Forse il titolo si poteva studiare in modo da giocare con le parole in modo più divertente, ma tant’è…
Be’, grazie assai a Stefano Di\Segni (che si chiama quasi come la rassegna di stasera)… Non appena capirò come si fa, aggiungerò anche un po’ di disegni effettivi, tra l’altro, in questa occasione non mi è stato possibile (ma scoprirò l’arcano, prima o poi!). Con Stefano abbiamo un passato remoto in comune, con dei volumetti di una collana (per quanto mi riguarda) innominabile, per una casa edi-
trice che ritengo stra-sciagura-
ta, il cui titolare supersite ancora non si è rassegnato… Bah!
Comunque, per il momento ag-
giungo qualche notarella in più, su questa cosa di Fucecchio, scritta collettivamente con FrigoMax, la persona che da anni si occupa (con il supporto del deus ex machina storico Vincenzo Sparagna) di radunare e divulgare quanto resta di “Frigidaire” e di riviste, immagini e testi nello stesso spirito.
Nota a margine: la foto del blog è attuale, sono i comic books della DELL che maneggio ad avere un mezzo secolo circa… E poi… caro Stefano, siamo circa coetanei, ricordi? 🙂
Sabato 23 giugno a Fucecchio, in occasione del festival Marea 07, alla BUCA D’ANDREA si terrà l’incontro con dibattito, mostra, performance e musica dal vivo dal titolo:
DI\VERSI DI\SEGNI DI\SUONI
INGRESSO GRATUITO
DI\VERSI DI\SEGNI DI\SUONI è il pretesto per una serata anticonvenzionale, di confronto col pubblico (che si auspica numeroso), nell’ambito delle iniziative di MAREA 2007, il cui tema generale è quest’anno il rifiuto, inteso sia come scarto che come atto volontario di ribellione, o comunque di diversificazione, rispetto all’ordine costituito.
Si tratta di un appuntamento atipico, a base di “creatività alternativa”, cavallo di battaglia di chi, negli ultimi decenni, ha rifiutato di allinearsi alla cultura ufficiale o maggioritaria, quella delle televisioni e delle discoteche, dei compromessi sterili e dell’opportunismo, dei flirt col potere. Lo ha fatto, e continua a farlo, con gli strumenti dell’arte che gli sono più congeniali: il disegno, la musica, la poesia, lanciando messaggi a chi ha voluto (e vuole ancora) raccoglierli.
Quando un individuo o un gruppo di persone si pongono in una posizione di rifiuto, rispetto a certi “comodi” ordini costituiti, si pone in una posizione di difficoltà e spesso di minoranza; a quel punto, nasce l’esigenza della valorizzazione delle energie, e in un movimento, per amplificare le sue forze, risulta cruciale il compito della creatività.
La figura simbolicamente rappresentativa di queste scelte “diverse” è Andrea Pazienza, forse l’autore di fumetti e di illustrazioni più rilevante di uno splendido periodo di movimento creativo, che parte dalla ribellione culturale di 1977 e che proprio quest’anno compie 30 (travagliati) anni, nei quali dal rapimento di Aldo Moro si giunge d’un balzo all’egemonia berlusconiana, dalla caduta degli ideali al disorientamento odierno. Anni, però, anche pieni di riviste a fumetti e di informazione insolita (“Frigidaire” ne è la rivista più rappresentativa), di musica nuova, di riscoperta del corpo e di voglia di cambiare. Uno dei motti di “Frigidaire” era “musica per i tuoi occhi”, ideato da quel genio del movimento creativo artistico incazzato che era Stefano Tamburini, primo critico musicale punk, ladro squisito di immagini e suggestioni in mezzo a tanti “delinquenti comuni”.
Fra gli altri autori in mostra, anche Ugo De Lucchi, giovane protagonista (La Bancarella, Zut) e Davide Toffolo, che continua tutt’oggi a percorrere la strada di Andrea e soci, con Piera degli Spiriti, Fregoli, Carnera, Pasolini.
Per l’occasione, sarà possibile osservare, acquistare, consultare materiali sulla beat generation, sugli hippies e gli altri movimenti alternativi, sul ’68 e sul ’77, sulle ribellioni punk, skin e così via.
Se volete, potete anche godervi il seguente post, che Marco Travaglio reciterà tra un anno circa.