ROBERT CRUMB SU CHARLIE HEBDO (e Milo Manara)

American cartoonist Robert Crumb gives a

Anche Robert Crumb ha disegnato una vignetta per Liberation su Charlie Hebdo.
Anzi, ne ha fatte due, dopo le osservazioni della moglie, Aline Kiminsky, che spiega al NY Observer:

A lot of French people said, “Yes, it was tasteless, but I defend their right to freedom of speech.” Yeah, it was tasteless, that’s what they say. And perhaps it was. I’m not going to make a career out of baiting some fucking religious fanatics, you know, by insulting their prophet. I wouldn’t do that. That seems crazy. But then, after they got killed, I just had to draw that cartoon, you know, showing the Prophet. The cartoon I drew shows me, myself, holding up a cartoon that I’ve just drawn. A crude drawing of an ass that’s labeled “The Hairy Ass of Muhammed.” [Laughs.]

Crumb per Liberation

E ancora, aggiunge Bob:

I showed it to her, and she said, “Oh, my God, we’re going to have to go into hiding.” [Laughs.] So, then Aline had this idea for another cartoon, which we also sent to Liberation, a collaboration, that’s showing her looking at the drawing saying, “Oh, my God, they’re going to come after us! This is terrible…I want to live to see my grandchildren!” And then she has me saying, “Well, it’s not that bad. And, besides, they’ve killed enough cartoonists, maybe they’ve gotten it out of their system.”

We sent it to them this morning. Scanned it, and emailed it. It’s going to run in Liberation tomorrow.

Aline Kominsky e Robert Crumb

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Sotto, l’omaggio di Milo Manara a Georges Wolinski.

Manara a Wolinski

Anna Coralli mi ha invioato un link a questo articolo di Gabriele Sannino.

Vale la pena leggerlo, lambiccandosi il cervello.

La cosa più inquietante è che la talpa della National Security Agency Edward Snowden ha dichiarato che l’ISIS è una creazione statunitense (nata col nome in codice “Nido di calabrone”) e che è stata creata in funzione Anti-Assad.
La stessa Hilary Clinton, incalzata in un’intervista, l’ha ammesso, aggiungendo che la situazione è sfuggita di mano solo in un secondo momento.

Ma anche per la guerriglia di Al-Qaeda in Afghanistan le cose sono andate in questo modo: gli stessi americani, infatti, hanno ammesso che fu creata durante la guerra del paese asiatico contro i russi tra il ’79 e l’89, e anche in questo caso – ovviamente – la cosa è sfuggita di mano.
Insomma, con questi presupposti c’è davvero poco da star tranquilli.
Ci si chiede: chi si invaderà adesso? Quali leggi restrittive verranno applicate?

Sul settimanale L’Espresso dell’8 gennaio 2015, l’ex commissario UE e ministro degli Esteri Emma Bonino ha dichiarato che “La tattica delle monarchie del Golfo e dell’Arabia Saudita è quella di inventarsi gruppi terroristici come i talebani e l’ISIS”.
Aggiungerei – per essere precisi – che chi fa queste cose sono proprio i servizi dei vari paesi, e anche se queste monarchie fanno il lavoro sporco, si sa che i servizi americani sono quelli più potenti e influenti.
La domanda più importante, però, a questo punto è un’altra: se questi creano le guerriglie… perché non dovrebbero poi gestirne gli effetti e la portata?

L’attentato di Parigi – viste le dinamiche e dati questi preamboli – avrà un seguito, un vero obiettivo che sarà snocciolato solo nelle prossime settimane o nel giro di qualche mese.
Queste cose, lo avrete capito, non accadono mai per caso.