Il nostro amico Emilio, frenetico collezionista. segnala una sua scoperta nella rete. Un sito su Don Rosa forse non troppo conosciuto dagli appassionati italiani, pieno di immagini anche inedite da noi, come quelle che si possono vedere in questo post.
L’indirizzo è http://duckman.pettho.com/
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Naturalmente si tratta di pagine amatoriali, non ufficiali. Ma piene di curiosità, come i due francobolli finladesi qua sotto, legati all’episodio sul Kalevala.
(Marcobar mi fa notare che il link è a una pagina in polacco, ma si tratta di un omaggio ai polacchi che leggono, vabbe’…)
Nel frattempo, resta da segnalare la contrazione a livello internazionale del mercato dei fumetti (anche) per ragazzi, della quale fanno le spese anche i fumetti dello stesso Don.
La Egmont Publishing, in particolare la sede di Oslo, prosegue la sua collana Hall of Fame dedicata anche all’artista del Kentucky, ma già un limitato numero di uscite è stato stabilito, non sarà una serie “eterna”. Per inciso, al momento è in lavorazione un volume su Paul Murry con preziose e rare tavole di Uncle Remus recuperate direttamente dagli originali stampati nei supplementi dei quotidiani.
Negli Stati Uniti, la situazione è abbastanza traballante, a quanto apprendiamo oggi stesso da un collaboratore stretto e diretto della fabbrica di Steve Geppi, il distributore, collezionista, editore e fondatore di musei dell’arte popolare che ormai già sette anni fa si era intestardito a riportare in circolazione i fumetti con i funny animals tanto amati da lui e dalla sua generazione.
Farebbe lo stesso, oggi?
I suoi stessi collaboratori ne dubitano. Lasciandovi a scervellarvi su cosa sia potuto cambiare in soli sette anni (anzi, meno), vi rimando alle sue dichiarazioni, piuttosto ottimiste, di allora.
“I’m a big believer in ‘timing is everything’ and while this deal could have been done sooner, I personally feel now, call me the eternal optimist or whatever, the timing was just better now than it had ever been.
All during the period that we were negotiating, if you will, while the intent was there to do a deal, I never had quite the same level of confidence that the timing was right. That said, we look at my situation now as it relates to having a distribution arm that services the book store market, vis-à-vis Diamond Book Distributors, recently formed, that gives me a whole lot more confidence about the potential success of this venture.”
“It’s a business venture we hope will make us tons of money and all the good stuff that goes with business ventures, but in actuality, at the risk of sounding altruistic, the bottom line is I really believe, in the position I sit as the owner of Diamond Comic Distributors, that our industry is in dire need of some children’s comics, and that this is an entry level opportunity for young kids to discover comics.”
“The bad news is we’ve all be suffering without Disney comics for three years and four months. The good news is they continue to be published by some of our favorite writers and artists in the European market and we are now able to benefit from that backlog that has built up in that market because, under the Disney license, all that material is available to me. While technically a reprint, it is brand new material as far as this market is concerned. Even the artists themselves are thrilled to see their stuff in English.”
L’intero artico, datato (purtroppo?) venerdì 13 dicembre 2002 è leggibile qui.
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Il © delle immagini è Disney.
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