Per “vero” intendo (provocatoriamente) non computergenerated, bensì realizzato con veri oggetti, materie prime, legno, stoffa e metallo, con un vero set, com’è accaduto per (parte di) Coraline, come per i vecchi Wallace & Gromit, come per i Puppetoons di George Pal.
Rispetto ad altri celebri lungometraggi che affollano (forse più che in passato, in assoluto), la presente stagione cinematografica, questo è passato sinora piuttosto sotto silenzio, quindi vale la pena di cercarlo e pagarne con animo piccato il biglietto, se non altro per capire se vi siano davvero, a monte, delle ragioni valide che giustifichino il ruolo di Cenerentola affibbiato a questo delizioso film di fattura artigianale dal malato sistema distributivo italiano.
A scatola chiusa, modestissimamente, suggerisco di visonarlo, magari andandoselo a cercare in salette secondarie o d’essai, se nella città dalla quale state leggendo questo blog, non avrà l’onore di debuttare nei cinema principali, occupati da pellicole concorrenti meglio servite.
Prodotto dalla Regency Enterprises e dalla Indian Paintbrush, la pellicola con questi animali antropomorfi dal look volutamente retro ha debuttato lo scorso 14 ottobre al London Film Festival, per essere distribuita nel Regno Unito a partire dalla settimana seguente (dal giorno 23) a cura della 20th Century Fox.
Fox come il protagonista, appunto.
Sopra, dopo un paio di poster, si può vedere il primo trailer del film, girato in stop motion da Wes Anderson. Raggiungerà anche le sale italiane dal 27 novembre. Speriamo che se la cavi e non sia relegata alla programmazione dei soli orari pomeridiani, il che avrebbe il sapore di un flop annunciato (e doloso).
Per chi non lo conosce, il soggetto di Fantastic Mr. Fox è tratto dal bestseller omonimo di Roald Dahl.
Sotto, qualche scena girata durante la sua realizzazione: può essere interessante per chi ancora nutra dei dubbi sull’impiego di queste tecniche apparentemente superate, ma che invece riescono a comunicare sentimenti e insegnamenti (oltre al logico e necessario divertimento) molto meglio della pirotecnia di effetti speciali, talvolta vacua, che in questo periodo sembra porsi come scelta obbligata per vari cineasti.
Ancora sotto, un altro film interessante e non così comune da vedere, soprattutto con questa qualità di audio e video.
E’ una piccola gemma del 1947 appunto di George Pal, un Puppetoon.
Sono cortometraggi singolari come questo che, appunto negli anni Quaranta del secolo scorso, cominciarono ad affiancare, con un certo successo, i film animati fatti comn matite, fogli di carta, cels, tempere e macchina da presa verticale.
Il suo titolo è A Date With Duke, laddove il “duca” in questione è il leggendario musicista jazz Duke Ellington.
Chi anche odiasse i pupazzi di George Pal (boccette di profumo animate, nello specifico), potrebbe godersi un singolare pezzo di “musica sincopata”.