, come se la sconfitta dei nazifascisti fosse una cretina serata arcoriana).
Come già altre volte ho fatto notare, non bisognava essere dei geni per immaginare cosa sarebbe successo in questi ultimi diciassette (in numero: 17) anni di sciagure per gli italiani.
Ancora prima della “discesa in campo” di un tarchiato imprenditore sommerso dai debiti, il suo comportamento risultava palese, per chi non fosse stato cieco.
Girando per la rete lo rilevo anche da un rapida striscia, scritta e disegnata dal sottoscritto prima che l’amichetto di Bettino “scendesse in campo”, pubblicata sul quindicinale Totem Comic n. 134 in edicola in data 1° febbraio 1994, pubblicato dalle Edizioni Nuova Frontiera di Roberto Rocca.
Il tempo passa e le cose si dimenticano. A ricordarmi che già si poteva capire tutto è Parodia 73, che non conosco, e che ha postato questo minivideo che riguarda me, la rivista e il pagatore del bibliofilo Marcello dell’Utri.
La riduzione della pressione fiscale è stato il cavallo di battaglia di tutte le campagne elettorali dell’Utilizzatore Finale a colpi di “meno tasse per tutti” e “mai le mani nelle tasche degli italiani”. Dieci anni dopo la fatidica firma del “contratto con gli italiani”, l’inquilino della Villa Casati Stampa è costretto alla sceneggiata che inizia con la battuta sadico-ridicola del suo “cuore che gronda sangue”.
A parte questo, anche gli sconsiderati sostenitori della politica della Tessera P2 n. 1816 non possono non ammettere che la sua politica sia stata, nella più benevolente delle valutazioni, totalmente fallimentare.
Il video che sintetizza l’inqualificabile politica del datore di lavoro del mafioso Mangano è a cura di Federico Bitti.
Il piano di Gelli va avanti a tutta forza, come anche Luigi De Magistris, attuale (acclamato) sindaco di Napoli esponeva a Annozero.
Grazie per aver scorso, col cursore, questa pappardella fino alla fine.