ADDIO A MAURO GIUBBOLINI

Librocomicart

Domenica scorsa, 23 febbraio, se n’è andato Mauro Giubbolini.
Ad alcuni frequentatori di questo trascurato blog il suo nome non dirà molto. Ma chi frequenta le fiere e le mostre del Fumetto dalla prima ora ha conosciuto bene Giubbolini, accanito collezionista e appassionati di “giornalini” come il Vittorioso (in particolar modo).

Giubbolini è stato in questi ultimi decenni il custodie dell’opera di Sebastiano Craveri (foto sotto), indiscusso genio del Fumetto italico, ben poco noto.

Craveri

Medico, dopo aver aiutato prima Craveri e poi la sua vedova, ha fatto in modo che le tavole e le illustrazioni di Craveri non andassero disperse.

Occasionalmente ne ha fatte pubblicare alcune, come nel caso dell’albo sotto, Caporal Meo, edito da Paolo Telloli nella collana AlboInk.

Giubbolini caporal-meo

In apertura la copertina del libro che con Giubbolini scrivemmo negli anni Novanta per la Comic Art di Rinaldo Traini, nella collana di saggistica, in coincidenza con una bella mostra di Craveri, ricca di tavole inedite e mai esposte prima, alla vecchia Fiera di Roma, per una sfolgorante (benché un po’ piovosa) edizione di Expocartoon.

Insieme al saggio si poteva acquistare anche la riedizione di Tabui, considerato da Giubbolini uno dei migliori episodi del Craveri della prima ora.

Tabui-cover

Sentite condoglianze alla figlia di Mauro, alla famiglia, agli amici.

Grazie a Claudio Piccinini, in particolare.

  • tomasoprospero |

    Ecco, se qualcuno ha avuto la santa pazienza di visionare tutto le pagine facebooks dedicate a Sebastiano Craveri da Maro Carlini, si sarà reso conto che questo autore non è stato del tutto dimenticato,
    Certo che anche sulle riviste cartacee che si occupano di fumetti, è necessario selezionare quelle che si interessano anche ai disegnatori italiani che hanno operato fra gli anni ’30 e gli anni’70, che sono centinaia e centinaia.
    Comunque sul prossimo “Vitt & Dintorni” che uscirà fra Marzo ed Aprile di parlerà ancora di Craveri, probabilmente a più voci, con l’intervento di molte mani ( fra le quali mettiamoci pure anche la mia).

  • tomasoprospero |

    Direi che Mario Carlini -Associazione amici del Vittorioso- su facebook da un paio di anni ha postatato centinaia di disegnie tavole di Craveri.Inoltre su “Vitt & Dintorni” su quasi ogni numero sempre Carlini scrive su Craveri e/o Jacovitti.
    https://it-it.facebook.com/pages/Sebastiano-Craveri/43945263276

  • Willi |

    Qualche anno fa c’è stata una mostra su Craveri, con qualche originale esposto. Qualche immagine si vede sulla pagina di Facebook dedicata a Craveri.

  • tomasoprospero |

    Ci furono a suo tempo dei processi, intentati da disegnatori e eredi contro l’AVE per riavere le tavole originali.
    Mi pare che tavole originali non furono mai rese, ma che ci fu qualche rimborso scandaloso, dipo 20 anni di processo ( quello con De Luca e figlia querelanti).
    Le tavole ricuperate con tenpismo da Jacovitti furono cedute dallo stesso autore in prestito a mondadori per un periodo di 20 anni rinnovabile, a partire dal 1969.
    Non mi risulta che Craveri, la vedova o Giubbolini siano mai riusciti ad avero qualcosa indietro.
    Però, sarebbe necessario dividere caso per caso, per evitare confusione.
    Ma non so con quale entusiasmo figli e nipoti di quei famosi disegnatori sarebbero portati a rivangare quegli episodi vergognosi per lìAVE, o chi per essa aveva la respos
    nsabilità di custodire tutto quel materiale ancora presente fino al 1966.

  • Federico |

    Sto seguendo con interesse il vostro racconto. Mi sembra che ne sappiate molto e sarei interessato ad approfondire. Potrebbe sapere qualcosa di più la figlia di De Luca e gli eredi di Landolfi potrebbero aggiungere dei dettagli. Forse gli editori romani, ormai sopra gli 80 anni, potrebbero aggiungere qualcosa, forse anche la figlia di Jacovitti? Mi sembra impossibile che tutte quelle tavole siano state recuperate perché mi sembra evidente che le ristampe sono avvenute da copie cartacee. Avevo letto qualcosa sugli Oscar Mondadori di Jacovitti, che erano stati composti tagliando e incollando le vignette dagli originali, cominciando dal Pinocchio, orrendamente mutilato.

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