CENSURA E FUMETTI: L’INNOCENTE SEDOTTO

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Con questa magnifica copertina originale del “Re” Jack Kirby, firmata insieme a Joe Simon, e seguita dalla versione pubblicata in comic book, si apre la segnalazione di un contributo storico-documentativo davvero eccezionale sulla censura applicata ai fumetti negli USA ai tempi del detestato senatore McCarthy e della “Seduzione dell’innocente”.

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MYSTIC #8 (June52) ACMP Questo approfondimento ha ancora più senso oggi, quando praticamente tutti gli editori, eccezioni trascurabili a parte, si sono scrollati di torno il famigerato francobollo del Comics Code, simbolo di garanzia sulla moralità dei contenuti delle pubblicazioni a fumetti che lo sfoggiano in copertina.

Gli appassionati di comics e in particolare gli studiosi degli umori e dei pregiudizi occidentali (di Oltreoceano, ma anche di “qua”) verso i fumetti, non possono prescindere da fare un passaggio proficuo (e arricchirsi di dati e informazioni) dal nuovo, eccezionale blog Timely-Atlas-Comics, che avevo già segnalato in precedenza.

Tratta in modo estensivo della Marvel Comics e delle altre etichette a questo marchio collegate (la Atlas, la Timely), ideate e dirette da Martin Goodman.

Non si tratta di una semplice chiacchierata superficiale, come si addice solitamente ai blog, a differenza di quanto avviene nei più meditati e approfonditoi saggi cartacei, ma di un vero approfondimento documentato con rigore. Gli stampati riprodotti nel blog sono molti, come questo sotto, per esempio, una comunicazione comparsa sul retro di un antico comic book della Marvel e indirizzata ai giovani lettori e ai genitori.

Anti-Wertham Editorial #3 TRUE COMPLETE MYSTERY #5 (Apr49) [fixed]

Gli altri titoli sulle copertine di saggi sul tema parlano da soli. A quanto pare, il celebre saggio del dottor Wertham sui tarli che i fumetti insinuerebbero nella memnte dei bambini non è stato un fatto isolato.

Si guardi, ad esempio, cosa avava il coraggio di scrivere un articolista del New York Times addirittura un secolo fa (1911), dopo l’avvio di una crociata rivolta contro i supplementi domenicali a fumetti per ragazzi.

NY Times 1911

Your child...

Show of Violence (front)

La vignetta sotto proviene da Saturday Review del 29 maggio 1948, dove un certo, “illuminato” John Mason Brown definisce i fumetti la “marijuana of the nursery”.

Saturday Review 5-29-48 Frederic Wertham p.7 (crop1)

NY Times Status of Comic Books 1948a

L’articolo sopra proviene anch’esso dal New York Times, questa volta è del febbraio 1949 e, parlando apparentemente dello “Status of the Comic Book”, in realtà sfida i genitori a controllare le letture a fumetti dei propri, sprovveduti figli.

Pyramid book #102

Shmoo

Come si vede, l’illustratore del pezzo aveva raffigurato stranamente un comic book degli Shmoo di Al Capp. Sotto ne mostre tre copertine per chi non lo conoscesse (in Italia questi fumetti non sono mai stati pubblicati, e gli Shmoo sono comparsi solo nella serie Li’l Abner stampata su Linus e in un apposito pocket edito dalla Milano Libri.

Super

Altra cover

Spadaccini

Insomma, tante cose belle in questo pezzo (e nel sito / blog, in genere) che non si possono sintetizzare qui e manco è giusto farlo.

Times 11-14-50

Little Folks

Ack Cole TRUE CRIME COMICS Vol 1, #2

  • Annunziato |

    Ottimo “pezzo”, Luca 😉 , che va difilato su FB!!!

  • Giona Balena |

    Attenzione, chi non vuole leggere il mio commento è pregato di non farlo e di non protestare.
    .
    Sono contrario alla censura, è anche giusto che diventino pubbliche le stupidaggini fra Natica Flaccida e quell’altro shogirl, una delle tante, bellissima e tradita dal pre-citato.
    Ne parla Libero : http://libero-news.it/news/664805/La_Tommasi___Non_sono_una_escort__mi_drogano_.html e riporta che la Tommasi sbrocca: “Spero che crepi…”,
    “Spero che il governo americano inizia a dare lustro a quello ignobile nostrano… la politica è una cosa seria non una barzelletta come l’hai intesa tu”.
    “riprendi subito Ron nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama dai Grandi del mondo”
    E ancora: “Ci vuole una buona reputazione per governare!!! Anche tu fai festini Dinho deve tornare”.
    Vabbe’, scusate se batto sempre sullo stesso tasto, non sono monomaniaco come qualcuno afferma, è la prepotenza ddi questo tizio nella nostra vita quotidiana che sarei felice esplodesse in una bolla.
    Basta, basta!
    Ciò detto, viva i fumetti che ci servono a mettere da parte almeno un po’ queste miserie da bassissimo impero (impero che non ha i soprattacchi).

  • Un certo Herry Brent |

    Ci vorrebbe effettivamente del tempo per mettersi a leggere questo post, quello americano segnalato e tutto quello che passano i blog e i siti in questo periodo.
    Personalmente ho l’impressione che la gente si sia in genere un po’ stufata dei blog e dei post e che dopo l’entusiasmo di pochi anni fa stia tirando i remi in barca, un po’ come accadde con le radio libere, che scocciarono pochi mesi (al massimo un paio d’anni) dopo la loro nascita.
    Comunque, andate avanti così, anche solo le tre copertine degli Shmoo valevano la pena di essere viste.
    Ciao e a presto,
    Herry

  • Zerbino |

    Lo guarderò. Bellissima la vignettona di chiusura con la bionda perduta. Assomiglia un po’ alle criminali di Will Eisner.

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