SOUTH PARK BEFFA (UN PO’) OBAMA (CON IL VIDEO DEL SUO ARRIVO!)

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Quanto enunciato nel titolo è perfettamente spiegato nel pezzo della “sorella in NòvaCristina Tagliabue intitolato Obamamtv: “Be the change: Live from Inaugural” .

Non sto a ripeterlo, CLICcate e leggete, se v’interessa.

E fatelo con un po’ di prescia, perché la trasmissione di Mtv Networks International si replica una volta sola (pensiamo).

Trasmetterà (in esclusiva su tutti i canali del network a livello mondiale) lo Youth Inaugural Ball con Barack Obama che lancerà lanciando un messaggio ai giovani giusto stasera, martedì 20 gennaio (dall’Hotel Hilton di Washington) a partire dalle ore 22.00, che in Italia saranno le 04:00 della notte (appunto) tra martedì 20 e mercoledì 21.

Mtv Italia lo trasmetterà nuovamente con sottotitoli in italiano mercoledì 21 gennaio alle ore 21.00.

AGGIORNAMENTO DEL 21, MATTINO (IN ITALIA)

Come nel Mago di Oz la “strega cattiva” se ne va sulla sua perfida scopa a reazione, tutti cominciano a intonare gioiose canzoni strampalate, anche in questa occasione, nella cronaca USA (e del mondo), il detestato malfattore abbandona lo scranno.
L’idea di affiancare questi due filmati non è mia, bensì della straordinaria tech culture journalist Xeni Jardin, della quale ho già parlato più volte in questo blog.
Non deve sembrare incredibile che in un sito importantissimo americano dove le opinioni circolano e non sono “forzatamente allineate” come nei paesi dittatoriali (soft e hard) non si tema di scrivere valutazioni tipo: l’elicottero della felicità ha trasportato “George W. Bush and fellow war criminals out of DC, and back to the hell that belched them forth.”

Il sottolineato è mio. Non è fantastico che da quelle parti si possa imprimere un cambiamento netto alla Storia usando la democratica arma della scheda elettorale?

Il video, amatoriale, con l’elicottero e gli ex inquilini che se ne vanno, dopo aver causato morte, tortura e recessione (e aver fatto detestare gli USA nel loro complesso a mezzo mondo) è stato girato da Eddie Codel (che, calorosamente, ringrazio per l’esclusivo reportage).

Senza farsi troppe illusioni, così conclude saggiamente Xeni:
“I suspect the next four years won’t quite live up to the massive, collective, candy-colored orgasm of hope we experienced today. But progress, not perfection, is enough for me right now.”

  • Rosella |

    Addio, George Bush!
    Le tue bullshits ci mancheranno!
    ‘The vast majority of our imports come from outside the country.’ – George W. Bush
    ‘If we don’t succeed, we run the risk of failure.’ – George W. Bush
    ‘One word sums up probably the responsibility of any Governor, and that one word is ‘to be prepared’.’ -George W. Bush
    ‘I have made good judgments in the past. I have made good judgments in the future.’ – George W. Bush
    ‘The future will be better tomorrow.’ – George W. Bush
    ‘We’re going to have the best educated American people in the world.’ – George W. Bush
    ‘I stand by all the misstatements that I’ve made.’ – George W Bush
    ‘We have a firm commitment to NATO, we are a part of NATO. We have a firm commitment to Europe. We are a part of Europe ‘ – George W. Bush
    ‘Public speaking is very easy.’ – George W. Bush
    ‘A low voter turnout is an indication of fewer people going to the polls.’ – George W. Bush
    ‘I have opinions of my own — strong opinions — but I don’t always agree with them.’ -George Bush
    ‘We are ready for any unforeseen event that may or may not occur.’ – George W. Bush
    ‘For NASA, space is still a high priority.’ -George W. Bush
    ‘Quite frankly, teachers are the only profession that teach our children.’ -George W. Bush
    ‘It isn’t pollution that’s harming the environment. It’s the impurities in our air and water that are doing it.’ – George W. Bush

  • Lady Godiva |

    Forse c’è stato un errore di fuso nel calcolare l’orario del discorso di Obama?
    Comunque sia, stasera non me lo perdo su La7 e vedo anche cosa combinano quegli stronzoni di South Park!
    A proposito, quando un post su di loro?
    Non che mi facciano impazzire, ma insomma…
    Lady Godiva

  • Luca Boschi |

    Grazie, Giorgio!
    Adesso dovrebbe essere tutto a posto…
    L.

  • W but not Dàbliu |

    Obama. Nothing to say that a billion other blogs aren’t saying. I don’t think this changes everything but it changes an awful lot that needs to be changed.
    W.

  • Luisa Dew |

    Comunque vada, Obama è una speranza.
    Comunque vada, la speraza, qui, l’abbiamo solo noi nelle nostre mani.
    La differenza tra gli americani e gli italiani sta soprattutto qua.
    Sentite questa. Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’uno per cento del fatturato che ne ottiene.
    Avete letto bene. Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99% degli introiti che ne ottiene.
    Solo l’uno per cento rimane allo Stato.
    Le frequenze su cui Mediaset trasmette sono dello Stato italiano che le può dare in concessione a qualunque società ritenga.
    Mediaset o altre. La logica vorrebbe che la concessione porti principalmente soldi alle casse dello Stato, non ai privati.
    La ricchezza del signor Berlusconi, dell’imprenditore Berlusconi, deriva da una “graziosa” concessione ottenuta prima da Craxi con un una tantum annua ridicola e poi dal Governo D’Alema nel 1999, con la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999). Legge mai messa in discussione dagli altri Governi che lo hanno seguito, tra cui ovviamente i suoi.
    In cambio di cosa, il falso comunista D’Alema gliel’ha concessa?
    Il signor unpercento è ricco e continua a incrementare le sue ricchezze in virtù di una legge che gli regala letteralmente le frequenze radiotelevisive.
    Paga l’un per cento dei ricavi. Ma quale cittadino può avere in concessione un bene dello Stato pagando solo l’un per cento dei ricavi?
    Nessuno, se non Berlusconi.
    La legge che regolamenta le concessioni radiotelevisive va cambiata immediatamente. E’ una legge parassitaria che toglie agli italiani, a tutti gli italiani, un reddito enorme, di loro competenza, per donarlo al presidente del Consiglio.
    Il Gruppo Mediaset vive alle spalle degli italiani.
    Nel 2007 ha fatturato oltre 4 miliardi di euro, di cui 2.5 miliardi derivanti da pubblicità delle Reti Mediaset. Invertiamo le percentuali: allo Stato il 99%, a Mediaset l’un per cento.
    L’Italia dei Valori presenterà un’interrogazione parlamentare su questo vero esproprio di reddito degli italiani da parte di Silvio Berlusconi.
    Tutte le informazioni, qui:
    http://www.antoniodipietro.com
    Ciao!
    La solita Luisa

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