Come sappiamo, Ivo Milazzo ce la sta mettendo tutta per affermare una regolamentazione anche in Italia sul diritto d’autore relativo ai fumetti.
L’ultimo suo intervento di cui questo blog ha dato conto è a questa pagina.
Seguendo i link si può anche visionare una sua intervista, rilasciata a Gianluca Testa.
Molto interessante è fare il confronto con quanto si è mosso (e si muove) in altri Paesi, specie in quelli occidentali. Quelli, cioè, che da vari punti di vista più ci assomigliano, anche se le loro forme di governo e le loro strutture legislativo-processuali possono essere molto distanti dalle nostre.
Giusto ieri il sito Comic Book Bin ha proposto una pagina che in sintesi (ma neanche troppo) tratta del copyright in Canada, facendo notare che il rispetto delle leggi in materia da quelle parti non è affatto una licenza poetica.
Hervé St-Louis spiega perché copyright non è sinonimo di trademark, e anche quali sono, in proposito, i rapporti fra queste due fattispecie e il pubblico dominio.
Fa l’esempio delle favole di Esopo, in pubblico dominio da secoli, e anche quello della figura mitologica del dio Thor, divenuto a suo tempo anche un personaggio Marvel.
In ogni caso, afferma St-Louis, “Thor does not belong to Marvel Comics. Any comic book publisher can publish stories about Thor, because the character and the entire Norse God pantheon are in the public domain. Several publishers, such as DC Comics have published stories about Thor.
However, Marvel Comics has some degree of protection on its interpretation of Thor through copyrights.
How Donald Blake, a crippled medical student invokes the power of Thor, how he dresses, how he interacts with others are clearly elements that were created by Marvel Comics and are protected.”
Non starò a copiarvi tutto l’articolo. Semplicemente, fate CLICK qui e andate a leggervelo.
Ma attenzione al seguente aspetto, quello che gli americani chiamano Work for Hire:
“Work for hire is how many corporations get around moral rights, albeit partly.
In a work for hire relationship, it is clear that the corporation hires the creator to develop a commissioned project.
From the beginning of the business relationship, it is clear that the ownership of the good will lay with the project’s sponsor, the corporation. Yet, some moral rights, like credits and the right of mentioning the project and using limited parts of that project in a portfolio, under fair use is allowed.”
(…)
Dimenticavo: il © del divino supereroe qua sopra è Marvel Comics, non altrettanto può dirsi del primo Thor dei due, quello che sferra martellate agli infedeli, probabilmente gomorristi.
Il © di RUBE GOLDBERG è dell’ente che gestisce questo sito appena indicatovi.
Be’, la domanda è: quel genio di Joseph Herscher, che è dietro alle più complesse realizzazioni concrete di invenzioni che il cartoonist Rube Goldberg aveva osato immaginare, avrà pagato qualche diritto agli eredi dello stesso?
Scherzo.
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