UN LIBRO SULLE PIANTE FANTASTICHE, A MONTECATINI!

Giardiniere

Chi scrive fiction di qualsiasi genere e in qualsivoglia medium tende a porsi come scopo principe l’intrattenimento del suo interlocutore: un complice che tenterà di legare al filo del suo racconto sino al termine del libro o allo scorrere dei titoli di coda. Può darsi che gli interpreti della sua opera siano delle personificazioni, utili a esprimere con la tecnica della parabola delle emozioni o dei pensieri filosofici, persino degli insegnamenti morali.

E’ noto come nell’antichità Fedro ed Esopo si siano serviti di controfigure con penne, squame e pellicce per indicare agli esseri umani quelle che ritenevano essere delle corrette vie per esprimere princìpi e gestire sentimenti. Somministrando sotto mentite spoglie pillole di bene e di male, instillavano dubbi e favorivano riflessioni nei bipedi lettori, senza urtare in modo diretto la loro suscettibilità, non avendoli chiamati in causa in modo plateale.

L’accostamento animale-uomo, tutto sommato, è stato facile.

Ma, invece, del fatto che agli alberi e alle piante, ai loro fiori e ai loro frutti, ai loro rizomi e ai loro bulbi si tenda a negare persino una qualche sensibilità inventata, fittizia, ho avuto prova personalmente alcuni decenni fa, al momento in cui un grosso editore aveva messo in cantiere una titanica opera collettiva sul Fumetto mondiale e sui suoi addentellati in altri media. 

Pesci d'aprile

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Uno degli argomenti che mi era stato assegnato riguardava gli eroi buffi, meglio se animali antropomorfi: da Topolino a Bugs Bunny, da Lupo Alberto alle Tartarughe Ninja, dal gatto Felix all’oritteropo Cerebus. Teoricamente avevo campo libero su quali personaggi scegliere e su quali lasciare fuori, alternando box e approfondimenti a un flusso narrante strutturato in capitoli. Memore di tanti simpatici personaggi dotati di indubbia familiarità con quelli più famosi e scontati, pensai di riservare una parte del testo alle piante antropomorfe, ideate da vari disegnatori e sceneggiatori.

Grandville Capucine

Si cominciava dall’illustratore ottocentesco Grandville (al secolo Jean-Ignace-Isidore Gérard), sicura fonte ispiratrice degli animatori di Walt Disney per i fiori canterini di Alice (sopra in uno spezzone doppiato in francese), per proseguire nel secondo dopoguerra con i pomodori, le cipolle e i limoni viventi di Raul Verdini (nessun collegamento con il bancarottiere Denis, ovviamente), condotti con la tecnica delle didascalie rimate “alla Corriere dei Piccoli” su Il Pioniere, giornalino per l’infanzia concepito nella fucina editoriale dell’Unità.

Robin Perry Alberico Motta

E che dire di Robin Perry, la pera antropomorfa creata dal grande fumettista Mario Fantoni, che rivisitava in chiave ortofrutticola le gesta del giustiziere Robin Hood? O degli eroi leguminacei del francofono Nikita Mandryka, che sulla rivista per i più piccoli Pif e su quella per scafati amanti dell’underground L’Écho des savanes conduceva le elucubrazioni del Cetriolo Mascherato (Le Concombre masqué), parodia sui generis dell’avventuroso The Phantom (il nostro Uomo Mascherato)?

Tagliando corto: nel giro di pochi giorni il mio ponderoso contributo all’enciclopedia mondiale del fumetto di ogni tempo e luogo era pronto. Consegnato all’editore il dattiloscritto (ancora non si usava normalmente il computer), oltre agli apprezzamenti e alla richiesta di fatturare ricevetti una sorpresa. Tutta la parte dedicata alle piante viventi era stata impietosamente sradicata, finendo come la vittima sacrificale di folle piromane.
La motivazione riportatami invocava il palese disinteresse, da parte dei lettori, per un argomento simile. Di fatto, quando l’enciclopedia universale del Fumetto intergalattico vide la luce, di verde si parlava, circa, solo in riferimento alla micragna endemica di Paperino e ai barattoli aperti da Braccio di Ferro con la morsa dei suoi metacarpi.

