Venerdì 5 settembre, il grande disegnatore Bruno Brindisi è convolato a giuste nozze.
Auguroni da questo blog!
L’amico di Sempre Giuliano Piccininno, compagno di avventure editoriali quantomeno dai tempi dell’indimenticata fanzine Trumoon (dall’assonanza familiare a chi abita nel salernitano) ha scritto per lui un sentito discorso celebrativo dell’evento, e lo ha raffigurato insieme agli altri componenti della Scuola Salernitana.
A Giuliano la parola.
Buongiorno a tutti i convenuti,
in occasione di questa lieta circostanza è d’uopo per noi, compagni di viaggio dell’amico Bruno nel periglioso oceano della professione fumettistica, spendere qualche parola per manifestargli la nostra gioia e riconoscenza, consci di far cosa gradita anche alla gentilissima Cristina, sposa di cotanto sposo.
Chi vi parla si pregia di aver fatto parte di quella illustre congrega chiamata Scuola grafica salernitana, denominazione che si potrebbe definire meglio proprio in questa occasione di festa:
dove c’è una scuola c’è un apprendimento; questo è reso possibile dalla presenza contemporanea di chi insegna e di chi apprende, nel caso del nostro gruppo (e questo è il nostro vanto) la trasmissione di saperi e di esperienze non è mai avvenuta in una sola direzione.
Fra noi ci fu condivisione, interscambio, piena comunione di conoscenze… su tutto, in una parola: amicizia.
Ma, se, come appena spiegato, sarebbe qui inesatto e inopportuno parlare di “maestri” e di “allievi”, è pur vero che, nella dura pratica della letteratura disegnata, nello sforzo quotidiano del racconto per immagini, nel faticoso lavorio di smussamento delle punte dei pennarelli, c’è fra noi chi si è distinto per applicazione, dedizione ed umana partecipazione alle difficoltà altrui.
Sempre pronto a condividere le proprie conoscenze tecniche, Sempre pronto a donare la propria preziosa documentazione, Sempre pronto ad incoraggiare i compagni con poche, ma preziose, parole (da alcuni scambiate per grugniti di disapprovazione)…
Per queste qualità umane e professionali, se è pur vero che fra noi non ci sono “maestri” ed “allievi”, per le qualità sopra descritte che hanno distinto il suo operato, in virtù dell’autorità conferitami dal Consiglio di Istituto, NOMINO ufficialmente Bruno Brindisi CAPOCLASSE della SCUOLA SALERNITANA.
Fine del discorso. A tutti i visitors del blog, con la complicità dell’autore, proponiamo un quiz (facile facile).
Ch sono gli altri esponenti della Scuola Salernitana raffigurati tra i banchi di scuola?
Qualcuno vi si riconosce?
Qualcun altro (o altra) pensa di poterli individuare?
Tutte le proposte, ipotesi, segnalazioni saranno gradite.
A Giuliano spetta il verdetto e la verifica finale, nel ruolo di giudice (autentico) monocratico.
Le immagini extra: Harlan di Piccininno e Groucho (da Dylan Dog) di Brindisi.
© Sergio Bonelli Editore (e rispettivi autori)