COMICS DALLA SIRIA

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Oggi, anche i giornali più illuminati del mondo, da The Guardian al nostro Pubblico di Luca Telese informano sugli echi fumettistici della rivolta contro quel disgraziato di Bashar al-Assad e il suo fetente governo.

Su Facebook ricicciano a getto continuo dei fumetti nuovi e sferzanti nel gruppo chiamato Comic4Syria, che racconta con umorismo e figurazioni satireggianti l’altra faccia di Damasco, quella vista dai ribelli al regime.

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SIRIAn

Una spiegazione di queste vignette?

Ecco quella riferita all’illustrazione sopra: مين عمل هيك بأمك حبيبتي؟؟.. صمت.. لا تحصل المذيعة على الجواب الذي تريد.. لكنها تكتفي بالتشفي عبر مناظر الموت في كل الزوايا..
إعلام معجون بالحقد.. لا يمكن فصله بأي شكل عن الجريمة نفسها

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Tophost

  • Andrea Cara |

    Da qualche mese circola in vari blog statunitensi, specialmente in quelli con accento religioso, un link per un libello a fumetti di Vic Lockman. Si tratta della poco nota lettura “The official counterfeiter”, ovverossia il “Falsario ufficiale”.
    Il link è di seguito e permette di scaricarlo in PDF.
    http://scripturalscrutinydotcom.files.wordpress.com/2012/01/the-official-counterfeiter-biblical-economics.pdf
    Vic Lockman è un noto cartoonist, ma è anche un fervente religioso, e quindi utilizza metafore e rimandi di stampo cristiano per sostenere l’ipotesi che sottende a tutto il fumetto. E’ cioè che la Federal Reserve, l’equivalente statunitense della nostra Banca Centrale, è un falsario (anche se ufficialmante autorizzato) e chè l’oro e l’argento sono più “giusti” della carta moneta.
    Ve lo propongo perchè come sapete a breve ci sarà l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti e, benchè il sottoscritto tifi per la rielezione di Obama, “the call is still out”, come dicono qui negli USA. Ovverossia ci sono ancora diversi milioni di voti per i quali che gli analisti (???) non hanno ancora deciso la destinazione ed è plausibile supporre che parte di essi devono essere decisi all’interno dell varie comunità cristiane.
    Sarebbe interessante discutere più propriamente e sviluppare le teorie indicate nel libretto e capire quanto di questo abbia o meno solide basi economiche o quanto di questo, invece, sia indice di una nuova deriva populista della comunità cristiana statunitense.
    Saluti!

  • Lorella |

    Se v’interessa, qui c’è un pezzo promozionale su Fantasy Magazine: http://www.fantasymagazine.it/notizie/17720/i-disney-italiani/

  • Luca |

    Mauro, bisogna rassegnarci, esistono fumetti dappertutto.
    Certo, in qualche caso sono marginali, in altri sono incomprensibili e legati agli umori del luogo. Sono più satirici e adulti che intrattenimenti per bambini e adolescenti.
    In Inghileterra ci sono e ci sono state fior di pubblicazioni, un po’ per tutte le età.
    Presso tabaccai, grande distribuzione etc. trovi un tot di giornaletti che potrebbero essere paragonati al nostro “Vernacoliere” (e mi domando cosa ci trovi la gente a leggerli), poici sono fumetti d’avventura. Alcuni fra i massimi scemeggiatori mondiali sono inglesi. Ne abbiamo parlato, a volte.
    E qualcuno, che era vivo negliu anni Sessanta, poteva trovare anche in italia traduzioni di “Dan Dare” sul “Giorno dei Ragazzi”, vicino a Cocco Bill e a Tom Ficcanaso, oppure “Robin Hood” della Dardo. O (ancora per lungo tempo) le collane di fumetti di guerra “Super Eroica” e simili, tutti di matrice inglese…

  • mauro |

    ma oltre ai fumetti americani, italiani, francesi, ai manga, esistono altri fumetti negli altri stati? Io sono stato a londra e nelle edicole non c’erano fumetti

  • Antonio Cadoni |

    Interessante, e chirissima la spiegazione della vignetta (!).

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