PAROLA DI BERT!

4Dick Van Dyke

Parole sante, Dick Van Dyke (Bert di Mary Poppins, naturalmente)!

Quello che segue è il mio post di ieri.

Amanda Palmer

(photo by Gabrielle Motola)

Dato che questo blog è molto seguito anche Oltreoceano, potrà essere utile ribadire anche da qui, in questi quarti d’ora, il messaggio del kimono di Amanda Palmer, supponendo che tutti gli appassionati della sua musica (e i followers di questo blog) detestino quel manichino gonfiato dalla frittata in testa che ignora cosa siano i diritti dell’individuo e si è macchiato di un numero imbarazzante di deprecabili inopportunità e rozze scorrettezze.

I due babbioni
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Popeye Krazy Kat - Jerry Marcus - Marschall

Non c’entra (ma un po’ sì): mi piace ricordare, oggi, la risposta corretta e intelligente fornita due giorni fa via social dalla scrittrice Michela Murgia, che ha analizzato correttamente la deriva democratica italiana degli ultimi tempi:

“Io lo ammiro, il ministro degli interni Matteo Salvini. Nel giorno in cui l’Italia è devastata dai disastri idrogeologici e migliaia di persone hanno perso tutto, lui tra un selfie e l’altro trova eroicamente il tempo di twittare contro gli intellettuali che lo irritano”, scrive Michela nel suo post, riportato oggi anche dall’agenzia di stampa ADNkronos.

“E come non restare colpiti dal fatto che, al termine di un fine settimana in cui 6 donne sono state sequestrate, torturate o uccise in meno di 48 ore dai loro compagni o ex, lui abbia ancora abbastanza senso dell’umorismo da indicare ai suoi seguaci una donna da manganellare sui social media perché critica i suoi metodi? Purtroppo per lui io non sono un facile bersaglio da manganello, ma una persona che scrive quello che pensa e che con le sue parole può raggiungere altre persone. Stavolta forse davvero molte, se il ministro in persona sente il bisogno di intervenire irritato da quello che penso”.

“Sono lieta di vivere ancora in un tempo in cui un intellettuale può dar fastidio a un manovratore, ma resta il fatto che sono proprio comportamenti come questo a confermarmi che il fascismo è un metodo. Peccato, perché era uno dei pochi casi in cui avrei preferito essermi sbagliata. Buon lunedì al signor ministro, in qualunque set di selfie si trovi”.

gatto nero