OGGI, CARTOONISTS' CELEBRATION A RAPALLO E LA GHIGNATA A MONZA

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Tentando di recuperare all’ultimo momento, ecco una vaga sintesi di quanto sta accadendo oggi in due cittadine medio-piccole italiche, ciascuna delle quali vanta una manifestazione consolidatissima che riguarda fumetti o immagini grafiche più in generale.

Da oggi, 10, al 25 novembre 2012
All’Antico Castello sul Mare di Rapallo…

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Orari Mostra:
sabato e domenica 10.30/12.3015.30/18.30
giov-ven – 15.30/18.30
lunedì, martedì e mercoledì chiuso!

Ratman

Ingresso libero

CERIMONIA D’INAUGURAZIONE DELLA M.I.C. 2012

30 anni di Martin Mystère – Incontro con gli autori
Proiezione del documentario “Come Tex nessuno mai” di Giancarlo Soldi, dedicato a Sergio Bonelli.

TEATRO AUDITORIUM DELLE CLARISSE DI RAPALLO

Oggi, sabato 10 novembre alle ore 16,00
Info: www.rapallonia.com

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LA GHIGNATA 2012
XVIII Rassegna internazionale di satira, umorismo e fumetto
www.ghignata.org

A cura della Fondazione Franco Fossati in collaborazione con il Comune di Monza con il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza.

Da sabato 10 a domenica 25 novembre 2012 la sede espositiva della Galleria Civica di Monza ospita la mostra “LA GHIGNATA IN ROSA ovvero LA DONNA” con opere di autori italiani e del resto del mondo.

Il tema centrale della Ghignata di quest’anno è LA DONNA.
L’annuale appuntamento de “LA GHIGNATA” è arrivato alla diciottesima edizione, registrando apprezzamenti nazionali ed internazionali.

Nelle precedenti edizioni sono stati affrontati i grandi temi legati all’expo del 2015, Alimentazione, Energia, Trasporti e Scuola, cercando con la collaborazione di autori di tutto il mondo di suscitare attraverso le loro vignette la riflessione, il pensiero, il confronto delle diverse realtà.

Questa caratteristica della rassegna ha sempre portato una sorta di valore aggiunto, un modo di focalizzare l’attenzione su grandi temi, spesso controversi, sicuramente seri, utilizzando “un’arma” come l’umorismo capace di diventare linguaggio diretto e globale.

Lavoratrici nel fumetto - Valentina Guido Crepax

Quest’anno “LA GHIGNATA” si tinge di rosa, affronta infatti l’universo femminile attraverso le sue mille sfaccettature, ospiti e protagoniste saranno le disegnatrici di tutto il mondo, volutamente lasciate libere di esprimere attraverso le loro opere una visione dei temi a loro più cari, uguaglianza, famiglia, violenza, amore, eccetera, una diversa interpretazione della satira e dell’umorismo al femminile.

All’inizio del terzo millennio le condizioni e la vita delle donne passa dai vertici del potere alla schiavitù, idolatrate o assassinate e nel mezzo un universo di diatribe, conflitti, vittorie e sconfitte che di volta in volta hanno come protagoniste le donne, madri, figlie, mogli o amanti. Da sempre satelliti del maschilismo e vittime del machismo, private della propria luce, ma capaci di ri- schiarare gli scenari più cupi. Forti, tenaci, dolci e sensibili, quando si esprimono nell’arte lasciano emergere tutta la loro passionalità, la loro arguzia ed intelligenza.

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Ancora, nella nostra era moderna, le condizioni di vita delle donne passano dai vertici del potere alla schiavitù, idolatrate o assassinate e, nel mezzo, un universo di diatribe, conflitti, vittorie e sconfitte di donne, madri, sorelle, figlie, mogli o amanti.

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Quattro mostre, corredate da incontri, illustrano la produzione di importanti autrici e autori dell’umorismo, e radunano opere di oltre 250 autori di satira provenienti da 50 nazioni, dagli Stati Uniti all’Iran, dalla Cina all’Uruguay: un vero e proprio viaggio intorno al mondo per scoprire come le donne abbiano saputo raccontarsi usando il mezzo raffinato della satira e che cosa ne pensino gli autori maschi.

Melina Gatto (Responsabile Area internazionale) cell. 389 1650276 e-mail melina.gatto@museowow.it

Silvia Ziche

  • Luca |

    Ciao, Marcello,
    per ragioni di privacy non sapevo se fosse il caso rendere pubblica questa notizia, ma poi invece, dato che è stata ripresa anche da “La Repubblica” e ha una pagina o comunque uno spazio su Facebook… Ho pensato di sì.
    Ma non conosco i meccanismi della Legge Bacchelli. Bisogna studiarli un po’.
    Daniele Tomasoi e Gian Carlo Malagutti l’avevano già fatta rimbalzare anche ieri in questo blog, e Ferruccio Giromini l’aveva diffusa in un giro di amici e colleghi.
    Per cui, adesso mi leggo ilo tuo post e lo linko a quello che metterò online oggi.
    Per Stefano:
    no, non ci sono andato. Tutto il giorno a lavorare per il Festival di Angouleme, cosa che anche nel futuro immediatissimo di prosciugherà ogni attimo di presunta libertà.
    Ma ti scrivo per quell’iniziativa, appena ci sarà un sommario condiviso (manca poco, io me lo sono già scritto su un’agenda mentre perdevo tempo facendo una fila in questura per denunciare un furto).

  • marcello |

    Scusatemi se mi “infilo” in questo post di sapore festosamente ligure per parlare di un autore anch’egli ligure ma che si trova in una situazione invece tutt’altro che festosa. Sto parlando di Renzo Calegari. Vi invito a leggere il mio ultimo post qui: http://ioedante.blogspot.it/2012/11/un-autore-che-ci-ha-dato-tanto.html
    Sto chiedendo lumi per sapere con maggiore precisione in che modo è possibile aiutarlo a ottenere i benefici di legge. Appena ne saprò di più vi informerò su queste stesse colonne e sul mio blog. Grazie.

  • Stefano Priarone |

    Luca, oggi ci sei andato? Alla fin fine io, un po’ per il tempo alquanto orribile, un po’ perché stanco a causa di ieri (una persona è purtroppo morta, forse suicida, sui binari a Pontecurone e ci ho messo oltre 5 ore per andare da Milano a Ovada…) non sono andato.
    Ciao (tolgo l’issimo stavolta, visto l’episodio)
    Stefano

  • Francesco |

    Dispiace vedere che alcune manifestazioni, come Rapallo sono giustamente fatte dalle stesse persone che le hanno create o che hanno contribuito a svilupparle fin dal loro esordio.
    Invece, purtropopo a Lucca non ci sono più le persone del Salone, che se ho ben capito non si tiene più, e c’è qualcun altro al loro posto che fa un’altra cosa mentre la gente, specialmente i cittadini, sembrano fregarsene.
    Accade in quel di Lucca Con Traini e in quel di Roma (a Romix) con il Raffaelli. La cosa è spiazzante, capisco che ci si debba sentire un po’ male quando qualcuno si appropria di quello che hai creato o per cui hai dato l’anima.

  • A. Coralli |

    Un po’ di foto di questi eventi?
    Grandel la vignetta di leo Ortolani!

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