A BilBOLbul, a Bologna, c’è veramente di tutto.
Impossibile riassumerne il programma, GLI AMANTI DELL’IMMAGINE DOVREBBERO FARCI UN VIAGGIO.
Oggi, venerdì 5 marzo alle 18, presso la Feltrinelli di piazza Ravegnana 1, Laura Scarpa presenterà il numero 10 di ANIMAls fresco di stampa.
All’incontro saranno presenti Paolo Bacilieri (autore anche del bellissimo poster della manifestazione), Lorena Canottiere, Riccardo Mannelli, Tuono Pettinato, Davide Toffolo (che questo mese firma la copertina della rivista), Vanna Vinci e Fabio Visintin.
Questo mensile nasce in un momento particolare per il fumetto, in cui i graphic novel e il graphic journalism hanno mutato l’atteggiamento di editori e lettori rispetto al linguaggio della letteratura disegnata.
Da questa base prende vita una pubblicazione (della quale i lettori di Cartoonist Globale conoscono di tutto e di più, come della Rai) che rappresenta un dirompente e innovativo ritorno delle riviste a fumetti, dopo le glorie degli anni Settanta e Ottanta, ma che si rinnova tentando di rivolgendosi a un grande pubblico di lettori.
ANIMAls parla soprattutto della realtà e del presente, con poesia e ironia, usando gli elementi autobiografici o di testimonianza, ma anche la fiction, lontana però da schematismi e da “generi”.
Trattasi di un numero particolarmente ricco di fumetti, questo, con nuove storie di Gipi, Paolo Bacilieri, Davide Toffolo, Bastien Vivès e Alexis De Raphelis, Carlos Trillo e Pablo Tunica, Bicio Fabbri, la new entry coreana Lee Doo-Ho e un’anteprima del nuovo libro di Miguel Ángel Martín Giorni felici, che uscirà per Coniglio editore ad aprile 2010.
Sul fronte letteratura, la Svezia inquietante e l’horror anomalo dello scrittore svedese John Ajvide Lindqvist, autore di Lasciami entrare, di cui ANIMAls ospita un racconto.
Sabato 6 marzo alle 17, presso la Libreria Irnerio di via Irnerio 27, Daniele Barbieri presenterà in anteprima la sua nuova raccolta di saggi dedicati al fumetto, Il pensiero disegnato (256 pagg, 21.50 euro, in apertura di post la copertina, che si avvale di un’illustrazione di Flippo Scòzzari già apparsa su uno storico numero di Cannibale, rivista della quale, sopra, si vedono le quattro copertine di un particolare numero che teniamo tutti tra il cuore e il fegato).
All’incontro parteciperanno Sergio Rossi (curatore della collana), inauguratasi con il mio vecchio Irripetibili, Laura Scarpa e Luca Raffaelli, che presenta in contemporanea il suo Tratti&ritratti, edito da Minimum Fax.
Moebius, Hergé, Hugo Pratt, Magnus, Lorenzo Mattotti, Dino Battaglia, Andrea Pazienza, Tiziano Sclavi. Sono solo alcuni degli autori di cui Barbieri racconta con precisione e passione il lavoro e lo stile.
In questa raccolta di articoli e saggi, scritti nel corso degli anni e aggiornati per l’occasione, il semiologo guida i lettori attraverso il linguaggio del fumetto e l’opera dei più grandi maestri europei, quasi come in un viaggio per sentieri nascosti che attraversano i territori della letteratura, del cinema, dell’arte e della storia.
Fino al 7 marzo, a cura di Associazione Mirada, nello Spazio CapodiLucca, Via Capo di Lucca 12/a Bologna, la rivista Giuda torna con una nuova installazione realizzata in occasione di questo Festival del Fumetto. Non solo le tavole originali del primo numero di Giuda, ma anche suoni e visioni dagli ospiti del cimitero di Montparnasse in un allestimento di gusto sepolcrale.
Giuda (acronimo di Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts) è una rivista che si nutre ugualmente di nostalgia, cartografia e immagini disegnate.
La mappa non è il territorio: e il disegno non è il rappresentato.
Come si incrociano il disegno e la rappresentazione geografica?
Giuda indaga il tradimento delle immagini, l’ambiguo rapporto tra segno e percezione.
Nel primo numero, che anche visivamente ricorda la produzione delle riviste d’avanguardia europee di primo novecento, tutto è disegnato, dal sommario alle finte pubblicità. Ogni storia è presentata dalla cartina del luogo in cui essa si colloca. I Paesi sono fumetti ancora tutti da raccontare.
Al centro, il progetto di figurazione di questo cimitero di Montparnasse.
La mappa di uno dei storici cenotafi parigini è ricomposta dai ritratti dei suoi ospiti più noti disegnati e interpretati dagli autori che collaborano a questa rischiosa impresa.
Una scorreria sul filo della memoria, della rivisitazione fantasmatica, del déjà vu che attribuisce senso e segno al luogo privilegiato della fine, oggi percorso con curiosità da turisti in vena di emozioni sepolcrali.