Cocomeri che in realtà sono zucche, come quello Grande di Charlie Brown, peraltro!
Pumpkin Stabbing & Marshmallows Ablaze! from IreneFace on Vimeo.
Chi ha visto nei fumetti l’uso di arrostire quei “cosetti” che poi sono risultati essere marshmallows, adesso sa a cosa ci si riferiva. Intendo “nelle vignette dei fumetti”, oppure nelle pubblicità contenute nei comic books stessi, come quella posta in apertura del post, che ho ricavato da una quarta di copertina di un Donald Duck uscito all’inizio deggli anni Sessanta.
I lettori (anche italiani) che avevano la fortuna di stringere nelle loro mani questi albi originali all’epoca (penso a Alberto Becattini, a Marco Barlotti, a chi a Firenze li acquistava o se li faceva acquistare alle edicole sotto i portici…) sarà rimasto piuttosto affezionato a queste illustrazioni oleografiche imparentate un po’ col Reader’s Digest meno stylish e un po’ con gli opuscoli dei Testimoni di Geova…
Credo che nei Peanuts il Dott. Cavallone abbia tradotto i marshmallows con il termine di toffolette, consapevole che in Italia praticamente nessuno seguiva questa usanza.
Il peanutbutter, invece, era divenuto “marronata”…
Ora, verso il 18 dicembre scorso nelle sale è uscito il lungometraggio digitale Delgo (vedi trailer sotto, praticamente zero notizie da noi) e gli americani hanno preferito restare in casa ad abbrustolire marshmallows.
Nessuno è andato a vederlo. Si tratta di uno dei più grossi flop della storia del cinema (e quindi anche di quello di animazione). Così recita il bollettino Box Office Mojo.
Perché è accaduto?
Faceva davvero tanto schifo?
Spiegare questa perdita di denaro con la recessione unita ai comportamenti risparmiatori prenatalizi temo che sarebbe depistante.
Perché la gente non ne può più di lungometraggi così?
Qui, note di Cartoon Brew: http://www.cartoonbrew.com/feature-film/999-delgo-and-dragon-hunters-open-today
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Certo, in rapporto a The Secret of Kells, la diversa scelta di campo balza agli occhi!
Parlando di alimentazine e fumetti, non si può proprio trascurare questa nuova trovata disneyana, la cui pubblicità di oltreoceano, irradiata dagli schermi televisivi in questi primi giorni di febbraio, solertemente vi giro, dopo aver ottenuto il visto della Gallinella Saggia. Si tratta delle nutrienti Disney Eggs, altamente collezionabili se si fa attenzione a non ammaccarne i gusci.
Per saperne di più:
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Stay tuned (volendo)!
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