GULP! UNA MOSTRA A RIMINI, DA VISITARE IN QUESTE SETTIMANE

Cessi

Una mostra a Rimini!

Accenniamo a questo, anche in modo un po’ ran-
dom, prima di dare una forma più definita e una identità più riconoscible al presente blog…
Chiacchiariamo di quello che si vede in giro e che si potrò visitare a stretto giro. Poi, finalmente, esploderemo in un tripudio di immagini. Per ora solo piombo.
E spostiamoci a Rimini, dove ogni anno il Cartoon Club organizza una bella rassegna di disegni animati, in luglio, nelle piazze della città. Occupa con mostre varie, di fumetti e di illustrazione, anche i sontuosi palazzi malatestiani, nei quali lo scorso anno, per esempio, era possibile ammirare fra le altre una bella mostra personale di Manfredo Manfredi curata dall’animatore amico (e collega) Vito Lo Russo.
Quest’anno sembra proprio che sia la volta dei personaggi dei Fumetti in TV, da Nick Carter a Cocco Bill, da Mandrake a Corto Maltese.

Tra parentesi, non c’è da far caso alle immagini usate per illustrare questo testo, che sono inserite a puro scopo di “abbellimento”. Grazie, a questo proposito, a Suzie Lamb e a Morgna, titolari della documentazione.

Proprio su questo affascinante e disincantato marinaio ci soffermiamo, che grazie a Repubblica-Espresso è uscito di nuovo, un paio di anni fa (anche col contributo del sottoscritto per qualche redazionale) in una bella collana di volumi che hanno dato fondo a tutta la sua cronologia.
Corto, impenitente girovago, nasce nell’isola di Malta a La Valletta, forse il 10 luglio 1887, anche se il suo autore, Hugo Pratt (nato guarda caso a Rimini), non ha dato indicazioni troppo precise in merito.
Figlio di una gitana andalusa (la Nina de Gibraltar) e di un navigatore bretone che riprende subito la sua strada, Corto Maltese è protagonista di storie esotiche ambientate in giro per il mondo, ambientate negli anni che precedono la Prima guerra mondiale.

Monkey_babies

Il “Maestro di Malamocco” Hugo Pratt dà i natali a Corto, come personaggio, verso la fine del 1967, a Genova, dove l’editore Fiorenzo Ivaldi lo pubblica sulla rivista a fumetti “Sgt. Kirk”. Debutta in una vicenda lunga ben centosessan-
tacinque tavole, Una ballata del mare salato, ambientata nei mari del sud. A renderla popolare, centelli-
nandola a puntate, sarà il “Corriere dei Piccoli”, che poi lascerà il perso-
naggio a “Linus” e, ancora più tardi, a una rivista omonima, gestita an-
ch’essa dall’etichetta Milano Libri, pensando alla quale, le due ragazze qua sopra si esprimono mimicamente.

Nelle avventure di Corto, ambientate prevalentemente in America centromeridionale, ma anche in Cina e in Europa, non è raro imbattersi, in veste di protagonisti o di comparse, in personaggi storicamente vissuti come lo scrittore Jack London, il giovane Stalin, l’asso della Prima Guerra Mondiale “Barone Rosso” o il “santone” russo Rasputin.

Questo influente consigliere dell’imperatrice Alessandra è il rivale numero uno di Corto Maltese, che ripetutamente lo trova sul suo cammino come a significare un percorso comune fra i due, sviluppato da punti di vista difformi che cementano però un rapporto di reciproco rispetto che sfocia addirittura nell’amicizia. Proprio l’amicizia, insieme al senso della giustizia, è molto forte in Corto. Spesso sono le molle che lo spingono a impegnarsi in prima persona in guerre e rivoluzioni che lo riguardano fino a un certo punto, ma nelle quali si getta accanto ai ribelli irlandesi e ai dervisci somali, ai partigiani mongoli e ai cangaçeiros brasiliani. Scriveva di lui qualche anno fa lo sceneggiatore “bonelliano” Bepi Vigna, nel catalogo della mostra Gulp!Supergulp!:

“La cosa curiosa è che Corto Maltese è tutto l’opposto di un personaggio realistico: troppo romantico, troppo disincantato, con troppo senso dell’amicizia e della giustizia per essere vero. Ma proprio per questo, funziona così bene. Funziona perché, pur comparendo nelle storie con un ruolo spesso determinante, non è mai il vero protagonista: alla fine riesce sempre a restare all’ombra degli avvenimenti. Attraversa le storie (e la Storia), con discrezione, quasi con pudore, senza mai rubare la scena ai veri protagonisti, senza mai diventare più importante dei fatti in cui si imbatte.

In realtà, le storie di Corto Maltese, come quasi tutte quelle scritte da Pratt, funzionano grazie alle dinamiche relazionali tra i personaggi: Corto è per Pratt l’elemento narrativo che serve a mettere in luce le storie dei veri protagonisti. Personaggi simili si trovano nelle opere di Conrad (pensiamo a Marlowe, per esempio, narratore-osservatore e allo stesso tempo coscienza dell’autore e del lettore), o di Melville (è Ismael o Achab il vero protagonista di Moby Dick?); o anche, se vogliamo, di Somerset Maugham, che è l’autore di un romanzo assolutamente “prattiano” come L’angusta dimora.”

