Da mesi sapevamo che le sue condizioni di salute non erano buone.
Fa un po’ strano dire “Ne parlavo con preoccupazione ieri con degli amici”, a tavola. Ma è proprio così. A uno di loro avevo portato un disegnetto dell’Eternauta (con apposito scafandro) buttato giù da Francisco Solano Lopez a un tavolo di bar a Poggibonsi (Siena), in occasione di una manifestazione che lo riguardava.
Organizzata da Napoli Comicon al Teatro Politeama, comprendeve un’intervista pubblica e, tra le altre cose, anche la mostra di varie tavole del suo Eternauta, quelle vere, pubblicate in Argentina, non quelle rimontate in formato quaderno, con vari interventi grafici, da Ruggero Giovannini per il settimanale Skorpio, della Eura Editoriale.
(Sotto, una copertina dello Skorpio originale, versione Gran Color).
A quella manifestazione, e a quel luogo, risale la foto sotto di Solano, con alino, che me l’ha mandata e che ringrazio assai.
Ieri, Solano se n’è andato, in quel di Buenos Aires, nel cui ospedale era stato ricoverato domenica scorsa a causa di un ictus cerebrale.
In quella conversazione “lontana-ma-non-troppo” ci confermammo di avere incontrato molte persone amiche di entrambi. Qualcuno già non c’era più, di altri si erano perse le tracce. Solano mi confessò anche il suo più ambito “desiderio fumettistico”. Ritrovare tutte le tavole originali possibili dell’Eternauta, farne delle buone scansioni, integrarne le lacune con altre scansioni ricavate direttamente dalle pubblicazioni argentine, ripulirle in modo decente).
Sarebbero bastati tre editori per finanziare l’operazione per una coedizione in tre Paesi diversi. Uno interessato, in Argentina sembrava esserci. In Spagna sarebbe stata disponibilela casa editrice Norma di Rafael Martinez, qualcosa avrebbe potuto fare, per l’uscita in un’altra lingua, anche il noto agente Ervin Rustemagic.
Erano chiacchiere e ipotesi. Ma alla fine, l’operazione è andata in fondo; la casa editrice italiana (già allora interessata alla historieta e al suo mondo) è stata la 001 di Antonio Scuzzarella. Di questo traguardo era molto contento. Francisco lo esprimeva bene anche in italiano, come si vede dal messaggio sotto, forse il suo ultimo in video.
Francisco aveva cominciato la sua carriera di fumettista collaborando con una delle più prolifiche (e leggendarie) case editrici di historietas, la Editorial Columba, all’inizio degli anni Cinquanta, E’ del 1953 la serie Perico y Guillermina, scritta da Roger Plá.
Nel corso dello stesso anno, come ci informa una puntuale scheda della Fondazione Franco Fossati, Francisco disegna anche Frisco Kid e varie storie per la Editorial Abril dell’italiano Cesare Civita (Pablo Marán, Uma Uma). Poi, riprende Bull Rockett, creato graficamente da Paul Campani su testi di Héctor Oesterheld.
Dal 1957, il nostro amico entra a far parte dello staff della Editorial Frontera, per la quale lavora in modo frenetico, riuscendo addirittura a gestire fino a sei serie in contemporanea.
Oltre che per El Eternauta, il rapporto con lo sceneggiatore Oesterheld risulta fruttuoso anche per Amapola Negra, Rolo Montes, Jol Zonda, Rue de la Luna, Marcianeros.
Dal 1963, Solano Lopez collabora anche con l’agenzia inglese Fleetway, per la quale realizza innumerevoli storie di guerra e quella, fantastica, che ne ha reso familiare lo stile anche ai lettori italiani e francesi degli anni Sessanta, che pur ignoravano il nome dell’autore, non riportato nelle tavole. E’ L’occhio di Zoltec ( in originale Kelly’s Eye), pubblicata dalla Sagéditions in Francia e dalla Cenisio in Italia in appendiche da loro a Bug’s Bunny (SIC) e da noi a Silvestro.
All’inizio degli anni Novanta, Solano Lopez approfondisce la sua esperienza in un settore nel quale si era già cimentato in precedenza: quello del fumetto erotico.
Molti lettori degli ultimi vent’anni lo hanno conoscito in questa versione, ignorando l’enorme retroterra di Fumetto popolare che lo ha visto protagonista: un interprete forse troppo silenzioso e poco incline a ricevere pubblici incensamenti.
Disegna storie erotiche per l’editore spagnolo La Cúpula (che pubblica in questo periodo lo storico El Vibora, oltre a Kiss Comix), imponendosi come un punto di riferimento per il fumetto adulto sexy-hard.
Tra le opere di questo genere spiccano El Instituto (sopra), El Prostíbulo del terror e le tavole dal titolo disneyano Silly Symphonies (sotto, una di queste).
LINK CORRELATI
ARGENTINI IN ITALIA, NEL 1980, di Carlos Trillo
L’ETERNAUTA E LE CAMPANE DELLA VAL DI SUSA