IL PREMIO SATIRA POLITICA 2017, SABATO PROSSIMO ALLA CAPANNINA!

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Con ospiti come Fiorello, Ficarra e Picone, Liza Donnelly – cartoonist del “New Yorker” – (sue sono le deliziose vignette di questo post, grazie, Liza!) e poi il giornale satirico francese Le Canard Enchaîné, il creatore di Le più Belle Frasi di Osho, i fotomontaggi satirici dell’Istituto LUPE, il fenomeno Umarells e tanti altri, presentati da Serena Dandini, a La Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi il prossimo 16 settembre – ore 17.30, pomeriggio di un assolato giorno marinaro 8ha promesso il Padreterno) torna, per il 45esimo anno consecutivo, il serissimo Premio Satira che anche per il 2017 rinnova la sua missione: intercettare i professionisti della risata intelligente, dal cinema al fumetto, dalla TV al web, dando spazio a un altro modo di raccontare la realtà.

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Ovvia!
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Un riconoscimento – che nell’albo d’oro annovera Roberto Benigni (quando era vivo), Dario Fo (che mi ricordo a cavallo di Indro Montanelli; davvero, andò un po’ a cavacecio per il lungomare), Carlo Verdone, il timidissimo Corrado Guzzanti, PIF e un obeso Paolo Villaggio sempre a chiedere il gettone di presenza, senza dimenticare Enzo Biagi – che per la sua quarantacinquesima edizione accende un faro sulla politica e l’attualità narrate con ironia e sarcasmo, premiando coloro i quali più degli altri negli ultimi 12 mesi hanno dato voce e acuta interpretazione ai fatti, attraverso la lente mai banale della comicità.

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“La Giuria del Premio Satira è un osservatorio permanente su quanto di umoristico e satirico avviene attorno a noi” hanno dichiarato gli organizzatori.

“E se un tempo era la carta stampata a tenere banco, via via si è passati alla tv e in anni più recenti al web. Così anche quest’anno la Giuria ha lavorato all’insegna dell’attualità, cercando i casi più meritevoli: dall’ultimo film di Ficarra e Picone L’ora legale che racconta in chiave satirica le elezioni per il sindaco di un remoto paesino siciliano, a Le più belle frasi di Osho, vero fenomeno mediatico della rete.

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Non mancano i casi curiosi come il libro di Alvaro Rissa (uno pseudonimo che cela il prof. Walter Lapini dell’Università di Genova) che ha riscritto un’antologia della letteratura greca e latina con tanto di testo in lingua a fronte dal titolo e dai contenuti quanto meno dissacranti: Il culo non esiste solo per andare di corpo (titolo che ha evitato una parolaccia su due). Non mancano anche le notazioni satirico-sociologiche di Danilo Masotti che con i suoi umarells bolognesi ci restituisce un ritratto divertente non solo di un’età ma anche di una città.

Divertenti e innovativi anche i collage satirici dell’Istituto Lupe: un modo assolutamente innovativo e tagliente di sottolineare incongruenze e follie del mondo politico italiano”.

“Infine – last but not the least – il premio alla carriera per Fiorello. Dai suoi show all’Edicola Fiore: in un turbinio di battute, provocazioni e satira. Da sempre. Nella stagione in cui un comico si fa leader politico, e non ci fa più ridere; nella stagione in cui impazzano demagogia, stupidità, luogo comune, Forte dei Marmi celebrerà il leader dei comici che invece con la politica gioca, ironizza, satireggia. E ci fa ridere”.

Una manifestazione satirica di respiro internazionale non poteva restare esente dal fenomeno Trump a cui, contemporaneamente al premio, viene dedicato una grande mostra satirica – al Museo della Satira di Forte dei Marmi – che si protrarrà fino ad ottobre.

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Una scelta d’attualità internazionale condivisa da tanti maestri di satira di tutto il mondo, che si è riverberata anche sulla decisioni della giuria. Non a caso a vincere la sezione grafica internazionale di questa 45esima edizione del Premio sarà Liza Donnelly, cartoonist femminista americana che collabora regolarmente da oltre trent’anni alla celebre testata “The New Yorker” e che da anni commenta, con il suo tablet, in diretta per “CBS News” i grandi eventi Usa: dagli Oscar, alla Convention Democratica, fino all’insediamento del malefico Presidente Trump.

In Italia collabora da quattro anni alla rivista “Aspirinalarivista.it”, che mette in scena la risata e il sorriso femminile.

Parlando di satira, tra le altre cose, riprendiamo una intervista dello scorso 8 settembre, raccolta al Festival della Politica 2017 di Mestre, con la presenza di
Riccardo Mannelli, che conversa con Luca Raffaelli, nell’ambito della sezione dedicata ai fumetti e alle vignette, organizzata da Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello.

Di Mannelli vediamo una carrellatiella di sue corrotte opere. O meglio, di opere che ritraggono corrotti, non tutti, ma una buona particina.

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I Premiati

Alla carriera: FIORELLO

Cinema: FICARRA E PICONE per “L’ORA LEGALE”

Giornale satirico: LE CANARD ENCHAÎNÉ (Francia)

Disegnatrice satirica straniera: LIZA DONNELLY (USA)

Grafica satirica: ISTITUTO LUPE

Libro: “IL CULO NON ESISTE SOLO PER ANDARE DI CORPO. Antologia della letteratura greca e latina” di Alvaro Rissa (Ed. Il nuovo melangolo)

Poesia satirica: GUIDO CATALANO

Premio Pino Zac: “UMARELLS 2.0 . SONO TANTI, VIVONO IN MEZZO A NOI, CI OSSERVANO… E NOI OSSERVIAMO LORO” di Danilo Masotti, (Ed. Pendragon)

Web: FEDERICO PALMAROLI – “LE PIÙ BELLE FRASI DI OSHO”

Tesi: VALERIO ZANDONÀ (Dottorato di ricerca – Univ. degli Studi di Macerata) per “SATIRA E FASCISMO. RAPPRESENTAZIONI DEL CETO POLITICO TRA IL PRIMO DOPOGUERRA E IL CONSOLIDAMENTO DEL REGIME”.

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