Il nuovo libro del caro amico Graziano Origa è davvero degno di nota. Pubblicato nel nitore del bianco e nero nella collana Still Life, si intitola MASTANTUONO BLEK COVER e, come il titolo stesso indica, comprende tutte le copertine che il grande (e non anziano) disegnatore romano Corrado Mastantuono ha realizzato per le Edizioni If di Gianni Bono (che cura la prefazione del libro) con l’eroico personaggio di Blek Macigno, alias “Il grande Blek”, al secolo (per i francesi Yannic Leroc). Blek, che vanta anche un lungometraggio a suo nome (anche se non si tratta di un film su di lui), è un personaggio ideato dai prolificissimi “tre della EsseGesse” (Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris), campioni d’incassi sia con le storie di Capitan Miki che con quelle del Grande Blek, i cui albi vendono, a metà anni Cinquanta, fra le 300 e le 400 mila copie (questo per dare un’idea precisa dell’incomparabile successo di alcuni fumetti popolari d’epoca ad alcuni frequentatori di questo blog, che chiedono sempre dati di vendita e di tiratura).
Il libro di Origa (che nel frattempo porta avanti la sua prossima fatica, nella quale sono anche in parte coinvolto: un altro volume della medesima collana su Nicola Del Principe e il suo studio) è arricchito di schizzi preparatori e documentazione visiva assortita, nonché vari commenti assai interessanti per conoscere i “dietro le quinte” di questa produzione editoriale che al momento non fa (naturalmente!) i numeri di venduto di un tempo, ma che dev’essere considerata meritoria, per la prosecuzione in modo encomiabile della saga di eroi storici e indimenticabili del nostro (bel) Fumetto popolare.
MASTANTUONO BLEK COVER si richiede in fumetteria; per la sua distribuzione (esclusiva) ci si può anche rivolgere in rete al sito www.fumetteria.com
Nella foto, scat-tata a To-rino Co-mics nel 2004, il dise-gnato-re sul quale è in-centrato il libro di Origa, Corrado Mastantuono (al microfono), è con un gruppo di amici. Costoro sono (da sinistra): io, Diego Ceresa (pluripremiato calligrafo di “Zio Paperone” e autore dell’autoscatto), l’autor-editor-organizzatore Vittorio Pavesio, la superstar Jim Lee, la simpaticissima interprete di Jim Lee alla quale Don Rosa dedicò un omaggio occulto in una storia, a suo tempo (chi indovina dove, come e quando vince qualcheccòsa; quantomeno la nostra stima).
© Diego Ceresa