GAUDENZIO CAPELLI E IL PREMIO PAPERSERA 2017

Capelli e redazione

A distanza di una settimana, circa, finalmente possiamo accennare qualcosa sulla cerimonia della quale avete già letto nel titolo.

Massimo De Vita

Qui il resoconto sul Premio Papersera, a cura di Paolo Castagno, e sopra il bel disegno di Massimo De Vita per il volume dedicato al Topolino di Gaudenzio Capelli!

Paolo Gallinari passa il microfono a Paolo Castagno del Papersera per chiamare, al palco di Reggio Emilia, il direttore storico di Topolino Gaudenzio Capelli (sopra fotografato alla fine degli anni Ottanta con la parte femminile della sua redazione), Disney Legend, per la premiazione del Papersera 2017.
Sulle retrovie del palco Luigi Marcianò e Gianni Brunoro.

Offizia la cerimonia Massimo Marconi, che consegna il Premio Papersera.

Il video, si deve (come tutti gli altri che seguono) al solertissimo, napoletanissimo, Alfonso Torino (che non vedo dallo scorso anno e che saluto).

Grazie a Marco Travaglini per la segnalazione!

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Il trionfale ingresso di Capelli nel ristorante reggemiliano, con applauso dei fans del Papersera (con alcuni autori infiltrati nella comitiva).

Prima del suo ingresso, lo accoglie Carlo Chendi.

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Come si ricorderà, dal 1° ottobre 1980, Gaudenzio Capelli diventa il secondo direttore del “Topolino” libretto, subentrando a Mario Gentilini.

Nato a Milano il 7 dicembre del 1929, approda alla redazione del periodico della Mondadori nel 1961, partecipando, fra l’altro, alla realizzazione di vari “Manuali” Disney e alla stesura degli articoli per i “Classici di Walt Disney” dedicati ai giochi olimpici. Con il numero 1702 del 10 luglio 1988, sarà lui a traghettare il celebre settimanale dalle edizioni Mondadori a quelle della Walt Disney Company Italia S.p.A.

Pare (e sottolineo “pare”) che il primo incarico assegnato da Gentilini a Capelli sia stato “sgarzare” la lettera “S” di Superman dagli scudetti del personaggio per il settimanale Nembo Kid (all’epoca diretto dallo stesso Gentilini e gestito dalla medesima redazione di Topolino).
Passo questa informazione a Luca Mencaroni, che sta per lanciare uno dei suoi leggendari volumi estremamente informativi agli Albi del Falco e a Nembo Kid (settimanale, Superalbi e così via).

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Grazie agli stimoli e ai suggerimenti di Capelli, gli autori e i redattori di “Topolino” macinano idee nuove, potenziando qualitativamente il settimanale. Romano Scarpa, per esempio, può attuare un progetto concepito molti anni prima e che, però, è rimasto un desiderio non realizzato: disegnare delle storie a strisce di Mickey Mouse, seguendo, alla lettera, la tecnica delle strips giornaliere di Floyd Gottfredson.

Capelli promuove anche la realizzazione delle cosiddette “storie dipinte”, basate su una colorazione particolare, che ricorda un po’ l’effetto cromatico dei disegni animati. Dopo un rodaggio ad opera di Giovan Battista Carpi, con l’episodio Paperino trovatore trova… guai, uscito sul n. 1569 di “Topolino” del 22 dicembre 1985, prosegue l’esperimento Giulio Chierchini, che come il collega e concittadino genovese disegna i personaggi e gli oggetti in primo piano su fogli di acetato trasparente, i quali, a loro volta, poggiano sopra fondali di cartoncino realizzati con tecniche illustrative.

Per incrementare la vendite di “Topolino”, Capelli favorisce anche un lavoro di marketing, allegando frequentemente al settimanale vari gadgets, soprattutto nel periodo estivo. Per quanto riguarda i soggetti delle storie, Capelli segue l’impostazione del suo predecessore, invitando gli autori a non perdere mai di vista l’attualità, con riferimenti all’ecologia, alle nuove scoperte tecnologiche e al tema della prevenzione (in particolare quella ambientale).

I “Topolino” confezionati all’inizio di questo decennio sono davvero particolari. Guido Scala, al ritmo di due pagine per settimana, porta avanti alcune parodie disneyane deglii spot pubblicitari televisivi che all’epoca sono sulla bocca di tutti, mentre Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano lanciano i nuovi personaggi OK Quack e Umperio Bogarto.

Alla fine del 1988, sempre sotto la “gestione Capelli”, nasce la Scuola Disney, per creare un nuovo staff di disegnatori di “Topolino”. Voluta dal Presidente della Company, Umberto Virri, pone le basi della futura Accademia Disney. A Capelli va anche il merito di aver lanciato il mensile “Zio Paperone” (dal dicembre 1987) dedicato a Carl Barks, e di aver fatto raggiungere a “Topolino” la vendita stratosferica di un milione di copie per i numeri con i gadget componibili in allegato.

In particolare, il n. 1965 del 1993 si segnala per una tiratura di 1.100.285 copie, cifra record per la testata.

Il direttore fa anche tagliare al settimanale il traguardo del n. 2000 (un fascicolo doppio del 27 marzo 1994). Nella prima storia di questo albo – intitolata, appunto, Topolino 2000, di Bruno Sarda e Giorgio Cavazzano – fra i personaggi della Banda Disney compare, insieme alle caricature di molti redattori dei periodici Disney, anche lo stesso direttore di “Topolino”.

Cavaglione e Capelli

Per Capelli si tratta di una specie di “consacrazione” disneyana, prima di cedere il testimone al suo successore, Paolo Cavaglione, subentrato alla direzione di “Topolino” proprio in coincidenza con l’uscita del n. 2000 del settimanale.
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Chiudiamo con una foto molto più recente, dove Capelli si è unito alla attuale redazione dei periodici Disney della Panini.
© foto Panini

Capelli, redazione Panini, Franco Lostaffa