Nei limiti del possibile, Corto Maltese è anche un fenomeno multimdiale. Nel settembre 2002, in Francia (Paese che ama Corto come se fosse una sua creatura) esce un lungometraggio d’animazione tratto dalla storia di Pratt ambientata a Venezia Corte Sconta detta Arcana, mentre sono in fase di produzione alcuni cortometraggi televisivi dedicati al marinaio con l’orecchino. Ma il primo passaggio di Corto in televisione si deve all’animatore Secondo Bignardi, che ha realizzato quattro cortometraggi in semianimazione trasmessi dalla Rai nel 1975 e nel 1977 per il programma Supergulp!: I Cangaceiros, Il Barone Rosso, Sogno di un mattino di mezzo inverno e la Laguna dei bei sogni. L’attore Gerardo Amato, invece, è stato Corto Maltese a teatro, nella stagione 1982-1983.

Fine del lungo post!

Ma per informazioni in merito, non sarebbe male fare un giretto su questa pagina: http://gulpsupergulp.blogspot.com/

  • Ipsa Bernocchi Friends |

    Un mondo di cartoni, il mondo di Cartoomics.
    Cosi l’Ipsia Bernocchi di Legnano- settore moda – ( scuola media superiore di Stato) approda per il secondo anno consecutivo al 15° Salone Milanese del fumetto, per presentare la sua sfilata di moda.
    Cartapesta, cascami, cimose, colori, un pizzico di ironia interpretativa, condita da tanta, tanta creatività e… desiderio di giocare con gli ospiti che parteciperanno a questa attesissima kermesse, sono gli ingredienti di questo corteo di personaggi.
    Dal l’ Uomo Ragno a Jessica Rabbit, passando per Diabolik e Obelix, per giungere Peanuts, ai Simpson e terminare con il classico signor Bonaventura, omaggio a Sergio Tofano ( Sto ) creatore del celebre signor milione, apparso sul Corriere Dei Piccoli (famosa testata giornalistica per l’infanzia) che quest’anno festeggia il centesimo anniversario della nascita.
    In questa occasione, ogni visitatore potrà realizzare il costume del proprio personaggio preferito, seguendo i workshop giornalieri presentati e coordinati dal dipartimenti di moda, che utilizzando registri comunicativi interdisciplinari, consentono di poter costruire semplici ed essenziali cartamodelli degli abiti desiderati.
    Dalla tradizione all’ innovazione, questo il nostro slogan, concretamente applicato attraverso una sperimentale ricerca metodologica.
    Dipartimento di moda
    IPSIA BERNOCCHI- LEGNANO

  • Luca Boschi |

    Ci sono dettagli in più, se a qualcuno interessano, che arrivano con un comunicato stampa apposito. Il comunicato specifica che come ogni festival che si rispetti, anche questo è itinerante. Cartoon Club abbraccia per un mese intero tutta la città di Rimini (e non solo la città, per la verità).
    E una presenza significativa, per nulla fuori luogo, è quella ai Musei Comunali della Città, in via Cavalieri.
    Che ci fa un festival internazionale di fumetto e di cinema d’animazione in uno dei luoghi della cultura più deputati della città?
    Cultura, appunto, e anche spettacolo e divertimento, in un connubio davvero felice.
    Gli appuntamenti di Cartoon Club ai Musei Comunali di Rimini sono una piacevole consuetudine che vede da anni il Festival presente negli spazi del Museo per alcune serate. Cinema d’animazione ma anche laboratori ed appuntamenti con il fumetto sono i percorsi principali di serate divertenti, per un pubblico di tutte le età, ospitate nella suggestiva cornice del Lapidario Romano (e se piove c’è sempre la bella Sala del Giudizio).
    Quest’anno Cartoon Club si sofferma sugli aspetti più squisitamente “naif” del cinema d’animazione proponendo due lavori da cui le parole “digitale” e “computer” sono rigorosamente bandite. Il cane e il suo generale di Francis Nielsen, è doppiamente riminese, essendo tratto da una storia di Tonino Guerra; il lungometraggio (ingresso gratuito) è in programma martedì 10 luglio alle ore 21.15.
    Si replica la settimana prossima (martedì 17 luglio), sempre alle 21.15 esempre con ingresso gratuito, con Kirirù e gli animali selvaggi di Bénédicte Galup e Michel Ocelot, che ha voluto riprendere il suo simpatico e fortunato “mini” africano, sono due film dove trionfano matite, colori e fantasia, nel segno della creatività artigianale e nella purezza di un cinema d’animazione che non si affida ai pixel ma ai pennarelli.
    E non è finita qui: il Museo ospita infatti per tutta l’estate una grande mostra dedicata a Gulp! e Supergulp!, due indimenticabili programmi televisivi, i primi dedicati al fumetto in modo originale e stimolante. Per molti sarà impossibile non abbandonarsi ai ricordi, mentre le nuove generazioni avranno modo di scoprire come è possibile proporre storie a fumetti sul piccolo schermo…

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