CHI HA INCHIOSTRATO IL DISEGNATORE MISTERIOSO?

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Dopo ore di tentativi, ieri, post-Santo Stefano, il “meccanismo” di messa online di post è riuscito a sputare in rete questo articoletto riciclato (parzialmente).
Rete intasata? Guardia abbassata per la congiuntura festiva? Ignavia da tagliare col coltello? Boh!

Noir secondo volumeDi fatto, questo è quanto si può leggere oggi, anche se le previsioni di pubblicazione andavano in una direzione del tutto differente.

C’è un magnifico volume di Luca Mencaroni da segnalare, che analizza testate e autori di un settore poco considerato del Fumetto Italiano, per esempio.

E’ il secondo tomo della coppia Avventure noir. Di genere in genere, un mondo di testate. Imperdibile come il primo e sicuramente candidabile a molti premi nell’ambito delle manifestazioni del 2014.
In caso di partecipazione al “consenso” eventuale, il mio (per quel che può valere) è assicurato.

Selene

Ci sarebbe molto altro, ma TypePad, a quanto pare non se lo ingoia. Solite disfunzioni. Che possa ardere nelle fiamme della gehena una volta per tutte!

Invece di proseguire in un commento, lo faccio in un nuovo post.
Che arriva subito, non i prossimi martedì o mercoledì.

Alika14

Ammesso che l’inchiostratore di questa tavola (evidenziata in quest’altro post), disegnata da un cartoonist misterioso, sia un inker attivo altrimenti nell’ambito dei fumetti della Dell / Western, chi mai potrebbe essere?

Lo stile di inchiostrazione, “più realistico” della media, non è ignoto e si ritrova in altri fumetti pubblicati dagli albi in circolazione all’inizio degli anni Cinquanta.

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E’ un’inchiostrazione “robusta”, paragonabile a quella che si trova in alcune storie (non in tutte) di Cecil Surry.

Magnifica è la tavola sotto, tratta dal ciclo Le avventure di Tom, su idea generale (e maggioranza dei suoi testi) di John Stanley. Eccezionale!

Chi vuole, con bel, vivo e vibrante CLICCHE, può ingrandirla e osservarne meglio i dettagli. In particolare l’espressività coinvolgente dell’aquilotto malmostoso, e il tratteggio diffuso, raro per i fumetti comici destinati ai ragazzi, ma non infrequente a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta.

Si sarebbe rarefatto in seguito, parallelamente alla banalizzazione delle storie, alla quale anche il tratto si adeguava divenendo più sintetico. Si ispirava più all’animazione coeva che all’illustrazione dettagliata dei decenni precedenti.

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Il video sotto ci è suggerito da Andrea Cara, che ringrazi(am)o.

A questo link se ne legge la spiega: una banca svizzera ha deciso di liberarsi di un proprio caveau. All’interno delle cassette di sicurezza, un tempo ricolme di monete e altri oggetti preziosi, c’è lo spazio per collocare orologi e gioielli. Per una scelta mediatica milioni di monete sono state riversate a terra, in modo da ricreare una sorta di piscina che avrebbe fatto la gioia di Paperon de’ Paperoni. Stando a quanto riferito dall’istituto di credito all’interno del caveau sono custodite otto milioni di monete da 5 centesimi di franco. La cassaforte, che contiene 1.619 cassette di sicurezza, è in acciaio e ottone: larga 9.38 metri e alta 4.87 metri.