Per questo, è fantastico e consolante scoprire che oggi i tempi sono maturati, e che il biologo Pier Luigi Gaspa e il filosofo della scienza Giulio Giorello, grandi appassionati e conoscitori di fiction, sono riusciti a compilare un intero “erbario della fantasia”, articolatissimo e documentatissimo, piacevole e istruttivo da leggere quanto stimolante allo sguardo.

locandina 4 marzo-1 

Il “Verde attraverso i media” di questo volume che viene presentato al leggendario Tettuccio di Montecatini proprio quando si vota all’indomani della più scandalosa campagna elettorale del dopoguerra, è un contributo essenziale per comprendere come, magari in modo distorto e poco scientifico, le piante più eccellenti siano state presenti da sempre anche nella letteratura e nel cinema, nei fumetti e nei programmi televisivi, nei video e in ogni altra declinazione di racconto creato dall’uomo. Leggendo questo saggio scopriremo che le piante, tutto sommato, ci assomigliano. O meglio, che siamo noi ad assomigliare a loro.

Grandville

Ne avevamo già accennato come segue, tempo fa.

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La bella copertina è di Roberto Bonadimani.

cover Giardini

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In una piccola parte dell’introduzione Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello ricordano che una volta, tanto tempo fa, arrivò su questa Terra un visitatore da un pianeta vicino. Sul luogo del suo atterraggio venne a incontrarlo un grande filosofo che doveva fargli da cicerone. Per prima cosa entrarono in un bosco, e lo straniero si arrestò a contemplare gli alberi. “Chi sono costoro?”, chiese.
“Sono soltanto dei vegetali”, rispose il filosofo. “Sono vivi, ma per niente interessanti”.
“Io questo non lo so”, disse il visitatore, “ma mi sembrano molto gentili e ben educati. Non parlano mai?”.
“Non hanno questo dono”, rispose il filosofo.

Lo straniero, in questa favola di Robert Louis Stevenson, l’autore dell’Isola del tesoro e del Dr Jekyll e Mr Hyde, crede però di sentirli cantare. Il terrestre filosofo gli ribatte che è solo un effetto del vento che agita le foglie. L’altro insiste.

“Le dirò”, fece il visitatore, “desidererei tanto sapere quello che stanno pensando”.
“Non possono pensare”, sentenziò il filosofo.
“Io questo non lo so”, replicò il visitatore; e poi, poggiando la mano su un tronco, aggiunse: “Ma queste persone mi piacciono”. “
Ma non sono affatto persone”, disse il filosofo. “Venga, proseguiamo”.

Il Distinto Visitatore vede così differenti forme di vita e diversi paesaggi delle isole britanniche, in cui si suppone che sia capitato. Con orgoglio la sua guida gli mostra cittadini e cittadine che appartengono “alla nazione più grande del mondo”. Lui non si scompone affatto di fronte alle glorie dell’Impero. Continua a preferire quella silenziosa “gente dalla testa verde”.

Siamo tentati di essere d’accordo con il Distinto Visitatore, e non solo perché il tanto decantato Impero britannico è stato nel Novecento distrutto dalla storia: il punto è che pure a noi piacciono i vegetali, anche se “non pensano”, o almeno non pensano come riteniamo noi umani che si debba pensare.

cetriolo mascherato

Sulla scia delle parole di Stevenson, prima di cominciare questa nostra passeggiata nel giardino botanico del fantastico, occorre una doverosa, anche se probabilmente inutile, precisazione. In queste pagine sfileranno svariate specie vegetali, alcune reali e notissime, altre completamente inventate. Si passerà dalla Dionaea muscipula, la Venere acchiappamosche, forse la più conosciuta pianta carnivora, ai Trifidi dell’omonimo romanzo e successivo film, vegetali alieni (o forse no) dalle malefiche intenzioni; e vedremo all’opera anche vegetali comunissimi, come la Dracena, pianta da salotto in voga soprattutto negli anni Settanta, da una parte protagonista involontaria ma fondamentale di un giallo televisivo, dall’altra vittima di una delle numerose leggende metropolitane che costellano la società di oggi. Scopriremo come il fantastico si insinua nella vita di tutti i giorni, stravolgendola e determinando perfino il crollo della civiltà, come preconizza, per esempio, John Christopher nel suo romanzo Morte dell’erba.

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I contenuti del libro:

GIARDINI DEL FANTASTICO

Sommario

Prefazione di Luca Boschi

Introduzione

Capitolo 1
Le piante nel mito e nella tradizione

Capitolo 2
Piante impossibili ed erbari fantastici di ieri

Capitolo 3
Ecologie ed erbari fantastici di oggi

Capitolo 4
Botanica fra letteratura e arte

Capitolo 5
Piante da fantascienza

Capitolo 6
Invasioni vegetali sugli schermi

Capitolo 7
La botanica parallela di fumetti e cartoni animati

Capitolo 8
Piante da incubo. Horror e botanica

Capitolo 9
Piante fantastiche… ma reali! I loro “poteri” straordinari

Capitolo 10
Chi ha paura delle piante OGM cattive?

Note

Bibliografia essenziale