ROBERTO BALDAZZINI E L'INVERNO DI DIEGO

Commenti chiusi

E’ accaduto di nuovo.

Le disfunzioni di TypePad si sono ripresentate, non so se per colpa di hacker/s), perché il server s’è inceppato, perché qualcuno ha censurato i commenti o cose del genere.

Di fatto, i commenti di tutti i post risultano apparentemente chiusi, almeno adesso.

Ma nessuno ha provveduto a chiuderli, anzi, “dietro le quinte” ‘ chiarissimo che sono aperti.

Ma non si riesce a postare.

Perché?

Apparentemente, solo Sebastiano sta riuscendo a postare, in questi ultimi tempi.

Dico bene?

Se sì, ci spieghi come fai?

Sotto, si legge il testo dell’argomento del post così com’era prima del problema sopravvenuto.

Qualche visitor di buona volontà se la sente di fare qualche prova a spedire commenti?

Grazie de còre!

Gatto di Halloween

Onore al merito.

Roberto Diego

La Coconino Press sventaglia le proprie novità (come fan tutti) in questi giorni, all’anti-anti-anti-anti-anti-anti-antivigilia di Halloween. Un periodo dell’anno nel quale agli alberi, rattrappiti, cadono le foglie come partigiani durante la Resistenza.

SabbaSottoLaNeve

E dà spazio a Roberto Baldazzini, che ha scelto di scrivere e disegnare un graphic novel (un romanzzo, va’) che si preannuncia come uno dei suoi lavori più interessanti, lontano dallo specifico erotico che l’ha fatto apprezzare negli ultimi decenni.

E’ un libro sulla Resistenza vissuta dalle sue parti (dove vive ancora adesso Roberto: zona Vignola e dintorni, se non sbaglio), chel’autore di Casa Howhard ha cominciato a mettere insieme da qualche anno, e che finalmente vede la luce con modifiche e aggiustamenti, a cominciare dal nome del protagonista, che un tempo si chiamava Alfredo, quando i lavori erano in corso, e adesso è diventato Diego.

Paul Campani vignetta

Inverno 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre nasce la Repubblica sociale di Salò e scoppia la guerra civile. Nel frattempo, il giovane Diego Varruti deve scegliere da che parte stare: se combattere a fianco dei nazisti insieme al padre gerarca fascista, oppure battersi con Luisa e i suoi compagni partigiani per una nuova Italia, libera e democratica.

Questo graphic novel, tra le altre cose, inaugura la produzione dell’etichetta editoriale The Box.

L'inverno

In anni recentim, Baldazzini ha cominciato, con ottimi risultati, a ritrarre alberi.
Alcuni li vedete in questo post, che contiene anche una sorpresa.

3Vecchialberi1200

E non sarà sfuggita (la sorpresa) ai più attenti.

Fra le varie immagini, si è inserita una vignetta tratta da una storia sul tema, anch’essa relativa alla Resistenza, ma realizzata all’indomani della Liberazione, appena due anni dopo le efferate stragi nazifasciste.

Di cosa si tratta?

Un po’ alla volta, please.
Intanto, ammiriamola insieme, questa sconosciuta vignetta giovanile del futuro autore di Svanitella, Fido Bau, Toto e Tata, l’Omino coi baffi e Angelino.

Quello serio (di Angelino), non quello “diversamente berlusconiano” dalla tempra di latte condensato.

Grazie a Luciano Niccolai e a Pier Luigi Gaspa per l'”immagine misteriosa”.

AlLimitedellaForesta1200

TritticoBp

  • Anna Coralli |

    Com’è andato questo libro? Venduto bene?
    Volevo però sapere cosa ne era stato di questa vignetta di Paul Campani, non se n’era più sentito parlare e il tempo passa.

  • gabriele bernabei |

    PER CHI NON E’ ANDATO A LUCCA: DOMENICA 24 NOVEMBRE, ALLE ORE 16.00, PRESENTEREMO “L’INVERNO DI DIEGO”, ASSIEME A ROBERTO BALDAZZINI, IN QUEL DI CASTEL DEL RIO: OVVIAMENTE IN SALA MAGNUS!
    PARTECIPATE…

  • Sebastiano |

    si viaggia per fare un break dalla vita
    per dare nuovi input al cervello

  • Sebastiano |

    nestore,
    tutti i posti che si visitano sono fantastici quando li si visita.
    diverso è viverci… viverne la monotonia
    specie quando cè poco oltre al Paesaggio.
    quelle poche iniziative che ci sono sono fatte con pressapochismo e… per i turisti:
    tutto concentrato in due mesi d’estate.
    principalmente sagre
    fatte di certo per gli incassi in nero visto che non fanno scontrini.
    alle altre la gente va, per sfoggiarsi:
    d’estate la mia città si svuota perchè vanno alla marina; fecero una serata con musica… non si poteva passare tanta la ressa.
    qui le fiere del fumetto stentano ad attecchire; ne fanno due, tre e poi FINE:
    nella spartizione della torta litigano e si sciolgono.
    tempo fa dissi che volevo fare un caffè letterario sul fumetto.
    ovviamente avrei provato a organizzare una fiera se il mio progetto si fosse realizzato.
    l’anno scorso un mio concittadino, che aveva una cartolibreria al paese vicino, andò a proporre, proporsi, per organizzarne una;
    pretesero di affiancargli uno nell’organizzazione;
    forse conoscendolo già non accettò la sua collaborazione;
    risultato?
    fu estromesso!
    e l’incarico fu affidato a quell’altro,
    chissa perchè.
    una cagata!
    per cercare di riempirla, seppi che propose agli espositori di non far pagare.
    queste cose le ho sapute in seguito
    altrimenti non avrei accettato l’invito del vice sindaco a esporre i miei doppioni
    un organizzatore che non “sapeva” che io sono un collezionista, e che ho partecipato a quasi tutte le fiere!
    stando li ho poi capito che nell’organizazzione c’erano anche… alcuni degli “espositori”
    un editore e una scuola
    fiera resa possibile coi “contributi” di negozi e non del comune
    ma “costata” molto di più di quanto hanno -speso-

  • Sebastiano |

    aggiornamenti sul termine GN
    apro la posta e trovo una e-mail della “Lizard” che pubblicizza l’uscita de -la bambina filosofica “integrale”-
    c’è uno “strillo” (?) che dice:
    “Vinci è un talento del graphic novel. La sua Bambina Filosofica vira all’anarchia ed è incavolata con il mondo.” – D di Repubblica”
    non so chi è questo “D” ma ha le idee confuse;
    la bambina filisofica non è a “stisce”?
    da quando la strisca è una GN?

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