ROBERTO BENIGNI E “RAIPERUNANOTTE”

Riceviamo e volentieri embeddiamo (come un centinaio di altri blog e siti); peraltro, anche Cartoonist Globale ne ha già fatto menzione qui.

La Rai, com’è stranoto, ha sospeso i talk show in periodo elettorale per far felice quello ricco, di Milano, che aveva tanti debiti prima di scendere in campo.
Così, i conduttori “di peso” scoprono il web.
Dopo «Mentana condicio – Vietati in tv, liberi sul web» sul corriere.it, Giovanni Floris su repubblica.it con “Giro d’Italia 4×4“, stasera troviamo anche il conduttore di “Anno zeroMichele Santoro, con la trasmissione evento “Rai per una notte“, realizzata dalla Federazione nazionale della stampa e dall’Usigrai.
Sopra, una specie di spot di Roberto Benigni, con Sandro Ruotolo.

La vignetta sotto è di Nico Pillinini (gracias!!!).

Sciuscio' La serata è stata definita da Santoro il primo sciopero degli abbonati della Rai; la prima volta che gli abbonati della Rai reagiscono a un divieto con forme nuove e senza ricorrere alla minaccia di non pagare il canone.


Il conduttore ha sottolineato la risposta popolare: i posti al PalaDozza di Bologna sono andati esauriti nel giro di poche ore (seimila) e anche la sottoscrizione lanciata per coprire le spese è andata a buon fine.


Sarà una serata sulla libertà d’informazione, con Marco Travaglio e Vauro. Un Annozero che, evoluzione naturale, si fa in piazza. Ma il Santoro-show s’annuncia molto di più che un grande happening dei movimenti nella stagione delle opposizioni caute: un corto circuito globale.









Santoro ha ricordato la sua idea di servizio pubblico: «Noi pensiamo di fare qualcosa che non è contro nessuno ma che è anche in favore di tutti, compreso il Pdl.


Ci battiamo pure per loro, ma soprattutto ci battiamo per essere quello che siamo. Noi rifiutiamo lo schema ideologico dell’informazione dove i diversi devono essere per forza uguali agli altri». Un riferimento a Berlusconi che, secondo Santoro «ha scelto di mettersi al di fuori».
«Ma – conclude – noi ci battiamo anche per lui».


Molti gli ospiti, anche se è tutto un “work in progress”, dice Sandro Ruotolo. Ci sarà Daniele Luttazzi, ma anche Morgan e l’evento sarà trasmesso anche da Rai News24 (a quanto sostiene il suo bravo, encomiabile direttore Corradino Mineo).


Intanto Al Gore, ex vicepresidente Usa, ha reso nota la messa in onda di “Rai per una notte” su Current (Sky 130), il canale italiano del network globale di scambio d’informazioni e attualità da lui fondato nel 2005, insieme all’avvocato Joel Hyatt.


«Current – dice il Nobel per la Pace 2007 e Oscar per il documentario ecologista «Una scomoda verità» – è votata all’indipendenza e al racconto fattuale. Continueremo a lavorare con il nostro pubblico e con la community creativa italiana nel proporre e produrre le più importanti storie del giorno”.

Già che ci siamo… beccatevi anche questo Benigni alla BBC qua sotto, che forse non si è visto troppo in Italy. Parla del Papa, di Don Bosco e di varie altre cose, al Graham Norton Show.
La bionda “bambola gonfiabile” è Patsy Kensit (l’ex rivale di Madonna, qualcuno la ricorda?).


  • Rugantino |

    Tutto va per il suo verso,, alla fine chi fa del male qualche piccola “mancanza di soddisfazione” ce l’ha.
    Il nome del presidente del consiglio Silvio Berlusconi è stato iscritto oggi nel registro degli indagati della procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte pressioni che sarebbero state esercitate per sospendere il programma “Annozero”. Minacce e concussione i reati configurati a piazzale Clodio, gli stessi già ipotizzati dai magistrati di Trani.
    L’iscrizione e’ stata decisa stamattina al termine di una riunione tenutasi nell’ufficio del procuratore Giovanni Ferrara alla presenza dell’aggiunto Alberto Caperna e dei sostituti Caterina Caputo e Roberto Felici. Gli inquirenti hanno deciso di procedere per le stesse ipotesi di reato formulate a Trani dopo aver preso visione degli atti, circa mille pagine, arrivati ieri, per competenza territoriale, dalla magistratura del comune pugliese.
    Le presunte pressioni sarebbero state esercitate dal premier nei confronti del commissario Agcom Giancarlo Innocenzi. Entro 15 giorni gli inquirenti romani dovranno trasmettere il carteggio al tribunale dei ministri con le richieste o di archiviazione del procedimento o di approfondimento della vicenda con l’esecuzione di atti istruttori.
    Il collegio competente per i reati ministeriali, organo che esercita la funzione di inquirente, dovra’, entro 90 giorni dal ricevimento del fascicolo, restituire lo stesso alla procura, a meno che non intervenga archiviazione, per le richieste conclusive. Queste, alla luce dell’attivita’ svolta dal tribunale, potranno essere di archiviazione o di rinvio a giudizio dell’indagato.
    Cosa credete che faranno i ministri, che a essere cortesissimi sono “yes men” dell’indagato?
    Credete che chiederanno che vada dal giudice, in questo ennesimo caso, a dimostrare la propria innocenza?
    Credete che si deimetterà una volta per tutte, come avrebbe fatto 8da anni!) una persona civile e rispettosa dello stato e dell’Italia?
    QuandomaI!?
    La Costituzione non sa più cosa sia, l’inquisito, perché l’ha fatta fuori da tempo.
    Era attaccata a un chiodo analogo a quello a cui Bossi diceva di tenere la bandiera italiana.

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