HUGO PRATT INSEGNANTE, IN LIBRERIA – Incontro con Francesco Coniglio (I parte)

Hugo Pratt

Uno dei regali natalizi che gli studiosi e gli studenti di Nona Arte possono più gradire è un volume concepito apposta per loro, oltre che per i fans del suo principale autore Ugo Eugenio Prat, meglio noto come Hugo Pratt, con un’acca iniziale e una ti finale aggiunte.

LibroA lato ne vedete la copertina; è curato da Laura Scarpa, operatrice perfetta, data la sua esperienza, per contrappuntare un manuale di fumetti nel quale “è stato possibile ricostruire gli insegnamenti di uno dei più grandi cartoonist del mondo, grazie al recente ritrovamento delle dispense della Escuela Panamericana De Arte, dove Pratt ha insegnato, nei primi anni Cinquanta.”

Hugo Pratt. Le Lezioni perdute presenta questo repertorio didattico iconografico unitamente alle memorie dei suoi compagni di lavoro dell’epoca, degli allievi divenuti autori celebri e di grandi autori “segnati” e ispirati da Pratt: Alberto Ongaro, Ivo Pavone, Stelio Fenzo, Josè Munoz, Guido Fuga, Lele Vianello, Milo Manara, Angelo Stano e Paolo Bacilieri, che hanno collaborato con testimonianze e materiali inediti.

Questo libro documenta gli insegnamenti tecnici, i metodi e gli strumenti di lavoro utilizzati, le ispirazioni e le esperienze vissute da Pratt e chiarisce e svela le modalità di relazione con l’editoria, l’etica e la filosofia di lavoro di un artista che, in cinquant’anni di attività, ha rivoluzionato la storia del fumetto. Fin qui la descrizione del tomo, che si avvale dell’introduzione di Vincenzo Mollica e della prefazione di Ferruccio Giromini.

Significativo è anche perché inaugura, insieme a un pugno di altri, l’attività di una nuova casa editrice, la “salgariana nello spirito” Mompracem, diretta da Francesco Coniglio.

Poiché abbiamo l’opportunità di parlare con lui, iniziamo la conversazione proprio partendo da questo tema prattiano.

Misterix

Nei prossimi giorni, prima che il mac esploda in mille briciole per il sovraccarico di fatioca al quale è sottoposto, avverto che svariati post saranno confdotti a due voci con Francesco e con un altro pezzo da novanta del Fumetto Italiano (questa volta un autore internazionale, ma più noto all’estero che nella Penisola): il disneyano Fabrizio Petrossi.
Di lui i lettori italiani trovano in edicola questa settimana il graphic novel che ha disegnato, su soggetto di Peter David e ispirazione generale di Warren Spector, Epic Mickey 2, nel quale Oswald il coniglio fa coppia con Topolino dall’inizio alla fine dell’epica (e giocosa) vicenda.

Le domande e le risposte fioccano.

LB: E allora, Francesco, qual è stata la scaturigine di questo libro?

Luca e Francesco Coniglio1 FC: Sapevamo che Pratt aveva insegnato alla Escuela Panamericana de Arte… Nelle mie ricerche sulla sua opera iniziate nel 2000 durante un viaggio a Buenos Aires con Laura Scarpa, ospiti dell’amico Carlos Trillo, avevo intrapreso una serie di relazioni con vecchi disegnatori argentini, collezionisti locali di Pratt e mercanti della zona.

La mia rete si è sviluppata in tutti questi anni e ho accumulato cartacei e testimonianze in abbondanza. La famosa monografia su Hugo Pratt di David Lipszyc , un volume a colori di grande formato edito nel 1954, la prima monografia mai realizzata su un autore di fumetti al mondo, la possedevamo in Italia
soltanto io e Sergio Bonelli, che mi prendeva sempre in giro perché lui
l’aveva con la sovraccoperta e io senza.

LB: Non la possiedo, ma sapevo della sua esistenza. Ho conosciuto velocemente David Lipszyc quando era il capo della delegazione degli autori latini (Argentini in particolare) al Salone Internazionale dei Comics di Lucca, credo l’anno in cui era sponsor la compagnia aerea Aerolineas Argentinas.
Era forse il 1980? I tempi del primo Premio Pierino dell’Urlo. In quella circostanza parlai per la prima volta con Carlos Trillo e con altri autori argentini
.

FC: Ho fatto il vero colpaccio all’inizio di quest’anno. Mi ha scritto Francisco Legaristi, un mio amico mercante, avvisandomi che era venuto in possesso delle dispense stampate dalla Escuela. La serie completa di 120 dispense. Con i disegni dei 12 famosos artistas che insegnavano alla Escuela, tra cui Pratt e Alberto Breccia.

Non si sapeva che l’Escuela organizzasse anche i corsi per corrispondenza e questa è la prova certa. Quando mi è arrivato il pacco mi è preso un colpo: almeno sei o sette fascicoli sono interamente disegnati da Hugo Pratt!

Il momento buono è presto arrivato: quando mi è stato chiesto di ideare un programma editoriale per la nuova casa editrice Mompracem ho proposto a Laura Scarpa di realizzare il libro che ricostruiva la didattica di Hugo Pratt. Chi poteva farlo meglio di lei?

LB: E’ la stessa cosa che ho scritto nell’introduzione (che non hai letto), senza sapere che l’avresti affermato anche tu.

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FC: Laura è la grande autrice che da ragazzina andava da Pratt a Malamocco per farsi dare consigli e che ha dedicato venticinque anni all’insegnamento dei fumetti. E che, come tutti sanno, e dirige la rivista «Scuola di Fumetto».

Pochi sanno che ci sono centinaia di stupende tavole inedite di Pratt in Argentina. Materiali che lui ha disegnato dal 1950 al 1954.

Sai bene che non esiste una cronologia delle opere di Pratt. Nessuno si è peritato fino a oggi di ricostruirla, neanche chi avrebbe dovuto farlo anche per motivi economici, la stessa Cong continua a ristampare il medesimo materiale continuando a massacrarlo con edizioni che più che discutibili, ritengo offensive per Pratt, per i suoi lettori e per la storia del fumetto. Invece di dedicarsi alla ricerca e alla ristampa di un patrimonio che, se non fosse per i collezionisti e gli appassionati che lo hanno rintracciato e raccolto, andandosi a cercare i singoli numeri di Hora Cero, Frontera e tutta quella costellazione di numeri speciali e riviste minori, sarebbe già perduto per sempre.

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LB: Pensi che sia difficile rintracciare annate complete di quegli albi? So che in Italia ne esistono molti, consultabili su richiesta, presso la Fondazione Franco Fossati. Forse addirittura annate complete, affascinanti.

FC: Esistono ancora diversi esemplari della Bibbia di Gutenberg, figuriamoci cosa ci vuole a rintracciare copie perfette di materiali editi negli anni ’50 e pubblicati in centinaia di migliaia di copie!

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Spero che questo libro, insieme alle poche ma eccezionali operazioni di recupero dell’ANAFI, segni l’inizio di una nuova stagione di ricerche e pubblicazioni filologiche sull’opera perduta di Pratt.

Hugo pratt

LB: Lo speriamo tutti noi appassionati ed estimatori di questo tipo di fumetto che ci riguarda tanto da vicino.

Ma per aggiungere dettagli dobbiamo rimandare al prossimo post.
Vedi cosa dice la scrittina in corsivo nella parentesi qua sotto?

(Fine della I parte – continua)