MEL BLANC, GUIDA DELLA LOS ANGELES DI 60 ANNI FA

Melvin

Mel Blanc vende Bugs

A suo tempo in questo blog pubblicammo un articolo nel quale si citava il sociologo e filosofo Massimo Introvigne (Roma, 14 giugno 1955), grande collezionista di fumetti del sovrannaturale (e non), forse il più grande raccoglitore di fumetti (e libri, e altro) sui vampiri esistente del mondo.
in relazione alle sue valutazioni si rapporti tra Walt Disney e il Cordone DeMolay (Internation DeMolay Cordon).

Questa società pubblicò, agli inizi degli anni Trenta, alcune strisce di Mickey Mouse, con alcuni suoi amici, fra i quali Orazio e Pluto.
Queste strisce erano citate in un volume della ormai lontana collana Gli anni d’oro di Topolino, pubblicata in collaborazione con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello sport.

Queste strisce, disegnate da Fred Spencer, sono state recuperate dallo storico Paul F. Anderson, del Disney History Institute e da lui restaurate digitalmente. In Italia sono visibili, per esempio qui, in The Daily War Drum, bel blog di Simone Cavazzuti.

Alfredo Castelli ci ha inviato anche due ritagli di giornale degli anni Trenta nei quali si citavano i rapporti di Walt con questo Cordone di “giovani rampanti” e vogliosi di fare. Oltre al futuro “Mago di Burbank”, ne faceva parte anche il versatile Mel Blanc, protagonista di questo post.

DeMolay Disney 1934
Ecco, quindi, per gli interessati, due articoletti inediti (almeno nel nostro secolo). Quello sopra è tratto dal Los Angeles Times del 22 marzo 1934.
Quello che segue dal Chicago Tribune del 5 Maggio 1935.

DeMolayDisney 1935

Archiviato Walt (da questo punto di vista), torniamo al suo collega fraterno Mel,
voce di Bugs Bunny e di tanti altri personaggi della Warner Bros. e non solo (molte di shorts pubblicitari).

Nel raro footage che sotto embeddo, Mel Blanc fa l’attore, o se preferiamo l’intrattenitore, per guidarci all’interno di una fabbrica dei dischi in vinile.

E’ un interessante, divertente filmato promozionale della Capitol Record, eccezionalmento girato a colori (ancora vividi e piacevoli da vedere).

Mel Blanc a colori,jpg

Il concept del documentario, MAI mostrato in pubblico, ma proiettato solo a uno interno tra gli executives della società discografica.

La spiegazione di chi l’ha messo su YouTube (consiglio a Michele Mordente e chi ne segue i passi di registraselo prima che scompaia dal web!) è la seguente:

Mel plays a record dealer who is desperately trying to sell anyone a record at the corner of Sunset & Vine streets in Hollywood, California. While pestering several people, (including Yogi Yorgeson!!), Billy May approaches playing a regular guy walking down the street, Mel takes him into his record store, (Wallichs Music City) & proceeds to pitch everything in the store to him.

In the end Billy won’t pay the 85 cents for a record & Mel decides to show him exactly how records are made!

They go over to the Capitol Records recording studios on Melrose Avenue & meet with Alan Livingston who takes them on a tour, here is where they run into several famous folks while getting into a little bit of mischief along the way! We get to see rare footage of Dean Martin in the studio actually recording one of his hit records! they run into Les Paul and Mary Ford, a vocal group, a country & western singer (Merle Travis?), and even Bozo the clown!

Bozo3

34056

Il film si interrompe, ma probabilmente molti di voi non se ne accorgeranno perché avranno già smesso di vederlo prima, quando la spiegazione sulla fabbricazione delle matrici aveva cominciato a far colare il latte sugli stinchi (tracimando dalle ginocchia, sue fonti produttrici).

Almeno un Link Correlato (in realtà ve ne sarebbero molti altri…)

FRED SPENCER, MASSIMO INTROVIGNE E IL TOPO SCOMPARSO