L'UOMO TRISTANZUOLO DI RON MUECK

Uomo sdraiato

Date un’occhiata a questo signore tristanzuolo sdraiato che è in qualche modo osservato con compatimento dalla sua occasionale compagna.

Faccia uomo

Ora gli vediamo il mus… er… la faccia un po’ meglio.
E’ proprio triste e tristanzuolo.

Che si chiami Tristano, come il Torelli?

Ombrellone

Sotto l’ombrellone si nota… una strana prospettiva. Il signore e la sua osservatrice sembrano enormi!

Scultura

Ed ecco spiegato l’arcano, che ho appreso da Amanda Palmer:

Hyper Realistic Giant Human Sculptures
London based artist Ron Mueck, known for his extremely realistic human sculptures, took two years to create his latest installment.

Before his opening in Paris, the private artist gave photographer Gautier Deblonde access to his workshop. The interview is available here.

I © degli scatti sono degli aventi diritto, a cominciare dall’Independent.

Lindy e terry

Basta con le immagini bidimensionali fatte di tempera, acrilici, acquerelli, oli (vari), e china (per brindare, dopo), usando pennini, pennellini, grafite e gommapane.

Un po’ di sano 3D con il metodo antico, la scultura, potrebbe “rifare” l’occhio ai cortesi visitors.
Ci pensa Ron Mueck.

Il post è dedicato alla scultrice Greta Biagini, Zurigo, Svizzera.
© Lindy and Terry per alcune delle foto che seguono.

Ron-mueck bimbone

Ron-mueck capoccia

Ron-mueck pettina

Ron-mueck miniaturetta
Ron-mueck i due tizi




Ron è nato in Australia nel 1958.

Scrollando, vediamo l’artista in persona, in occasione di una mostra chiusasi nell’ormai remoto 2006, pagata dalla ricchissima Fondation Cartier.


Ron Mueck / nov. 2005 › fév. 2006
Caricato da FondationCartier. – Produzioni web indipendenti.

Ancora più sotto, un altro video, praticamente il “commento di guida” impiegato per una mostra di dieci opere dell’artista, in Gran Bretagna (a Edimburgo) e che si poteva ascoltare con le cuffiette o con altre diavolerie foniche. Interessanti le immagini che mostrano Ron al lavoro.

Creta, silicone, resine vetrose e altri materiali sono impiegati nelle varie fasi del processo creativo.

Autoditatta, Ron si è fatto le ossa lavorando a degli spettacoli televisivi con dei pupazzi, in particolare con Jim Henson, il creatore dei famosi Muppets.
Sotto una foto dello stesso insieme a un bel gruppetto di sue creature.

JimHenson

Questa attività è perfettamente in linea con quella di suo padre, che fabbricava marionette e giocattoli in legno (mentre sua madre faceva bambole di stoffa).
Di suo padre nudo, dopo la morte, Ron avrebbe scolpito una statua enorme, quella che vediamo in questo video e anche in un altro più sopra.

Al di là dei risultati artistici, mi sa tanto che sia stato abbastanza utile anche a scopo terapeutico (per lui, quantomeno).


Ron Mueck_toAVI_1
Caricato da evilmaks. – Guarda video esclusivi per il web

Books_ronmueck

E Ron continua a laurà.

Thumb

  • Zerbino |

    Insuperabile.

  • Zerbino |

    Ci sono troppi post e troppi sono interessanti.
    Faccio fatica a seguire tutto. Se mantenete la scadenza di uno al giorno e mettete le recensioni in un altro blog come avevo letto tempo fa (ma non so se esiste e qual è il suo indirizzo) penso che sia meglio.
    E comunque anche questo post è come il Tonno.

  • nestore del boccio |

    Trovo molto interessante questo iperrealismo angosciante.
    Una figurazione che nelle sue modalità espressive riesce ad evidenziare dramma e caducità dell’esistenza umana.
    Complimenti all’artista!

  • Germana |

    Le sculture sono davvero stupende.
    Marònna, quant’è difficileinserire commenti in questo blog!
    Ma come si fa?
    E’ vero che appaionono a volte ore e ore dopo che i sono spediti, ma non si potrebbe parlare col Sole 24 Ore per cercare un metodo più “handy”?

  • Nestore Del Boccio |

    Per delle bizze del computer, solo questa notte sono riuscito ad aprire i link del libro di Castelli sulla storia o nascita del fumetto. Ebbene: anche se ho letto in fretta per l’ora tarda, ho trovato un ottimo lavoro corredato sapientemente con ottime immagini storiche. Un lavoro che merita ulteriori approfondimenti. Sono enunciati una serie di rimandi ai vari periodi storici che testimoniano come il fumetto vivesse sottotraccia nella sensibilità degli uomini. La soddisfazione si è fatta ancora più forte rilevando, da parte dell’autore, la stessa importanza che ho dato in precedenza, all’opera di Töpffer.
    Il libro presenta diverse sfaccettature ampliando lo sguardo sull’uso dell’immagine nelle diverse civiltà . Quindi da leggere. Mi permetto di far presente a Castelli, per il futuro, come ho accennato in altri post, di tener conto degli affreschi di San Clemente a Roma e soprattutto quello della storia del prefetto Sisinno: realizzato intorno all’anno mille. Ancora complimenti!

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